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Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00572 presentata da RONCHI EDOARDO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19920430

Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: si e' appreso da organi di stampa che un giovane marinaio di leva, Roberto Perrina, di 21 anni, si e' suicidato gettandosi dalla finestra del secondo piano di una palazzina del Centro addestramento reclute della Marina militare di Taranto; Roberto Perrina, nato ad Affolturn, in Svizzera, da genitori italiani, pare abbia maturato l'intenzione di compiere il tragico atto per il rifiuto della prospettiva di dover subire un anno di servizio di leva; il giovane era giunto da pochi giorni, esattamente il 23 aprile, presso il Centro di addestramento reclute di Taranto; gia' nelle giornate di domenica e martedi' scorso aveva denunciato "stati d'ansia e depressione" e per tali ragioni, era stato inviato all'ospedale militare, dove pero' non erano stati compiuti accertamenti a causa del rifiuto del giovani e di sottoporsi agli stessi -: come sia stato possibile che gia' all'atto dell'arruolamento nel giovane non siano stati individuati quei fattori psicologici e di stress che l'avrebbero condotto ad un rifiuto cosi' totale del servizio militare da spingerlo al suicidio; quali provvedimenti siano stati adottati dal comandante il reparto e dalle competenti autorita' sanitarie militari per provvedere al controllo dei comportamenti del giovane, una volta verificato il suo manifesto rifiuto della struttura e del servizio militare; quale sia il suo giudizio su tale tragica vicenda, non certo causata da problemi familiari o di cuore, ma dal manifesto rifiuto di una struttura alienante come quella militare. (4-00572)

All'atto dell'arrolamento, in sede di visita medica generale e di esame psicoattitudinale, al giovane Roberto Perrina non furono riscontrati sintomi patologici ne' egli chiese di essere sottoposto a particolari accertamenti. Ammesso al ritardo del servizio di leva per frequenza a corsi universitari negli anni 1989, 1990 e 1991, per il 1992 non otteneva ulteriore rinvio avendo presentato domanda di rinvio dopo i termini di legge. Giunto al centro reclute della marina militare di Taranto il 28 aprile 1992 e sottoposto a visita medica il militare venne giudicato idoneo. Anche in questa occasione ne' il giovane ne' i familiari, ai quali lo stato di salute del congiunto avrebbe dovuto essere noto, accennarono a disturbi di alcun genere. Pochi giorni dopo il Perrina si presentava di sua iniziativa all'infermeria dicendo al medico di servizio di avere dei problemi personali da esporgli. Dopo molti tentennamenti, confidava di essere stato ricoverato in clinica psichiatrica. Il medico approfondiva il caso e decideva il ricovero del giovane presso l'ospedale militare di Taranto per i necessari accertamenti medico-legali, diagnosticando uno "stato ansioso depressivo". Giunto in ospedale, pero', il Perrina rifiutava per iscritto di farsi ricoverare e faceva ritorno al comando. Il comportamento del giovane non era tale da far pensare ad una situazione patologica grave. Nel corso della notte tra il 27 ed il 28 aprile il giovane veniva ricoverato nell'infermeria del centro perche' i commilitoni avevano riferito che urlava nel sonno. La mattina del 28 veniva disposto nuovamente il suo ricovero in ospedale per "sindrome ansioso-depressiva con enuresi", ricovero che veniva per la seconda volta fermamente rifiutato, sempre per iscritto, dal Perrina, che peraltro appariva normale e insistentemente dichiarava al medico di sentirsi bene. Dopo il rientro dall'ospedale, il Perrina ritornava in infermeria dal medico di servizio, il quale tentava ancora di convincerlo a ricoverarsi il mattino successivo in ospedale; il Perrina sembrava convinto. Nell'infermeria vi era anche un infermiere laureato in medicina il quale si intratteneva con il Perrina ed assisteva anche ad una telefonata tra il giovane e sua madre. Nel corso della telefonata il Perrina, che appariva tranquillo, rassicurava ripetutamente la madre dicendole di non preoccuparsi e poi passava la cornetta a detto militare, il quale, a sua volta, spiegava alla signora quanto successo, ribadendo che, come laureato in medicina, riteneva opportuno un controllo specialistico anche se il ragazzo all'apparenza sembrava non aver niente. Ripassata di nuovo la comunicazione al Perrina, quest'ultimo ripeteva nuovamente frasi rassicuranti alla madre. Anche in questa occasione da parte della madre non e' stata data alcuna informazione sui precedenti patologici del giovane. Nulla faceva pensare all'insano gesto che il giovane avrebbe commesso poco dopo (alle ore 20,15 circa) nonostante che precedentemente fosse stato seguito, oltre che dai medici, anche dai commilitoni con il quali addirittura era andato in libera uscita. Gli avvenimenti, cosi' come vissuti dai sanitari e dai commilitoni, non hanno fatto intravedere alcun rifiuto psicologico del Perrina verso l'ambiente e la struttura militare. Sull'accaduto e' in corso l'inchiesta da parte delle autorita' giudiziarie ordinaria e militare. Il Ministro della difesa: Ando'.



 
Cronologia
martedì 28 aprile
  • Parlamento e istituzioni
    Dopo aver indirizzato il 25 aprile un messaggio televisivo ai cittadini Francesco Cossiga rassegna le dimissioni da Presidente della Repubblica.

giovedì 30 aprile
  • Politica, cultura e società
    Dopo una sentenza di condanna passata in giudicato, viene arrestato l'ex segretario del PSDI Pietro Longo.

sabato 2 maggio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    I 12 Paesi della CEE e i 7 dell'EFTA sottoscrivono a Porto il Trattato per la creazione della Spazio economico europeo (SEE).