Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00067 presentata da ROCCHETTA FRANCO (LEGA NORD) in data 19920617

Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro degli affari esteri, per sapere - premesso che: a 47 anni dalla conclusione della seconda guerra mondiale un nuovo violento conflitto sta massacrando e devastando popoli e regioni particolarmente vicini ai popoli della Repubblica italiana per motivi culturali, geografici, istituzionali, distruggendo, assieme ad eccezionali patrimoni fisici e morali di cultura veneta, anche patrimoni che sono dell'intera umanita', giungendo ad estremi di barbarie e di freddamente calcolata efferatissima crudelta', che tendono a superare quelli raggiunti durante la seconda guerra mondiale; nell'arco degli ultimi 18 mesi la politica del Governo italiano ha dato, ai piu' diversi osservatori, pressoche' sistematicamente un'impressione di aver voluto - seppure al di la' di elaborate cortine fumogene - andare incontro ai sia pur compositi interessi del regime di Belgrado (gia' coinvolto in un pesante traffico di armi e mercenari tra l'ovest e l'est) e dei suoi piu' alti vertici militari, giungendo - ora furtivamente, ora grossolanamente - ad interferire, a slealmente frenare ed a bloccare importanti azioni di pace sviluppate dalla Comunita' Alpe Adria, ed in particolare dal Consiglio Regionale del Veneto, l'attuale Senado Veneto (che lo scorso autunno, con voto unanime, si era autoconvocato in Dubrovnik, offrendosi cosi' quale ostaggio permanente di altissima rappresentativita' e dignita', in Dubrovnik come anche lungo qualsiasi altro teatro di guerra) e cio' con pieno nullaosta, e garanzie, da parte delle autorita' di Zagabria e Dubrovnik; anche osservatori neutrali ed extraeuropei ritengono il ruolo ed i movimenti del Ministro degli esteri della Repubblica italiana in lungo ed in largo lungo gli scenari della ex Jugoslavia e della Comunita' Europea piuttosto ambigui -: in considerazione di quali motivi, ragioni, calcoli, il Governo della Repubblica italiana abbia ritenuto vantaggioso il voler seguire - nell'arco dell'anno 1991 e di questa prima meta' dell'anno 1992 relativamente alla legittima volonta' dei popoli della Croazia, della Bosnia Erzegovina, del Kossovo, della Macedonia, della Voivodina, del Montenegro, della Serbia e della Slovenia, oltre che delle relative minoranze, non escluse quelle di lingua veneta, legittima volonta' al rispetto dei propri diritti fondamentali, e soprattutto all'autogoverno ed alla democrazia - percorsi tutt'altro che lineari e limpidi ma anzi oltremodo tortuosi e sdrucciolevoli, artatamente e grottescamente dissimulati, scarsamente comprensibili alle persone di media cultura e difficilmente condivisibili da parte degli uomini semplici ed onesti, percorsi e sentieri labirintici a tratti sinistramente illuminati dai lapsus del Ministro degli esteri della Repubblica italiana e dalle sue contraddizioni, al punto da sembrare di voler masochisticamente dar corpo, fino a voler quasi con singolare generosita' avallare le interpretazioni piu' maliziose avanzate da parte degli ambienti giornalistici piu' spregiudicati, di intelligenza (ideologica?, commerciale?) con il regime "socialista" di Belgrado; quali concreti impegni (anche di ordine militare, giacche' e' la nostra stessa civilta' europea, di piu', e' la nostra stessa natura umana ad essere attaccata ed oltraggiata) intenda ora assumersi per favorire soluzioni di pace, di salvezza fisica e morale, di coerenza europeista, di civilta'. (2-00067)





 
Cronologia
giovedì 11 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    L'Austria riconosce formalmente che l'Italia ha adempiuto a tutti gli impegni assunti nel 1969 per garantire l'autonomia dell'Alto Adige.

mercoledì 17 giugno
  • Politica, cultura e società
    Nell'ambito dell'inchiesta Tangentopoli, Mario Chiesa e 25 imprenditori vengono rinviati a giudizio.

giovedì 18 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro conferisce a Giuliano Amato l'incarico di formare un nuovo Governo.