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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01249 presentata da IMPOSIMATO FERDINANDO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19920525

Al Ministro dell'interno. - Per conoscere - premesso che: la sottocommissione elettorale circondariale di Caserta, il 10 maggio 1992, ha "ricusato" la lista avente per contrassegno "la Campana" con la scritta "lista per Castel Morrone", in quanto "il modulo con l'indicazione dei sedici candidati reca soltanto diciannove firme di sottoscrittori, non ritenendosi ammissibili e validi gli altri due moduli, atti separati, contenenti altre 29 e 24 firme di sottoscrittori, perche' in contrasto con l'articolo 28, quarto comma, decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 1960, n. 570, modificato dall'articolo 4 della legge 11 agosto 1991, n. 271 il quale prescrive che la firma dei sottoscrittori deve essere apposta su appositi moduli recanti il contrassegno della lista, il nome cognome, data e luogo di nascita di tutti i candidati"; la stessa commissione osserva che i moduli separati recano solo i contrassegni di lista, mentre l'indicazione di nome, cognome, data e luogo di nascita dei candidati e' contenuta solo nella prima pagina; nella lista dei candidati presentata dalla "Campana" si da' atto del fatto che "i sottoscritti elettori compresi nelle liste elettorali del Comune di Castel Morrone nel numero di 72 risultanti dalle firme debitamente autenticate contenute in questo foglio e in numero due atti separati ... dichiarano di presentare per la elezione del Consiglio Comunale del Comune di Castel Morrone una lista di 16 candidati nelle persone seguenti"; tale decisione della sottocommissione elettorale circondariale di Caserta appare illegittima perche' viziata da palese violazione della legge 16 maggio 1960 e successive modifiche; infatti gli appositi moduli recanti il contrassegno della lista e dei candidati non debbono essere necessariamente gli stessi moduli in cui vengono apposte le firme poiche' sarebbe impossibile inserire nel medesimo foglio, sotto la lista dei 16 candidati, l'elenco dei 72 sottoscrittori, mentre e' evidente che la legge esige che i sottoscrittori abbiano avuto - come hanno avuto nel caso di specie per l'affermazione contenuta nella premessa della delibera dell'ufficio elettorale - la visione del contrassegno e dei candidati; tale interpretazione appare tanto piu' esatta in quanto in diversi altri comuni della stessa provincia di Caserta, le liste civiche sarebbero state presentate con modalita' identiche a quelle seguite dalla lista civica Campana, senza che la Commissione elettorale circondariale di Caserta abbia "ricusato" le stesse liste; in particolare cio' si e' verificato sicuramente: 1) a Santa Maria a Vico per le liste civiche "La Torre" e "La Colomba"; 2) a Capua, dove sono state presentate due liste civiche denominate "insieme per Capua" ed "Ettore Fieramosca"; 3) a Succivo, dove e' stata presentata la lista civica La Torre; in tutti e tre i casi le firme dei presentatori delle liste sono tutte contenute in fogli separati allegati a quello che contiene la lista dei candidati; verosimilmente anche a Orta di Atella, San Prisco e Liberi le liste sono state presentate con le stesse modalita' di Castel Morrone senza che cio' abbia comportato alcuna osservazione da parte del rappresentante della Prefettura di Caserta; tenuto conto della inaccettabile contraddittorieta' di decisioni provenienti da parte di sottocommissioni del medesimo ufficio circondariale di Caserta, appare assai ragionevole il dubbio che si sia voluto impedire ad una lista civica di sinistra di partecipare alla prossima competizione elettorale del 6 giugno, lasciando in vita solo la lista della democrazia cristiana -: a) quali siano le ragioni giuridiche per le quali i rappresentanti del Ministero dell'interno in seno alle commissioni elettorali circondariali, abbiano dato diverse interpretazioni ed applicazioni della medesima legge; b) se i criteri seguiti dal Ministero dell'interno nell'applicazione della legge elettorale siano identici o variano da comune a comune della stessa provincia; c) quali iniziative urgenti il Ministro dell'interno intende adottare per correggere eventuali errori commessi dai rappresentanti della Prefettura di Caserta in relazione agli stessi casi. (4-01249)

 
Cronologia
sabato 23 maggio
  • Politica, cultura e società
    Il giudice Giovanni Falcone resta ucciso in un gravissimo attentato di mafia a Capaci, nei pressi di Palermo. Falcone già capo del pool antimafia in Sicilia e direttore degli affari penali del Ministero della giustizia perde la vita insieme alla moglie, il magistrato Francesca Morvillo e a tre uomini della scorta.

lunedì 25 maggio
  • Politica, cultura e società
    A Palermo ai funerali di Giovanni Falcone, della moglie e della scorta partecipano migliaia di persone e i più alti rappresentanti del mondo politico, che vengono duramente contestati dalla cittadinanza.

mercoledì 3 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Al quinto scrutinio e con 360 voti, è eletto Presidente della Camera Giorgio Napolitano.