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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01918 presentata da BOLOGNESI MARIDA (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19920617

Ai Ministri per la funzione pubblica e della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che: di fronte alla grave situazione di tensione nella scuola pubblica, nella quale i lavoratori, in attesa del contratto scaduto ormai da 17 mesi, sono stati costretti a subire l'inerzia e la non attendibilita' degli impegni presi dal Governo, e' stata inopportuna l'emanazione preventiva da parte del ministro per la funzione pubblica, Remo Gaspari, dell'ordinanza "salvascrutini" del 2 giugno 1992; l'attivita' degli insegnanti riuniti nel consiglio di classe per lo scrutinio finale (o per gli esami) non e' un atto burocratico di "dettatura voti", ma un momento di valutazione complessiva e collettiva del profilo scolastico dell'alunno nel "contesto classe" (impegno, rendimento, progresso); la legge 146, che regola il diritto di sciopero nei servizi pubblici, demandando ad accordi sindacali la regolamentazione di tale diritto, risulta essere di dubbia costituzionalita' in quanto la Costituzione prevede per la regolamentazione del diritto di sciopero un'esplicita "riserva di legge" (articolo 40 della Costituzione) ed in quanto non tutte le organizzazioni dei lavoratori della scuola hanno siglato il protocollo del 25 luglio 1991 (articolo 39 della Costituzione); il protocollo d'intesa del 25 luglio 1991 e' stato definito dallo stesso ministro della pubblica istruzione Misasi, inapplicabile fino al nuovo contratto, ne' tantomeno e' stato recepito in un decreto del Presidente della Repubblica, come prevede la legge n. 93 del 1983 per gli accordi sindacali che riguardano il pubblico impiego; l'ordinanza del Ministero della funzione pubblica del 2 giugno 1992 e' a parere dell'interrogante una palese violazione dell'articolo 8 della legge sul diritto di sciopero. Secondo tale articolo infatti: "prima di qualsiasi atto, l'amministrazione deve tentare di comporre la vertenza mediante un tentativo di conciliazione tra le parti". Saltando ogni tentativo di riconciliazione con i Cobas e con altre organizzazioni sindacali, il Governo si e' reso responsabile di eccesso di potere e di attivita' antisindacale; la "sostituzione" del personale che aderisce ad azione di sciopero e' un atto che a differenza della "precettazione" lede fortemente non soltanto il ruolo e la professionalita' individuale degli insegnanti e collettive del consiglio di classe, ma principalmente i diritti degli studenti e delle famiglie, di quell'utenza cioe' che lo spirito della 146 stessa vuol difendere. L'ordinanza quindi, non rispettando il diritto degli alunni ad essere giudicati dai propri insegnanti va contro gli intendimenti dichiarati dalla legge 146; in ogni caso il blocco degli straordinari del personale ATA (straordinari che si configurano giuridicamente ed a tutti gli effetti come attivita' volontarie) non puo' venire sanzionato non potendosi imporre a pubblici dipendenti l'obbligatorieta' dello svolgimento di prestazioni oltre il normale orario di lavoro e le mansioni previste dal contratto nazionale di lavoro, tanto meno per il funzionamento dei servizi minimi essenziali che, proprio per la loro indispensabilita', l'amministrazione e' tenuta a garantire basandosi sull'organico ed il mansionario ordinario -: se non intendano ritirare l'ordinanza del 2 giugno 1992 cercando, tramite il confronto negoziale con tutte le organizzazioni rappresentative del personale della scuola di dare finalmente una risposta positiva alle legittime richieste dei lavoratori, degli studenti e delle loro famiglie; se non ritengano che l'emanazione, con tale ordinanza, di "sanzioni" antisciopero che arrivano fino alla sospensione "disciplinare" dal servizio per una parte del personale (presidi), sia da considerarsi un eccesso di applicazione della legge stessa e comunque un atto che contribuisce ad acuire la tensione in un momento (la fine dell'anno scolastico ed il mancato rinnovo del contratto) gia' difficile per i lavoratori della scuola, gli studenti, le famiglie. (4-01918)

 
Cronologia
giovedì 11 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    L'Austria riconosce formalmente che l'Italia ha adempiuto a tutti gli impegni assunti nel 1969 per garantire l'autonomia dell'Alto Adige.

mercoledì 17 giugno
  • Politica, cultura e società
    Nell'ambito dell'inchiesta Tangentopoli, Mario Chiesa e 25 imprenditori vengono rinviati a giudizio.

giovedì 18 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro conferisce a Giuliano Amato l'incarico di formare un nuovo Governo.