Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00643 presentata da VITO ELIO (FEDER. EUROPEO PR) in data 19920506

Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: giovedi' 30 aprile 1992, secondo quanto riportato dai quotidiani di Napoli, si e' ucciso nel carcere di Poggioreale, impiccandosi nella cella dove era tenuto "in osservazione" per turbe comportamentali, Francesco Cutolo di 28 anni, che doveva scontare una pena di sei mesi per furto di un motorino; il Cutolo era stato trasferito nel padiglione "Avellino" su indicazione dello psichiatra del carcere, dopo alcuni atteggiamenti che sembravano indicare una sindrome depressiva, in modo che potesse essere controllato in continuita' -: nel megacarcere di Poggioreale, da sempre in stato di sovraffollamento, attualmente vi sono oltre 2 mila reclusi -: 1) come sia potuto accadere che un detenuto, oltretutto sottoposto a regime di sorveglianza, abbia avuto il tempo di tagliare la coperta a strisce ed impiccarsi senza che il personale di custodia facesse in tempo ad intervenire e quali provvedimenti intenda adottare nei confronti di eventuali responsabili; 2) se non creda che questo episodio debba ascriversi alle condizioni all'interno del carcere di Poggioreale, piu' volte denunciate oltretutto dal personale e dagli psicologi del complesso, in cui il sovraffollamento e la mancanza di personale determina troppo spesso episodi di autolesionismo che, come in questo caso, possono trasformarsi in tragedia; 3) quali iniziative intenda assumere per rendere piu' umane le condizioni all'interno del complesso di Poggioreale ed ovviamente all'interno di altri carceri che presentino problemi simili. (4-00643)

Il detenuto Francesco Cutolo aveva fatto ingresso nella casa circondariale di Napoli Poggioreale il 17 aprile 1992, e, a seguito di controllo psichiatrico, era stato sistemato a scopo precauzionale in una camera singola del reparto osservazione, con adeguata prescrizione di terapia farmacologica. Nonostante cio', il Cutolo, verso le ore 5,55 del 30 aprile 1992, poneva in atto il grave gesto di autolesionismo, utilizzando una striscia di coperta legata all'inferriata della finestra della cella. Tempestivamente soccorso dagli agenti della sezione e dal locale sanitario, veniva subito trasportato a mezzo ambulanza all'ospedale Loreto mare per il proseguimento delle cure di rianimazione, ma purtroppo giungeva cadavere. Dall'indagine amministrativa effettuata dal provveditore regionale della Campania non sono emerse responsabilita' a carico del personale operante in quell'istituto. Vi e' da osservare che il "servizio per detenuti e internati nuovi giunti dalla liberta'" - presidio psicologico istituito nel gennaio 1988 ad integrazione della visita medica e del colloquio di primo ingresso - oltre a consentire una migliore osservazione e conoscenza del soggetto prima del suo inserimento nella vita comunitaria, ha avuto notevole efficacia nella riduzione dei rischi di atti di autolesionismo o eteroaggressione determinati dal trauma di primo ingresso. Quanto alla denunciata situazione di sovraffollamento esistente nell'istituto di Napoli Poggioreale, si rileva che la stessa e' comune a tutti gli istituti penitenziari della Repubblica, anche in considerazione del costante aumento della popolazione carceraria. Basti rilevare che i detenuti, circa 25 mila nel 1991, hanno raggiunto, alla data del 31 gennaio 1993, la consistenza di 48.433 unita'. Al riguardo e' stato da tempo disposto che le richieste di sfollamento dei detenuti vengano inoltrate dalle direzioni degli II.P.P. solo in presenza di gravi e comprovate necessita'. I provveditorati regionali dell'amministrazione penitenziaria sono stati altresi' invitati ad adottare ogni iniziativa intesa a conseguire, negli istituti compresi nell'ambito delle rispettive regioni, un indice di presenze il piu' uniforme possibile. In particolare, dal 22 maggio al 12 settembre 1992 sono stati trasferiti dalla casa circondariale di Napoli 445 detenuti. E' stato, altresi', disposto l'ulteriore trasferimento di un centinaio di elementi di spicco della criminalita' organizzata napoletana ad altri penitenziari nazionali di massima sicurezza, e cio' per la duplice esigenza di decongestionare l'istituto di Poggioreale - che ospitava, al 31 gennaio ca, ben 2.488 detenuti - e di allontanare da Napoli personaggi notoriamente legati ad ambienti criminali. Il Ministro di grazia e giustizia: Conso.



 
Cronologia
sabato 2 maggio
  • Politica, cultura e società
    Nell'ambito dell'inchiesta Tangentopoli, gli ex sindaci di Milano Carlo Tognoli e Paolo Pillitteri vengono raggiunti da avvisi di garanzia.

giovedì 7 maggio
  • Politica, cultura e società
    Antonio Cariglia lascia la segreteria del PSDI a Carlo Vizzini e ne assume la presidenza.