Documenti ed Atti
XI Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00937 presentata da CALZOLAIO VALERIO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19920512
Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che: il decreto del Presidente della Repubblica n. 419 del 1974, offriva la possibilita' di attivare sperimentazioni nella scuola allo scopo di anticipare riforme improrogabili e di adeguare la scuola alla "diffusa e crescente domanda di innovazione formativa e rinnovamento didattico"; l'attuale orientamento ministeriale (circolare ministeriale n. 83 del 20 marzo 1992), tende a "privilegiare progetti di sperimentazione coordinati a livello nazionale che mostrano maggiori livelli di coerenza e compatibilita'" anche in vista di future trasformazioni degli ordinamenti scolastici; le suddette disposizioni ministeriali, pur prevedendo la possibilita' di "consentire la prosecuzione di progetti sperimentali gia' avviati, nell'esercizio dell'autonomia garantita agli organi collegiali delle singole istituzioni scolastiche, in tutti i casi nei quali essi costituiscano proficue esperienze di ricerca educativa e utili riferimenti per i processi complessivi di riforma del sistema formativo", di fatto pero' comportano l'eliminazione indiscriminata delle sperimentazioni non coordinate a livello nazionale; la situazione dell'istituto tecnico femminile "Matteo Ricci" di Macerata (ove esistono tre indirizzi di studio unici nel comprensorio e nella provincia), similmente a quanto accade in numerose altre scuole italiane con caratteristiche simili, rischia di aggravarsi a causa delle decisioni ministeriali proprio con la soppressione di indirizzi sperimentali che rispondono ad esigenze di insegnanti, studenti, genitori -: 1) in quale modo intenda garantire la prosecuzione delle sperimentazioni quando, come nel caso di Macerata: costituiscano l'unica possibilita' di accedere ad un nuovo indirizzo di studi per un'intera provincia (esempio biologico sanitario), o siano l'unica possibilita' di accedere ad un indirizzo di studi in scuola statale per un vasto territorio (esempio magistrale), dopo che sono state alimentate legittime aspettative di centinaia di famiglie prima costrette a scegliere il magistrale privato con aggravio di spesa per il bilancio familiare; rappresentino un'esperienza didattica consolidata e confermata da crescenti consensi anche nel numero di iscrizioni; siano stati attuati trasferimenti di docenti su cattedre in organico; siano state costituite cattedre per insegnamenti specifici non esistenti in altri istituti della provincia (con evidente conseguenza di esuberi o di inutilizzabilita' in altre scuole); siano state spese ingenti somme per laboratori scientifici; i collegi dei docenti, anche rinunciando ad un'autonomia propositiva riconosciuta dal decreto del Presidente della Repubblica n. 419 del 1974, abbiano per anni accolto le indicazioni ministeriali di successive modifiche di piani di studio pur di armonizzare i medesimi con gli orientamenti del Ministero e con i progetti nazionali, anche in vista di una maggiore omogeneita' richiesta per una verifica; 2) in quale modo intenda ovviare ai molteplici inconvenienti (per docenti, studenti e famiglie) di una drastica applicazione della citata circolare n. 83 del 20 marzo 1992; 3) in quale modo intenda salvaguardare il diritto allo studio di giovani che, con la soppressione dei corsi sperimentali o con la loro drastica riduzione, non potranno scegliere indirizzi conformi alle loro attitudini e ai loro orientamenti; 4) se non intenda integrare la suddetta circolare con disposizioni transitorie che, sospendendone gli effetti negativi, permettano alle sperimentazioni finora consentite e incoraggiate la prosecuzione e la graduale trasformazione, vista anche la disponibilita' ad attivare i corrispondenti piani del "progetto Brocca" per unificare le sperimentazioni a livello nazionale; 5) se non ritenga che con l'applicazione integrale di detta circolare invece di un risparmio si attui, almeno in taluni casi, uno spreco di risorse non solo morali e didattiche ma anche economiche, in termini di strutture e di personale, specie a Macerata ove l'istituto intitolato a Ricci fu fondato ottanta anni fa e vede oggi la presenza di ottocento studentesse nei tre indirizzi, quello biologico-sanitario (esistente dal 1973), quello per periti aziendali (dal 1981), quello socio-pedagogico (dal 1988). (4-00937)
La questione e' stata positivamente risolta tenuto conto che questo Ministero, in accoglimento anche di una specifica proposta del provveditore agli studi di Macerata, ha consentito l'attivazione, nell'ambito dell'istituto tecnico femminile Matteo Ricci, di 5 classi prime sperimentali, garantendo cosi' la continuita' degli indirizzi a suo tempo avviati; cio', ovviamente, in attesa della graduale generalizzazione del progetto sperimentale di nuova scuola secondaria superiore, nato a conclusione del proficuo lavoro compiuto dalla Commissione Brocca, ed al quale le assemblee parlamentari potranno, a tempo debito, apportare gli aggiustamenti che saranno ritenuti utili e funzionali. Il Ministro della pubblica istru zione: Jervolino Russo.