Documenti ed Atti
XI Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01286 presentata da MELANDRI EUGENIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19920525
Ai Ministri degli affari esteri e della difesa. - Per sapere - premesso che: il governo tedesco si sta accingendo a tagliare dal proprio bilancio della difesa le spese per il supercaccia Efa (European fighter aircraft). Ai primi di giugno il ministro tedesco della difesa Volker Ruehe dara' l'annuncio ufficiale del ritiro della Rft dal consorzio per l'Efa in occasione della previsione per il bilancio statale; il governo tedesco ha gia' annunciato l'intenzione di tagliare, per i prossimi 13 anni, di 44 miliardi di dollari il bilancio della difesa. In questo quadro il governo della Rft si sta orientando a disimpegnarsi dalla costruzione dell'Efa; fonti tedesche dicono che i costi per esemplare del supercaccia avrebbero ormai raggiunto quota 150 miliardi di lire: il triplo di quanto si era originariamente preventivato; l'Italia risulta essere tra i quattro paesi europei impegnati nel consorzio Efa. La crescita incredibile dei costi per il supercaccia, il ritiro sempre piu' probabile della Rft dal progetto, oltre che motivazioni legate alla politica di disarmo, imporrebbero anche al nostro Paese di ritirarsi dalla costruzione dell'Efa -: quali iniziative il Governo italiano intenda assumere per disimpegnarsi al piu' presto da un progetto sempre piu' costoso e anacronistico; se non ritenga, di fronte all'imminente decisione tedesca, di chiedere anche agli altri due paesi europei del consorzio, Spagna e Gran Bretagna, la dismissione del progetto stesso con il conseguente recupero di risorse finanziarie e tecnologiche. (4-01286)
Il progetto EFA e' stato concepito per l'esigenza, avvertita dai paesi europei che ad esso partecipano, di poter disporre di un caccia di superiorita' aerea atto a sostituire i velivoli gia' in dotazione alle rispettive aeronautiche militari in avanzata fase di obsolescenza. Il problema della modernizzazione si pone con particolare urgenza proprio per l'Italia, la cui forza aerea, sostanzialmente, fa ancora assegnamento sull'F-104, un velivolo di concezione ormai largamente superata. La pur mutata situazione internazionale, d'altronde, non e' scevra di rischi, come e' dimostrato dagli ultimi avvenimenti, e vede il nostro paese inserito in uno scacchiere, quale quello balcanico-mediterraneo, punteggiato da focolai di acuta tensione anche bellica. Nella valutazione della fattibilita' del progetto e dei costi dell'EFA e' emersa l'obiettiva esigenza di procedere ad una consistente riduzione dei complessivi oneri finanziari; conseguentemente, sono stati avviati contatti con i paesi europei interessati al programma per una ridefinizione, in senso limitativo, del requisito operativo. Tale iniziativa e' adesso orientata verso un progetto di velivolo piu' economico, che recepisce le modifiche auspicate dai paesi interessati volte a ridurre i costi dell'intero progetto a fronte di una revisione, in senso restrittivo, dei requisiti operativi del velivolo. Va infine considerato che il prosieguo del programma - oltre a non vanificare gli ingenti costi di sviluppo finora sostenuti - avra' senz'altro ricadute positive di ordine occupazionale, industriale e tecnologico. Il Ministro della difesa: Ando'.