Portale storico della Camera dei deputati

I SOTTOSCRITTI CHIEDONO DI INTERPELLARE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI PER CONOSCERE - PREMESSO: A) CHE IL BILANCIO ECONOMICO DELLA CAMPANIA E' SEMPRE PIU' CARATTERIZZATO DA UN FORTE SQUILIBRIO TRA IL REDDITO EFFETTIVAMENTE PRODOTTO NELLA REGIONE E L'ENTITA' DEGLI IMPIEGHI FINALI, IL CHE SIGNIFICA CHE L'ECONOMIA REGIONALE CONTINUA AD ESSERE AFFLITTA DA QUEL FENOMENO TIPICO DEI PAESI SOTTOSVILUPPATI, RAPPRESENTATO DALLA SCARSITA' DI CAPITALE RISPETTO ALLA SOVRABBONDANZA DI MANODOPERA ESISTENTE; B) CHE L'ECONOMIA DELLA CAMPANIA VIENE A CONFIGURARSI COME UNA TIPICA ECONOMIA DIPENDENTE, NEL SENSO CHE NON SOLO IL SUO SVILUPPO MA LA SUA STESSA SOPRAVVIVENZA VENGONO DIRETTAMENTE A DIPENDERE DA AFFLUSSI REDDITUALI ESTERNI; C) CHE, NELLA MISURA IN CUI IL SETTORE PIU' SOLIDO E MODERNO DELLA NOSTRA ECONOMIA E' LOCALIZZATO AL NORD, RISULTA EVIDENTE CHE LA DISOCCUPAZIONE CONGIUNTURALE E' FENOMENO OPERANTE SOPRATTUTTO NELLE REGIONI MERIDIONALI E IN CAMPANIA IN PARTICOLARE DOVE LO APPARATO INDUSTRIALE E' PIU' ESTESO IN ASSOLUTO E PIU' VULNERABILE RISPETTO ALLE CRISI CICLICHE DEL MERCATO; D) CHE GLI EFFETTI DELLA CRISI ECONOMICA NAZIONALE SONO DIROMPENTI PER IL MEZZOGIORNO E CHE LA SITUAZIONE OCCUPAZIONALE CAMPANA E IN PARTICOLARE NELL'AREA NAPOLETANA RILEVA CARENZE QUALITATIVE E QUANTITATIVE COSI' GRAVI DA FARE OBIETTIVAMENTE DUBITARE CIRCA LA TENUTA DEI SUOI EQUILIBRI SOCIALI: BASTI CONSIDERARE, AL RIGUARDO, CHE SUL TOTALE DELLA FORZA LAVORO DISPONIBILE NELLA REGIONE PESA UNA INCIDENZA DELLA DISOCCUPAZIONE PARI ALL'11 PER CENTO, ENTITA' QUESTA QUASI DOPPIA A QUELLA OSSERVATA NELLE REGIONI CENTRO-SETTENTRIONALI (6 PER CENTO); CHE GLI ISCRITTI IN CAMPANIA NELLE LISTE DI COLLOCAMENTO, A FINE GIUGNO 1977, AMMONTAVANO A 328.000 UNITA' (DI CUI CIRCA 158.000 DISOCCUPATI GIA' OCCUPATI E CIRCA 160.000 IN CERCA DI UNA PRIMA OCCUPAZIONE); CHE I 137.000 GIOVANI IN CERCA DI OCCUPAZIONE, ISCRITTI NELLE LISTE SPECIALI REGIONALI, AI SENSI DELLA LEGGE N. 285, RAPPRESENTANO POCO MENO DI UN QUARTO DELL'INTERA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE NAZIONALE E ASSEGNANO ALLA CAMPANIA IL TRISTE PRIMATO DELLA REGIONE PIU' BISOGNOSA DI INTERVENTI DIRETTI ALLA CREAZIONE DI NUOVI POSTI DI LAVORO; E) CHE I PROBLEMI DELLA DISOCCUPAZIONE STRUTTURALE ESISTENTI IN CAMPANIA RESTANO SOSTANZIALMENTE INSOLUTI; F) CHE LA REGIONE CAMPANIA RAPPRESENTA, PURTROPPO, LA PIU' VASTA AREA EUROPEA DEL LAVORO PRECARIO; CONSIDERATO CHE LA SITUAZIONE DI CRISI SOPRA RICORDATA NON PUO' ESSERE AVVIATA AD UNO SBOCCO SENZA