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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00056 presentata da FINI GIANFRANCO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920525

Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: la strage di Palermo, in cui sono stati assassinati il giudice Falcone, la moglie e tre agenti della polizia di Stato, rappresenta, per le sofisticate modalita' d'esecuzione, un vero e proprio atto di guerra della criminalita' mafiosa contro lo Stato italiano, che dimostra la sostanziale insufficienza di tutte le misure di prevenzione e di repressione del fenomeno mafioso fin qui adottate; la mafia ha dimostrato ancora una volta di poter colpire chi vuole e quando vuole, avvalendosi di protezioni e aiuti tali da poter disporre di informazioni riservate (quali il fatto che il dottor Falcone viaggiava con un aereo dei servizi di sicurezza) e tali da poter utilizzare tecniche e mezzi militari (come dimostra il fatto che una tonnellata d'esplosivo e' stata collocata in un'autostrada ad intenso traffico, nonostante cio' richieda un notevole lasso di tempo) -: quale sia il parere del Governo in ordine alla necessita' di: 1) accertare l'ipotesi che le ricorrenti stragi di stampo mafioso siano collegate a particolari momenti di grande interesse e rilievo politico e quindi siano oggettivamente funzionali a predeterminati disegni politici; 2) considerare la mafia non piu' come semplice attivita' criminale, bensi' come autentica organizzazione terroristica in grado di controllare il territorio e la vita sociale della Sicilia e di minacciarne la incolumita' degli abitanti; 3) accertare l'ipotesi, espressamente indicata da alcuni colleghi del dottor Falcone, della esistenza di un rapporto tra la strage di Palermo ed organizzazioni politico criminali di livello internazionale; 4) applicare le leggi vigenti in materia di dichiarazione dello stato di guerra interno in tutto il territorio siciliano. (3-00056)





 
Cronologia
sabato 23 maggio
  • Politica, cultura e società
    Il giudice Giovanni Falcone resta ucciso in un gravissimo attentato di mafia a Capaci, nei pressi di Palermo. Falcone già capo del pool antimafia in Sicilia e direttore degli affari penali del Ministero della giustizia perde la vita insieme alla moglie, il magistrato Francesca Morvillo e a tre uomini della scorta.

lunedì 25 maggio
  • Politica, cultura e società
    A Palermo ai funerali di Giovanni Falcone, della moglie e della scorta partecipano migliaia di persone e i più alti rappresentanti del mondo politico, che vengono duramente contestati dalla cittadinanza.

mercoledì 3 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Al quinto scrutinio e con 360 voti, è eletto Presidente della Camera Giorgio Napolitano.