Portale storico della Camera dei deputati

Ai Ministri per i beni culturali e ambientali e del turismo e spettacolo. - Per sapere: come sia possibile che, in assenza di un Governo, obbedendo a discutibili regole spartitorie, in pieno scandalo delle tangenti a Milano, si sia giunti alla nomina di Achille Bonito Oliva a curatore del settore Arti Visive della Biennale di Venezia. Il Bonito Oliva, oltre ad avere, ad avviso dell'interrogante, idee massimamente confuse e a disprezzare la grammatica italiana, come prova la lettura dei suoi testi, svolge anche, in una rete di ben riconoscibili interessi finanziari, attivita' di mercante, avvilendo a una condizione inferiore la funzione di critico. La Biennale di Venezia, organizzata con i finanziamenti dello Stato, rischia cosi' di diventare il teatro di interessi privati, dove potrebbero essere favoriti alcuni artisti e mercanti, facendo crescere il valore commerciale delle loro opere, e discriminati arbitrariamente artisti di qualita' e talento, estranei alle scelte del Bonito; in base a quali accordi risulti che Bonito Oliva sia stato nominato; se e quali iniziative s'intendano eventualmente prendere affinche' venga revocato l'incarico, che l'interrogante considera espressione non di cultura, ma del mercato. (4-01792)

Questo Ministero, per quanto di sua competenza, rappresenta che la nomina dei direttori dei settori, per espressa previsione dell'articolo 18 della legge 2 luglio 1973, n. 438, cosi' come modificato dall'articolo 5 della legge 13 giugno 1977, n. 324, e' di esclusiva competenza del consiglio direttivo dell'Ente. A tale organo spetta, pertanto, nell'ambito della sua autonomia decisionale, ogni valutazione sulla capacita' professionale delle persone da nominare, nel rispetto dei requisiti di legge previsti dal secondo comma del precitato articolo 18 della legge n. 438 del 1973. Il Ministro ad interim per i beni culturali e ambientali: Andreotti.