Documenti ed Atti
XI Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00506 presentata da TASSI CARLO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920430
Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - in relazione all'articolo 18 del regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12 (ordinamento giudiziario), che sancisce l'incompatibilita' di sede per i magistrati per motivi di parentela o affinita' con professionisti - se sia noto che i magistrati di Genova dottori Terrile, Pellegrino, De Mattei sono sposati con avvocatesse che esercitano nel foro di Genova; se sia noto che un figlio del giudice Barile sempre in attivita' a Genova ha due figli avvocati uno dei quali in attivita' proprio a Genova; se sia noto che anche un figlio del dottor Sciachitano sempre in attivita' presso il distretto di quella Corte esercita la pratica forense presso un avvocato di Genova; se sia noto che anche il dottor D'Angelo giudice abbia due fratelli avvocati che esercitano l'attivita' nel foro ove egli e' giudice; infine, se sia loro noto che anche il dottor Roberti di Milano sia sposato con l'avvocatessa Ciccio' avvocatessa esercente l'attivita' nel foro di Milano. (4-00506)
Il Consiglio superiore della magistratura con deliberazioni in date diverse, ha disposto che non sussiste alcuna incompatibilita' ai sensi dell'articolo 18 RD 30 gennaio 1941 n. 12, ne' nei confronti dei dottori Bernardo De Mattei, Carlo Barile e Roberto Sciacchitano, magistrati in servizio nel distretto della Corte d'appello di Genova, ne' nei confronti dei dottori Massimo Terrile e Giancarlo Pellegrino, sostituti procuratori della Repubblica presso il tribunale della stessa citta'. Cio' con riguardo alle presunte incompatibilita' prospettate nell'interrogazione cui si risponde. Quanto alla dottoressa Maria Rosaria D'Angelo, trasferita alla corte ligure il 2 luglio 1992, non si versa in alcuna delle ipotesi previste dall'articolo 18 RD 12/41, giacche' il di lei fratello, avvocato Andrea D'Angelo, in data 5 dicembre 1991 e' stato cancellato dall'Ordine degli avvocati e procuratori di Genova per trasferimento all'Ordine di Torino. Nessun magistrato con cognome "Roberti" risulta in servizio presso gli uffici giudiziari di Milano. Per completezza si rileva che il citato articolo 18 dell'ordinamento giudiziario, disciplina esclusivamente l'incompatibilita' determinata da parentela o affinita' e non gia' dal diverso rapporto di coniugio, ravvisabile nella piu' gran parte dei casi riferiti dall'onorevole Tassi. Il Ministro di grazia e giustizia: Conso.