Portale storico della Camera dei deputati

I SOTTOSCRITTI CHIEDONO DI INTERPELLARE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E I MINISTRI DELL'INTERNO E DEGLI AFFARI ESTERI, PER CONOSCERE QUALE SIA L'ATTEGGIAMENTO DEL GOVERNO IN ORDINE AL RICONOSCIMENTO DELLO STATUS DI CITTADINI ITALIANI DEI NATIVI DELLA LIBIA E DI RELIGIONE ISRAELITA E DELLE LORO FAMIGLIE, VENUTI IN ITALIA ANCHE PRIMA DELL'ULTIMO CONFLITTO, E CHE HANNO FRUITO DELLA CITTADINANZA ITALIANA, PUR DOVENDO POI SOTTOSTARE ALLE PERSECUZIONI RAZZIALI FASCISTE, MENTRE OGGI SONO OGGETTO NEL LORO PAESE D'ORIGINE A DISCRIMINAZIONI PER LE QUALI SONO SENZ'ALTRO CONSIDERATI STRANIERI E "NEMICI" E PER CONOSCERE PIU' IN GENERALE QUALE SIA LA POLITICA SEGUITA DAL GOVERNO IN ORDINE ALLA PERMANENZA NEL NOSTRO PAESE DI TALI PERSONE ED ALLE CONDIZIONI DELLA PERMANENZA STESSA. IN PARTICOLARE CHIEDONO DI CONOSCERE QUALE SIA IL NUOVO ATTEGGIAMENTO DEL MINISTERO DELL'INTERNO RIGUARDO A TALE PROBLEMA, CUI HA FATTO RIFERIMENTO L'AVVOCATURA DELLO STATO PRODUCENDO APPELLO, DOPO ESSERSI RIMESSA DURANTE IL GIUDIZIO DI PRIMO GRADO ALLA GIUSTIZIA DEL TRIBUNALE, AVVERSO LA SENTENZA EMESSA NELLA SCORSA PRIMAVERA DAL TRIBUNALE DI FIRENZE CHE ACCOGLIEVA LA DOMANDA DEL SIGNOR SALOMON NAHUN SEMBIRA, NATO A BENGASI IL 5 MARZO 1916 E RESIDENTE A FIRENZE, DIRETTA AD OTTENERE L'ACCERTAMENTO DELLA SPETTANZA DELLA CITTADINANZA ITALIANA, SENTENZA CHE HA FATTO SEGUITO AD ALTRE ANALOGHE DI VARI TRIBUNALI ITALIANI. GLI INTERPELLANTI FANNO PRESENTE ALCUNI SCONCERTANTI ASPETTI DELLA VICENDA DI QUESTO CITTADINO, CHE POSSONO VALERE ANCHE PER MOLTI ALTRI CASI. VENUTO IN ITALIA NEL 1925, IL SEMBIRA HA COMPIUTO GLI STUDI MEDI A TORINO, CONSEGUENDO POI IL DIPLOMA DI RAGIONIERE A BENGASI E QUINDI TORNANDO A TORINO PER COMPIERVI GLI STUDI UNIVERSITARI, SUBENDOVI, EGLI CITTADINO ITALIANO, LE PRIME PERSECUZIONI RAZZIALI COSICCHE' SUL DIPLOMA DI LAUREA IN ECONOMIA E COMMERCIO, CONSEGUITO NEL 1940, FIGURAVA IL MARCHIO: "APPARTENENTE ALLA RAZZA EBRAICA". IL SEMBIRA RIMASE IN ITALIA PER TUTTA LA DURATA DELLA GUERRA, SUBENDO IL CARCERE ED I CAMPI DI LAVORO AL PARI DEGLI ALTRI SUOI CORRELIGIONARI, SFUGGENDO NELLA CLANDESTINITA' ALLA CATTURA DURANTE LA FASE NAZISTA DELLE PERSECUZIONI. TORNATO IN LIBIA NEL 1953, VI RIMASE FINO AL 1967, EPOCA IN CUI LA DIMORA DEGLI ISRAELITI IN TALE PAESE DIVENNE IMPOSSIBILE PER LE NOTE VICENDE POLITICHE. GLI INTERPELLANTI CHIEDONO DI CONOSCERE INOLTRE PER QUALI MOTIVI VENGA NEGATO AL SUDDETTO SIGNOR SEMBIRA E AD ALTRE PERSONE NELLA SUA CONDIZIONE, QUANTO MENO LA CONCESSIONE DELLA CITTADINANZA ITALIANA IN CONSIDERAZIONE DEL PERDURARE DELLA SUA RESIDENZA NEL NOSTRO PAESE E SE NON RAPPRESENTI UN MERO ESPEDIENTE DEFATIGATORIO QUELLO DI RICHIEDERE, COME E' STATO FATTO DAL MINISTERO DELL'INTERNO NEI CONFRONTI DI TALI PERSONE, IL CERTIFICATO DEL CASELLARIO PENALE LIBICO, QUANDO E' NOTO CHE GLI ISRAELITI IN LIBIA SONO CONSIDERATI STRANIERI E NEMICI ED E' PERSINO PERICOLOSO INSISTERE PER OTTENERE UN QUALSIASI CERTIFICATO CHE LI RIGUARDI E CHIEDONO DI SAPERE PERCHE' NON SI PRENDA ATTO CHE, OVE ESSI NON POSSANO ESSERE CONSIDERATI CITTADINI ITALIANI, SIANO DA CONSIDERARE APOLIDI, VISTO CHE IN LIBIA SONO CONSIDERATI STRANIERI. CHIEDONO INFINE DI CONOSCERE PER QUALE MOTIVO VENGA PERSINO LESINATO ALLE PERSONE CHE VERSANO NELLE DISGRAZIATE CONDIZIONI DI CUI SOPRA IL PERMESSO DI SOGGIORNO, CON PROROGHE MINIME ED ACCERTAMENTI VESSATORII E SE TALE MOTIVO NON CONSISTA, AL PARI DI QUELLO PER IL QUALE VIENE NEGATO IL DIRITTO ALLA CITTADINANZA ITALIANA, NELL'INTENTO DI COMPIACERE LE FOBIE RAZZISTE E L'INTOLLERANZA RELIGIOSA DELL'ATTUALE GOVERNO LIBICO E LE PREOCCUPAZIONI DEI GRUPPI ECONOMICI ITALIANI IN RAPPORTI DI AFFARI CON TALE GOVERNO, PREOCCUPAZIONE CHE SAREBBE DESTINATA A RIVELARSI INUTILE ED INCONCLUDENTE COME SAREBBE CERTAMENTE SQUALLIDA E MISERABILE, NON DIVERSAMENTE DA QUELLA CHE SPINSE IL REGIME FASCISTA SULLA STRADA DELL'ANTISEMITISMO PER COMPIACERE L'ALLEATO NAZISTA.