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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01295 presentata da MELANDRI EUGENIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19920525

Ai Ministri dell'interno e di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: intorno alle ore 13 del 3 marzo 1992 veniva chiamata dall'ufficio stranieri della questura di Roma un'ambulanza che trasportava, esanime, il giovane profugo somalo Daud Addawe Ali, di Mogadiscio, al pronto soccorso dell'ospedale Santo Spirito: ivi il giovane veniva rianimato attraverso massaggio cardiaco e fleboclisi, sottoposto a radiografie al cranio ed al ginocchio sinistro e riconsegnato ad agenti della polizia di Stato, che lo traducevano al carcere di Regina Coeli dove e' tuttora detenuto, non "in osservazione presso il centro clinico, con prescrizione di radiografia al torace" come prescritto dai sanitari del Santo Spirito, ma in una normale cella; il referto del Santo Spirito parla di "contusione e dolorabilita' alla gamba sinistra, trauma cranico e ad emitorace destro"; risulta agli interroganti, dalle dichiarazioni dell'interessato confermate da numerosi stranieri presenti ai fatti, che il giovane, in fila dalle 6 del mattino per rinnovare il permesso di soggiorno in attesa di ottenimento dell'asilo politico, intorno alle 9 abbia cercato di sedersi su una sedia e sia caduto a terra per la stanchezza; rialzato con maniere rudi e schiaffeggiato da uno degli agenti presenti, avrebbe accennato un moto di reazione; a questo punto sarebbe stato trascinato nei locali sottostanti, ammanettato e picchiato per ore (un responsabile sindacale, presente per altre pratiche nell'ufficio stranieri, riferisce di aver sentito urla provenienti dai locali della squadra giudiziaria intorno alle 11), con una sedia e con calci e pugni da diversi agenti dell'ufficio stranieri, finche' un pugno in pieno torace gli avrebbe fatto perdere i sensi; immigrati presenti nell'ufficio riferiscono che gli agenti, quando e' stato trasportato a braccia all'ambulanza, lo credevano morto; ad una delegazione, composta dal senatore Edda Fagni e da un medico aderente ad Amnesty International, recatasi al mattino del 5 marzo a visitare il detenuto, il direttore del carcere di Regina Coeli ha opposto un rifiuto, motivato da una circolare ministeriale datata 3 marzo 1992 che vieterebbe a qualunque visitatore, inclusi medici e parlamentari, di incontrare i detenuti, consentendo visite di medici di fiducia solo a detenuti con sentenza definitiva; un parente, recatosi a visitarlo, trovava il giovane Daud zoppicante,n con il braccio sinistro ancora rattrappito per il colpo al torace, in stato semiconfusionale e con forti dolori e contusioni in tutto il corpo; gia' nel 1991 la squadra giudiziaria dell'ufficio stranieri della questura di Roma era stata indicata, in un esposto presentato da diverse associazioni alla procura della Repubblica, come responsabile del pestaggio di un immigrato cinese -: se non ritengano di avviare un'indagine sul piano amministrativo nei confronti degli agenti responsabili di comportamenti che non possono essere definiti diversamente che tortura, informando la magistratura dei fatti aventi rilevanza penale; se in particolare il ministro della giustizia non ritenga di spiegare il senso di una circolare che suona gravemente lesiva delle prerogative dei parlamentari e delle garanzie di trasparenza delle condizioni di detenzione. (4-01295)

 
Cronologia
sabato 23 maggio
  • Politica, cultura e società
    Il giudice Giovanni Falcone resta ucciso in un gravissimo attentato di mafia a Capaci, nei pressi di Palermo. Falcone già capo del pool antimafia in Sicilia e direttore degli affari penali del Ministero della giustizia perde la vita insieme alla moglie, il magistrato Francesca Morvillo e a tre uomini della scorta.

lunedì 25 maggio
  • Politica, cultura e società
    A Palermo ai funerali di Giovanni Falcone, della moglie e della scorta partecipano migliaia di persone e i più alti rappresentanti del mondo politico, che vengono duramente contestati dalla cittadinanza.

mercoledì 3 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Al quinto scrutinio e con 360 voti, è eletto Presidente della Camera Giorgio Napolitano.