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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01070 presentata da MICHIELON MAURO (LEGA NORD) in data 19920525

Al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che: da diversi anni in Veneto, per carenza di personale, molti dipendenti del Ministero delle finanze sono utilizzati con mansioni decisamente superiori a quelle nelle quali sono inquadrati e questo perche' non si e' ancora dato corso all'applicazione della legge n. 312 del 11 luglio 1980, che aveva l'obiettivo di sistemare il personale in servizio, sia mediante l'inquadramento alle qualifiche effettivamente svolte (articolo 4, comma 9 e 10), che con concorsi interni (articolo 9) e pubblici, con una riserva per i candidati interni (articolo 14) che in media si attestava intorno al 30 per cento; in altre parole, scopo palese della legge n. 312 del 1980, era quello di sistemare dapprima le situazioni esistenti, per poi provvedere alla copertura definitiva dei posti vacanti mediante pubblico concorso, sempre avendo pero', un occhio di riguardo per il personale gia' in servizio; gli interroganti ritengono che l'espletamento dei concorsi pubblici per esami per il settore finanze, indetti con decreto ministeriale del 26 febbraio 1991, (pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, 4^ serie speciale, n. 83 bis del 18 ottobre 1991) per la copertura di circa 7000 posti, andranno ad alimentare forti tensioni fra, personale in servizio dal 1980, personale che, non vedendo applicati gli articoli 4, 9, 10 e 14 della legge n. 312 del 11 luglio 1980, si trovera' scavalcato dai giovani neo-assunti. gli interroganti ritengono opportuno evitare inutili contrasti tra il personale che andrebbero certamente a discapito dei servizi, e quindi, a danno dell'utenza -: se non ritenga opportuno sospendere i concorsi indetti fino a che non sara' data piena applicazione alla legge n. 312 del 11 luglio 1980. (4-01070)

 
Cronologia
sabato 23 maggio
  • Politica, cultura e società
    Il giudice Giovanni Falcone resta ucciso in un gravissimo attentato di mafia a Capaci, nei pressi di Palermo. Falcone già capo del pool antimafia in Sicilia e direttore degli affari penali del Ministero della giustizia perde la vita insieme alla moglie, il magistrato Francesca Morvillo e a tre uomini della scorta.

lunedì 25 maggio
  • Politica, cultura e società
    A Palermo ai funerali di Giovanni Falcone, della moglie e della scorta partecipano migliaia di persone e i più alti rappresentanti del mondo politico, che vengono duramente contestati dalla cittadinanza.

mercoledì 3 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Al quinto scrutinio e con 360 voti, è eletto Presidente della Camera Giorgio Napolitano.