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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01350 presentata da TRIPODI GIROLAMO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19920525

Al Ministro di grazia e giustizia. - Per conoscere: se corrisponda a verita' che vi sia stata una ispezione ministeriale sulla procura della Repubblica e sul tribunale di Paola, con la quale pare che siano stati accertati gravi e allarmanti responsabilita' di alcuni magistrati che hanno pregiudicato la loro serieta' professionale e leso il prestigio della magistratura; se risulti confermata la notizia a conoscenza dell'interrogante, che il rapporto conclusivo dell'ispezione, che contiene elementi clamorosi, sia stato insabbiato in qualche tiretto del Ministero di grazia e giustizia, quando invece richiederebbe rigorose misure disciplinari nei confronti di quei giudici che avrebbero tenuto comportamenti scorretti e contrari all'ordinamento giudiziario che obbliga assoluta serieta' e condotta esemplare; se non consideri tale insabbiamento, qualora i fatti fossero veritieri, un episodio gravissimo di possibile copertura di gravi responsabilita'; se non ritenga doveroso provvedere rapidamente ad individuare le responsabilita' dell'eventuale insabbiamento del rapporto e procedere a trasmetterlo urgentemente al Consiglio superiore della magistratura per i provvedimenti di competenza, scongiurando cosi' il pericolo della decorrenza dei termini previsti dalla legge per gli adempimenti disciplinari che lascerebbe in tal modo impuniti i giudici, sui quali graverebbero le contestazioni di addebito, in una sede giudiziaria dove il rigore e la serieta' professionale rappresentano il presupposto insostituibile per svolgere l'attivita' di contrasto ai poteri criminali e mafiosi prepotentemente presente sul territorio della circoscrizione giudiziaria di Paola. (4-01350)

A seguito dell'espletata ispezione ministeriale presso il tribunale e la procura della Repubblica di Paola, e' stata promossa in data 27 maggio 1992, l'azione disciplinare nei confronti dei dottori Luigi Belvedere e Domenico Fiordalisi, sostituti procuratori della Repubblica presso il tribunale di Paola e del dottor William Scalfari, presidente del medesimo tribunale, con separata richiesta al CSM di trasferimento d'ufficio dei predetti magistrati ai sensi dell'articolo 2 del regio decreto-legge 31 maggio 1946, n. 511, e destinazione dei dottori Belvedere e Fiordalisi a funzioni giudicanti e del dottor Scalfari a funzioni non direttive. Si rappresenta altresi' che in data 1^ giugno 1992, il procuratore generale presso la Cassazione ha comunicato di procedere disciplinarmente nei confronti del dottor Domenico Fiordalisi per altro episodio, emerso nella menzionata ispezione e per il quale risulta richiesto al GIP del tribunale di Messina il rinvio a giudizio del magistrato, in ordine al reato di cui agli articoli 56 e 317 cp commesso in danno di Mancino Vincenzo. Quanto all'ultimo quesito dell'interrogazione, appare evidente che non si e' verificato alcun "insabbiamento" degli accertamenti ispettivi eseguiti presso gli uffici giudiziari di Paola, come e' ampiamente dimostrato dalle severe e tempestive richieste avanzate da questo ministero al procuratore generale della Suprema Corte di cassazione ed al CSM, nei confronti del presidente del tribunale di Paola, dottor William Scalfari, e dei sostituiti procuratori della Repubblica presso il medesimo tribunale, dottori Luigi Belvedere e Francesco Fiordalisi. Si ritiene opportuno, infine, aggiungere che il 29 luglio 1992, ed in relazione a fatti emersi in data successiva alla conclusione della menzionata inchiesta, e' stata promossa altra azione disciplinare nei confronti dei dottori Tommaso Arnoni e Francesco Greco, rispettivamente procuratore e sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Paola, con richiesta al CSM di applicazione, nei confronti del dottor Arnoni, dell'articolo 2 del RDL 31 maggio 1946, n. 511, e destinazione ad un incarico non direttivo. Il Ministro di grazia e giustizia: Conso.



 
Cronologia
sabato 23 maggio
  • Politica, cultura e società
    Il giudice Giovanni Falcone resta ucciso in un gravissimo attentato di mafia a Capaci, nei pressi di Palermo. Falcone già capo del pool antimafia in Sicilia e direttore degli affari penali del Ministero della giustizia perde la vita insieme alla moglie, il magistrato Francesca Morvillo e a tre uomini della scorta.

lunedì 25 maggio
  • Politica, cultura e società
    A Palermo ai funerali di Giovanni Falcone, della moglie e della scorta partecipano migliaia di persone e i più alti rappresentanti del mondo politico, che vengono duramente contestati dalla cittadinanza.

mercoledì 3 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Al quinto scrutinio e con 360 voti, è eletto Presidente della Camera Giorgio Napolitano.