LA CONTESTUALE INIZIATIVA E IL RESPONSABILE CONCORSO DELLE LOCALI SEDI ISTITUZIONALI NELL'AMBITO DELLE RISPETTIVE COMPETENZE, IN PARTICOLARE LA REGIONE CAMPANIA E IL COMUNE E LA PROVINCIA DI NAPOLI, SUPERANDO DA UNA PARTE INADEMPIENZE E INCERTEZZE NEL RUOLO PROGRAMMATORIO E DALL'ALTRA RIMUOVENDO DECISAMENTE INERZIE, CONTRADDIZIONI E REMORE CHE HANNO FATTO SI' CHE ALCUNI GRAVI PROBLEMI DELL'AREA NAPOLETANA, CHE PUR POTEVANO ESSERE AFFRONTATI E RISOLTI IN SEDE LOCALE, SONO RIMASTI INSOLUTI PER IL MANCATO INVESTIMENTO E UTILIZZAZIONE DI COSPICUE SOMME DA TEMPO STANZIATE; CONSIDERATO LA VIVA AGITAZIONE E PROFONDA INQUIETUDINE CHE CONTRADDISTINGUE NOTEVOLI FASCE DI LAVORATORI DELL'AREA NAPOLETANA, CHE VEDONO COMPROMESSA LA STABILITA' DEL POSTO DI LAVORO, E LE CONSEGUENTI INIZIATIVE DI RECENTE UNITARIAMENTE INTRAPRESE DAI SINDACATI LE DETERMINAZIONI DEL GOVERNO IN MERITO: 1) ALLA ASSOLUTA PRIORITA' DA DARE, NEI PROSSIMI INCONTRI DI VERTICE GIA' PROMOSSI O DA PROMUOVERE IN SEDE INTERMINISTERIALE, CON LE FORZE SOCIALI E CON LE FORZE POLITICHE FIRMATARIE DELL'ACCORDO PROGRAMMATICO E NEI CONSEGUENTI IMPEGNI OPERATIVI, AL PROBLEMA DEL MEZZOGIORNO E DEL SOSTEGNO DELL'OCCUPAZIONE NELLE REGIONI MERIDIONALI E, IN TALE CONTESTO, ALLA GRAVISSIMA E NON ULTERIORMENTE SOSTENIBILE SITUAZIONE DELL'AREA NAPOLETANA; 2) ALLA CRISI E ALLE VERTENZE CHE INTERESSANO IN PARTICOLARE LE AZIENDE A PARTECIPAZIONE STATALE, L'ITALSIDER DI BAGNOLI (DI CUI UN COSPICUO NUMERO DI LAVORATORI E' STATO POSTO A CASSA INTEGRAZIONE), L'ALFA SUD, L'UNIDAL E LA SME, L'AERITALIA, L'ITALCANTIERI, L'AVIS, LA MECFOND, LA SEBN, LA SOFER, LA DERIVER E ANCORA LA MONTEFIBRE ED ALTRE AZIENDE, CRISI E VERTENZE CHE RICHIEDONO SOLUZIONI DI SALVAGUARDIA E DI POTENZIAMENTO DEI LIVELLI OCCUPAZIONALI IN UN QUADRO PROMOZIONALE FONDATO SULL'ADEGUAMENTO DELLO STANDARD TECNOLOGICO DEGLI IMPIANTI ALLE ESIGENZE PRODUTTIVE, SULLA DETERMINAZIONE DI UNA QUALIFICAZIONE, DIVERSIFICAZIONE E SETTORIALIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE, SULLA INTEGRAZIONE INTERINDUSTRIALE E INTERSETTORIALE, SU UN NUOVO RUOLO DELL'INTERVENTO PUBBLICO E QUINDI DELLE PARTECIPAZIONI STATALI, SU INTERVENTI INTEGRATI TRA LE REGIONI E LE PARTECIPAZIONI STATALI; 3) ALL'ESIGENZA DI UN USO MASSICCIO NEL MEZZOGIORNO E IN CAMPANIA DELLA LEGGE DI RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE INDUSTRIALE, DIRETTO A RISANARE SPECIFICI SETTORI DI CRISI, E DI UNA PUNTUALE APPLICAZIONE DELLA LEGGE N. 183, INTESA A COLMARE I VUOTI PRODUTTIVI DELL'ECONOMIA REGIONALE, A FAR FRONTE AI PROBABILI CALI OCCUPAZIONALI