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Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00586 presentata da VITO ELIO (FEDER. EUROPEO PR) in data 19920430

Al Ministro della sanita'. - Per sapere - premesso che: in data 22 agosto 1991 l'USL 21 di Padova ha disposto il collocamento a riposo per raggiunti limiti di eta' dal 1^ maggio 1991 del professor Pasquale Carenza, primario ospedaliero di ruolo della divisione medicina I; con deliberazione 29 agosto 1990 n. 2092, la USL 21 ha dato atto della graduatoria di merito, per la copertura di un posto di primario ospedaliero, medicina generale; con deliberazione n. 746 del 20 marzo 1991 l'USL 21 ha revocato la precedente delibera dietro richiesta del professor Carenza di mantenimento in servizio fino al compimento del settantesimo anno di eta'; a seguito di ricorso presso il TAR veneto di tale delibera, ed accoglimento del predetto ricorso, l'organo giudicante ha stabilito che, in applicazione dell'articolo 1, comma 1 della legge 19 febbraio 1991, n. 50, il professor Carenza aveva raggiunto e superato i 40 anni di servizio effettivo e che quindi non poteva piu' occupare quel posto; con deliberazione n. 365 del 27 agosto 1991 l'USL 21 ha disposto la cessazione dal servizio del professor Pasquale Carenza; in tal modo la prima divisione medica dell'ospedale di Padova e' rimasta senza primario; inoltre l'amministrazione straordinaria dell'USL 21 ha anche deliberato la nomina temporanea di un aiuto facente funzione di primario, provvedimento ritenuto illegittimo dal CORECO in violazione dell'articolo 121 del decreto del Presidente della Repubblica n. 384 del 1990; solo dopo di cio' l'amministratore straordinario dell'USL 21 ha richiesto alla regione la copertura del posto di primario vacante; la giunta regionale ha autorizzato l'USL 21 alla copertura del posto secondo la normativa vigente, cioe' dando esecuzione alla graduatoria di merito per il posto di primario; un successivo telegramma del presidente della regione ha revocato tale autorizzazione perche' ritenuta "mero errore del dottor Covolo", attuale assessore alla sanita'; solo dopo molti mesi e' stato emesso avviso di mobilita' interna, senza che a questo abbia fatto seguito la nomina di un primario; sono trascorsi i tre mesi concessi per la copertura del posto vacante col mezzo della mobilita'; solo ai primi di aprile di quest'anno e' stato nominato il professor Giuseppe Broglio, primario della divisione medicina I -: quali siano i motivi per cui un importante reparto (la divisione medicina I) dell'ospedale di Padova, e' stato tenuto senza primario, per ben otto mesi, dal 22 agosto 1991 al 5 aprile 1992; se non ritenga che questa situazione prodottasi - non si capisce per quali motivi - sia di grave nocumento al buon funzionamento della struttura sanitaria; se non ritenga che tutte le irregolarita' sopra elencate debbano essere ricondotte ai responsabili e sanzionate; se sia al corrente che sono state inoltrate denunce all'autorita' giudiziaria; se non ritenga di dover dare spiegazioni e chiarimenti ai cittadini sulla grave situazione creatasi nella suddetta divisione a causa della mancanza del primario; se non ritenga che questo modo di procedere configuri cio' che viene chiamato comunemente la malasanita'. (4-00586)

In ordine alla questione sollevata con l'atto parlamentare sopra indicato, si riferiscono gli elementi informativi raccolti dai competenti enti territoriali. Premesso che le notizie riferite con l'interrogazione presentata sono state puntualmente confermate da una nota della regione Veneto, nel senso della esatta rappresentazione degli eventi e dei provvedimenti, si deve, comunque, precisare che la divisione medica I dell'ospedale di Padova risulta affidata al primario della divisione di medicina generale II, in applicazione del principio della mobilita' interna. Per dare luogo ad una opportuna conversione della divisione di medicina generale II nell'attivanda divisione di ematologia, che viene considerata ormai indispensabile ed e' - come tale - prevista anche dal piano sanitario regionale, si e' proceduto ad un temporaneo congelamento di quella struttura, proprio in funzione della prevista ristrutturazione, che potra' oltretutto essere realizzata senza grandi oneri utilizzando gli elementi gia' presenti in quella sede (personale, spazi, attrezzature, eccetera). La regione Veneto afferma l'assoluta capacita' della divisione medicina generale, per la cospicua dotazione di posti letto (circa 100), di sostenere da sola il flusso di degenti, considerando pure che la presenza di altre strutture sanitarie ospedaliere e universitarie rende la domanda di utenza sicuramente meno pressante. Nonostante il forzato protrarsi dei tempi tecnici necessari a formalizzare l'opera di ristrutturazione, e' stato assicurato che la conseguente lamentata situazione di transitoria vacanza verificatasi, anche per il presumibile impegno professionale degli aiuti del reparto, non ha determinato alcun pregiudizio a quel settore di assistenza ospedaliera. Il Sottosegretario di Stato per la sanita': Azzolini.



 
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