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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01362 presentata da RONCHI EDOARDO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19920525

Al Ministro dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: la regione Lombardia ha localizzato una discarica di rifiuti solidi urbani in localita' Asnago, comune di Carimate (provincia di Como), progettata per smaltire 390.000 tonnellate di rifiuti, il tutto in un'area di comuni (Cantu', Carimate, Cermenate) rientranti nell'area ad elevato rischio di crisi ambientale "Lambro-Seveso-Olona" istituita ai sensi dell'articolo 7 della legge 8 luglio 1986, n. 349; tale discarica dovrebbe essere collocata in una cava dismessa, fra la confluenza del torrente Sant'Antonio col fiume Seveso, a pochi metri dai due corsi d'acqua; la zona della discarica e' a monte ed a breve distanza (in alcuni punti minore di 200 metri) dai pozzi pubblici utilizzati a scopo idropotabile in particolare dal comune di Cantu', l'acquifero da dove attingono tali pozzi e' alimentato dal paleoalveo dal torrente Sant'Antonio e dal fiume Seveso. Tali captazioni forniscono oltre il 50 per cento dell'acqua potabile della zona e non sono sostituibili per l'assenza di altre possibilita' alternative; tale discarica comporterebbe un rischio altissimo di inquinamento delle acque sotterranee e delle acque di superficie, in particolare del fiume Seveso a causa della fuga di percolato, in presenza di un fondo della discarica ad alta permeabilita' (ghiaie e sabbie) e per i rischi di inondazione dell'area della discarica come e' gia' accaduto in passato con la piena del Seveso del 1976; con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 29 luglio 1988, n. 363, e' stato approvato il "piano quinquennale di disinquinamento dei fiumi Lambro, Olona e Seveso"; tale piano indica fra gli obiettivi prioritari la tutela delle acque, in particolare per quanto riguarda l'approvvigionamento idropotabile e la difesa e il disinquinamento delle acque superficiali; il progetto di tale discarica contraddice palesemente e frontalmente gli obiettivi del piano quinquennale di disinquinamento; le misure e gli obiettivi del piano quinquennale di disinquinamento hano effetto di dichiarazione di pubblica utilita', urgenza ed indifferibilita', e sono percio' prevalenti rispetto ad altre decisioni prese dall'amministrazione regionale; il ministro dell'ambiente ha poteri sostitutivi nei confronti delle regioni nei casi di inadempienza di queste ultime nell'attuazione degli obiettivi del piano -: se il ministro dell'ambiente non intenda procedere ad una valutazione d'impatto ambientale del progetto di questa discarica e se non intenda intervenire con propria ordinanza sospensiva dell'avvio dei lavori di realizzazione data la palese incompatibilita' di tale progetto con gli obiettivi fondamentali del piano quinquennale di risanamento dell'area ad alto rischio di crisi ambientale del bacino idrografico del fiume Seveso. (4-01362)

 
Cronologia
sabato 23 maggio
  • Politica, cultura e società
    Il giudice Giovanni Falcone resta ucciso in un gravissimo attentato di mafia a Capaci, nei pressi di Palermo. Falcone già capo del pool antimafia in Sicilia e direttore degli affari penali del Ministero della giustizia perde la vita insieme alla moglie, il magistrato Francesca Morvillo e a tre uomini della scorta.

lunedì 25 maggio
  • Politica, cultura e società
    A Palermo ai funerali di Giovanni Falcone, della moglie e della scorta partecipano migliaia di persone e i più alti rappresentanti del mondo politico, che vengono duramente contestati dalla cittadinanza.

mercoledì 3 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Al quinto scrutinio e con 360 voti, è eletto Presidente della Camera Giorgio Napolitano.