DERIVANTI DALLE RISTRUTTURAZIONI, A PORRE LE BASI DI UNA MIGLIORE INTEGRAZIONE A LIVELLO DELL'INTERA STRUTTURA INDUSTRIALE REGIONALE, AL FINE DI FAVORIRNE UNO SVILUPPO PIU' INTENSO E NELLO STESSO TEMPO PIU' UNIFORME IN TUTTI I COMPARTI DI ATTIVITA'; 4) ALLA CREAZIONE DELL'AREA METROPOLITANA DI NAPOLI IN GRADO DI SVOLGERE EFFETTIVAMENTE QUELL'AZIONE PROMOZIONALE E DI SOSTEGNO ATTA AD ASSICURARE A TUTTO IL SISTEMA ECONOMICO GRANDI INFRASTRUTTURE, SERVIZI, ASSISTENZA, ECONOMIE ESTERNE, SENZA LE QUALI NON PUO' ESSERVI VERO SVILUPPO ED AUTENTICO DECOLLO INDUSTRIALE; 5) ALL'ADOZIONE DI ADEGUATE MISURE INTEGRATIVE E CORRETTIVE DELLA LEGGE SULLA OCCUPAZIONE GIOVANILE AI FINI DEL SUO EFFETTIVO DECOLLO; 6) ALL'INDIFFERIBILE PROCESSO DI RISTRUTTURAZIONE DELL'AGRICOLTURA NELLA REGIONE, SECONDO LA LOGICA DEL PIANO NAZIONALE AGRICOLO-ALIMENTARE E DELL'AUSPICATO PROGETTO DI SVILUPPO REGIONALE AGRO-INDUSTRIALE; 7) ALLA NECESSITA' DI POTENZIARE E INCREMENTARE LE ATTIVITA' DEI CENTRI DI RICERCA NELLA REGIONE, FRENANDO IL FENOMENO DEL PROGRESSIVO TRASFERIMENTO DELLE ATTIVITA' ESISTENTI E DELLO SVUOTAMENTO DEI COMPITI DI QUELLE RESIDUE E FINALIZZANDO STRETTAMENTE L'ATTIVITA' DI TALI CENTRI ALLE OPERAZIONI DI RIQUALIFICAZIONE E RISTRUTTURAZIONE PRODUTTIVA ANCHE ATTRAVERSO L'OPPORTUNA INTEGRAZIONE CON LA RICERCA A LIVELLO UNIVERSITARIO; 8) ALLA ANCORA UNA VOLTA INADEGUATA RIPARTIZIONE TERRITORIALE, PER QUANTO RIGUARDA LA CAMPANIA, DEI FONDI DELLO STATO DESTINATI ALLE OPERE PUBBLICHE; ALL'ATTENUARSI, NEL 1976, DELLA TRADIZIONALE AZIONE COMPENSATIVA DELL'INTERVENTO DELLA CASSA PER IL MEZZOGIORNO (RILEVANTE CALO NELLA EROGAZIONE DI CONTRIBUTI INDUSTRIALI IN CONTO CAPITALE, RIDUZIONE DELLA SPESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTREZZATURE NELLE AREE E NUCLEI INDUSTRIALI); AL PREOCCUPANTE FENOMENO DEI "RESIDUI PASSIVI"; 9) ALLA NECESSITA' DI UNA FORTE E DURATURA RIPRESA, SU NUOVE BASI, DEL FONDAMENTALE SETTORE DELL'EDILIZIA SIA PUBBLICA CHE PRIVATA I CUI LIVELLI DI ATTIVITA', SPECIE NELLA PROVINCIA DI NAPOLI, CONTINUANO A RISTAGNARE SU VALORI TROPPO MODESTI; 10) AL MANTENIMENTO DEGLI IMPEGNI DI LOCALIZZAZIONE DI INIZIATIVE INDUSTRIALI PRESI NEI CONFRONTI DEL CONSORZIO PER L'AREA DI SVILUPPO INDUSTRIALE DI NAPOLI; 11) ALLA INDEROGABILE NECESSITA' DI DEFINIRE GLI STRUMENTI NORMATIVI PER L'ACCELERAZIONE DELLE PROCEDURE PER L'ESECUZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE DI COMPETENZA STATALE E DI PROVVEDERE ALLA COPERTURA DELLE MAGGIORI SPESE OCCORRENTI PER GLI INTERVENTI STRAORDINARI PER I QUALI SONO GIA' STATI ASSUNTI REGOLARI IMPEGNI.