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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00089 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920423

Ai Ministri della sanita' e di grazia e giustizia. - Per conoscere - premesso che: alla notizia secondo la quale in Italia sarebbe stata introdotta, dopo la prescritta sperimentazione sanitaria, la pillola abortiva denominata RU-486 (e meglio nota come "pillola del giorno dopo") in violazione persino della legge n. 194, rendendo cosi' l'aborto una pratica di ordinaria amministrazione, una sorta di "fai-da-te" dello stragismo dei nascituri, al di fuori di qualunque responsabilita' personale e di una qualsivoglia regolamentazione e controllo pubblico, l'interrogante presento' una serie di atti ispettivi che - all'epoca - anche per le risposte pervenute dal Governo fecero non poco scalpore; la ditta produttrice, gia' oggetto di reiterate contestazioni negli USA ed in Francia, dichiaro' che non aveva piu' intenzione alcuna di esportare in Italia il "farmaco" in parola mentre il Governo affermo' di non averne autorizzato, e che comunque in futuro non ne avrebbe mai autorizzato, la sperimentazione; in data 5 febbraio 1992 Il Golfo, quotidiano dei napoletani, ha pubblicato un articolo a firma di Antonella Sinopio intitolato "Aborto farmacologico in Italia - abortire senza traumi - una sperimentazione fatta in Campania da medici meridionali" e nel quale parlando della RU-486 si afferma: "Il prodotto la cui commercializzazione non era stata permessa nel nostro Paese, e' invece oggi disponibile proprio nella nostra regione, grazie alla sperimentazione dell'equipe della divisione di ostetricia e ginecologia dell'ospedale civile di Cava dei Tirreni, condotto dal direttore della divisione, il professore Achille Della Ragione. "Abbiamo sperimentato una associazione di farmaci in commercio da anni - ci spiega l'artefice della scoperta - ottenendo la possibilita' di provocare farmacologicamente un aborto completo in una percentuale di casi sovrapponibile alle casistiche realizzate in Francia con la somministrazione di una singola dose di Migepristone (l'RU-486, appunto), un antagonista al progesterone. La sperimentazione e' avvenuta nel rispetto della legge n. 194 del 22 maggio 1978, essa apre nuovi scenari sull'utilizzo dei farmaci per l'Ivg, ottenendo grandi risultati con effetti collaterali controllabili. La somministrazione di prostaglandine (il Cervidi e' il nome commerciali del prodotto) e ossitoni (Syntocinon), sotto forma di candelette vaginali, propinata ogni tre ore, viene controllata attraverso esami ecografici. Con tale sistema - continua Della Ragione - si ispezionano le variazioni della camera gestazione, quando detta camera e' scomparsa completamente, l'aborto si ritiene realizzato. Per quanto riguarda la contro pubblicita' degli effetti collaterali si verifica soltanto un sanguinolento intermittente dai genitali nell'ordine di trentaquattro assorbenti al di', per un periodo che va dai tre ai sette giorni, dopo l'induzione dell'aborto, ma questo e' tutto""; ora, a parte la notorieta' abortista del dottor Della Ragione, che fu implicato anni fa nella vicenda di discutibili pratiche abortive delle quali ebbe ad interessarsi la magistratura appare del tutto priva di fondamento la di lui opinione che la sperimentazione in atto sia conforme alla legge n. 194 essendo vero esattamente il contrario; se cosi' fosse stato, non ci sarebbero state le vivacissime polemiche parlamentar e di stampa in ordine alla introduzione ed alla sperimentazione in Italia della RU-486, dato anche che la profonda immoralita' della questione e' causata dalla totale deresponsabilizzazione della donna che assuma il farmaco come un qualsiasi analgesico e la sua illegalita' dalla sicura mancanza, come detto - una volta sperimentato il prodotto e una volta che esso venga commercializzato in Italia - dei controlli sanitari e di formale regolamentazione pubblica in una materia tanto delicata; sono ben noti i gravi effetti sanitari e le controindicazioni registrate all'estero in numerose circostanze, tali da aver introdotto a non poche perplessita' sia la azienda produttrice che il mondo sanitario; inquietante appare poi il termine "sperimentazione" adoperato dal Della Ragione in quanto secondo le affermazioni rese pubblicamente dal ministro De Lorenzo, mai essa e' stata autorizzata in Italia per l'RU-486 ne' lo stesso ministro ha mai affermato (a meno che questi abbia sottaciuto la circostanza) che sia stata autorizzata la sperimentazione associata di farmaci che abbiano i medesimi effetti della RU-486, ostandovi infatti tutte le considerazioni morali, legali e sanitarie sopra svolte -: se intenda assumere idonee iniziative per fermare immediatamente la sperimentazione e, se mai autorizzata, per quali motivi cio' sia avvenuto nel silenzio ed in contrasto con dichiarazioni rese pubblicamente dal ministro; risultando l'esistenza di un esposto penale al procuratore della Repubblica di Salerno, se alla data della risposta consti che esso abbia avuto corso e con quale esito. Quanto precede anche in relazione all'atto ispettivo di uguale contenuto, restato privo di riscontro nella decima legislatura, n. 4-31305 del 12 febbraio 1992. (4-00089)

In merito ai diversi quesiti posti con l'atto parlamentare cui si risponde, questo Ministero - nell'ambito delle proprie attribuzioni dirette e sulla base degli atti d'ufficio - deve ribadire, a conferma di quanto gia' chiarito in sede di risposta ad altre analoghe interrogazioni, che non e' stata autorizzata alcuna sperimentazione della cosiddetta "pillola del giorno dopo" '0 "RU 486" per impiego abortivo. Di tale specialita' farmaceutica d'origine francese, invece, e' stata autorizzata la sperimentazione a fini di terapia palliativa del tumore della mammella, ma l'impresa che vi era stata autorizzata - la casa "Roussel e Maestretti" - non risulta aver dato seguito a detto provvedimento. Il Ministro della sanita': Garavaglia.



 
Cronologia
domenica 5 aprile
  • Parlamento e istituzioni
    Si svolgono le elezioni politiche. Esse registrano un vistoso successo della Lega Nord e una flessione dei partiti tradizionali. Nelle votazioni per la Camera dei deputati il risultato è il seguente: DC, 29,65% (206 seggi); PDS, 16,1% (107 seggi); PSI, 13,6% (92 seggi); Lega Lombarda, 8,65% (55 seggi); Rifondazione comunista, 5,6% (35 seggi); MSI-DN, 5,4% (34 seggi); PRI, 4,4% (27 seggi), PLI, 2,86% (17 seggi); Verdi, 2,8% (16 seggi); PSDI, 2,7% (16 seggi); Rete, 1,9% (12 seggi); Lista Pannella, 1,2% (7 seggi); altri, 5,1% (6 seggi).

giovedì 23 aprile
  • Parlamento e istituzioni

    Si svolge in Parlamento la seduta inaugurale dell'XI legislatura



venerdì 24 aprile
  • Parlamento e istituzioni
    Oscar Luigi Scalfaro è eletto Presidente della Camera, con 309 voti al quarto scrutinio. Al Senato è eletto Presidente, al terzo scrutinio e con 188 voti, Giovanni Spadolini.