Portale storico della Camera dei deputati

Al Ministro dei lavori pubblici. - Per sapere - premesso: che nell'ambito dei comuni di Rumo e Gravedona, nella zona lungo il lago di Como, a quanto risulta agli interroganti vi sarebbe l'intenzione di realizzare una "passeggiata artificiale" a lago della lunghezza di circa un chilometro, utilizzando materiali inerti di risulta dalle opere inerenti la variante in galleria della statale "Regina"; che il suddetto progetto di lungolago artificiale dovrebbe aver gia' ottenuto le relative autorizzazioni da parte del magistrato del Po e della regione Lombardia per quanto di rispettiva competenza; che sussistono notevoli perplessita' riguardo l'opportunita' di realizzare il lungolago in argomento, con particolare riferimento alle implicazioni ambientali che una tale opera comporterebbe, soprattutto per quanto concerne la tutela dell'habitat naturale della fauna ittica, poiche' verrebbe di conseguenza innegabilmente stravolto il relativo ciclo biologico naturale, nonche' la salvaguardia di una zona ancora intelligentemente preservata dall'urbanizzazione selvaggia e speculativa -: se risponda al vero quanto esposto in premessa; in base a quali valutazioni il magistrato del Po e la regione Lombardia abbiano eventualmente concesso la propria autorizzazione in merito ai lavori per la realizzazione del lungolago artificiale in questione; se, in ordine alle motivazioni evidenziate, non si ritenga opportuno disporre la sospensione di tale iniziativa, al fine valutare compiutamente gli aspetti di carattere ambientale che cio' comporterebbe. (4-00782)

In merito a quanto rappresentato con l'interrogazione indicata in oggetto si rappresenta l'iter procedurale dei lavori di che trattasi. Con istanza n. 239, in data 15 gennaio 1990, pervenuta il 13 febbraio 1990, al Magistrato per il Po di Parma - ufficio operativo di Cremona, il comune di Gravedona, in attuazione delle delibere di giunta n. 212, del 19 settembre 1989 e di consiglio n. 112, in data 29 novembre 1989, chiedeva la concessione ad occupare un tratto di spiaggia del lago di Como in comune di Gravedona per la formazione di verde pubblico attrezzato. Detto ufficio con nota prot. sez. 1055/90 in data 13 settembre 1990 oltre a richiedere documentazione integrativa invitava il comune di Gravedona a voler far tenere copia del nulla osta della regione Lombardia servizio beni ambientali all'esecuzione dei lavori di che trattasi e con nota prot. sez. 1051 in data 13 settembre 1990 provvedeva a richiedere il parere di competenza alla regione Lombardia - servizio trasporti e navigazione interna ed all'amministrazione provinciale di Como. Con ordinanza n. 4795, in data 22 settembre 1990 affissa all'albo pretorio del comune di Gravedona dal 1^ ottobre 1990 al 15 ottobre 1990 senza opposizioni come da relata in data 16 ottobre 1990 a firma del segretario comunale, veniva resa pubblica la domanda 15 gennaio 1990 e con avviso in data 29 settembre 1990, pubblicato al n. 1293 sul foglio annunzi legali la Provincia di Como n. 78, in data 2 ottobre 1990, veniva reso pubblico il deposito della domanda e l'inizio dell'istruttoria della stessa. Il comune di Gravedona con nota n. 1034, in data 26 febbraio 1991, trasmetteva copia conforme della nota n. 6312 in data 13 febbraio 1991 della regione Lombardia - settore coordinamento per il territorio, con la quale veniva comunicato che, con delibera n. 3356, in data 4 dicembre 1990 della giunta regionale resa esecutiva dalla commissione di controllo, era stata approvata la variante al vigente programma di fabbricazione per l'area interessata alla realizzazione e alla sistemazione del tratto di costa lacuale antistante la localita' Poncia, con la creazione di una passeggiata ed una appropriata piantumazione. L'ufficio operativo di Cremona con nota prot. gen. n. 5045/90 prot. sez. 486/91 in data 15 marzo 1991 provvedeva a richiedere all'intendenza di finanza di Como la determinazione del canone annuo cui assoggettare la concessione e con nota prot. gen. n. 1342 in data 5 aprile 1991 indirizzata al comune di Gravedona, esprimeva, nei limiti della propria competenza ed ai soli fini idraulici, il proprio condizionato parere favorevole all'esecuzione dei lavori connessi alla richiesta di concessione in data 15 gennaio 1990. Con ordinanza prot. gen. 1344 in data 17 marzo 1992, notificata in data 24 marzo 1992 al comune di Gravedona ed indirizzata per conoscenza all'intendenza di finanza di Como, alla prefettura di Como, all'amministrazione provinciale di Como ed alla regione Lombardia - servizio beni ambientali, detto ufficio a seguito del cedimento della sponda lacuale verificatosi nel gennaio 1992 in localita' S. Vito del comune di Cremia e nell'impossibilita' di escludere a priori la possibilita' del verificarsi di smottamenti della sponda lacuale anche nel territorio del comune di Gravedona, ordinava, a scopo cautelativo, l'immediata sospensione di qualsiasi lavoro di riporto del materiale di smarino di galleria per la formazione della richiesta area da destinarsi a verde pubblico. Cio' anche al fine di poter porre in essere ogni intervento atto ad evitare franamenti con pericolo per l'assetto del territorio e danni a persone e cose, di procedere a rilievi geologici sulla stabilita' delle sponde e tecnici negli accorgimenti da adottare per il prosieguo dei lavori. A seguito del decreto del Ministero dei beni culturali e ambientali di annullamento dell'autorizzazione summenzionata rilasciata dalla giunta regionale della Lombardia il Magistrato per il Po di Parma - ufficio operativo di Cremona, ha disposto la revoca della propria autorizzazione con decreto n. 1799/92, del 10 settembre 1992 in corso di notifica al comune di Gravedona e per conoscenza all'intendenza di finanza di Como, alla prefettura di Como, all'amministrazione provinciale di Como ed alla regione Lombardia - servizio beni ambientali. Il Ministro dei lavori pubblici: Merloni.