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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00082 presentata da GARAVINI ANDREA SERGIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19920624

I sottoscritti chiedono d'interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro degli affari esteri, per sapere - premesso che: il 25-26 giugno prossimi si terra' a Lisbona il Consiglio europeo, che dovra' affrontare i temi concernenti l'attuazione del Trattato di Maastricht; tale Trattato e' oggetto in tutta Europa di una vivace e democratica discussione che ha visto per esempio le popolazioni di Danimarca ed Irlanda esprimersi attraverso un referendum popolare; il "no" danese pone problemi di illegittimita' di tale processo e richiede una rinegoziazione del Trattato stesso; in particolare appaiono del tutto insoddisfacenti quei punti che riguardano il controllo democratico esercitato sull'esecutivo, sia da parte dei Parlamenti nazionali che di quello europeo; al Parlamento europeo non e' attribuito alcun potere costituente cosi' da restare nei fatti solo una struttura simbolica priva di reali poteri. Di contro si accentrano e si accentuano, al di fuori dei controlli democratici, i poteri delle strutture esecutive; insoddisfacente e' anche la politica sociale prevista dal Trattato. Il processo di unita' europea non puo' essere legato solo ad un piu' funzionale ruolo del mercato capitalistico ma deve porsi i problemi prioritari della ripartizione equa della ricchezza, di una riconversione ecologica dell'economia, di politiche di solidarieta' sociale verso i soggetti piu' deboli, di estensione dei diritti dei lavoratori e di un radicale e diverso rapporto, non piu' basato sulla rapina delle risorse e sullo scambio ineguale, con i Paesi in via di sviluppo; in particolare non esistono norme chiare nel Trattato in merito alla necessita' che l'unificazione delle legislazioni ambientali e sociali sia parificata, accogliendo le norme piu' avanzate presenti in materia nei singoli Stati della comunita'; le politiche sull'immigrazione non possono vedere l'Europa, in attuazione delle disposizioni repressive e di chiusura siglate a Trevi e a Schengen, ergersi in una sorta di fortilizio armato contro i popoli del Sud del mondo; al centro della discussione a Lisbona sara' inoltre la politica europea di sicurezza, con i tentativi di rilanciare la UEO come braccio europeo della Nato o, in alternativa, di puntare sull'armata franco-tedesca. L'Europa dovrebbe invece operare per attuare un vasto e radicale processo di disarmo e di smilitarizzazione del continente -: se il Governo italiano non ritenga indifferibile ed irrinunciabile porre il problema della rinegoziazione del Trattato di Maastricht, alla luce anche della bocciatura del referendum danese e, piu' in generale, delle critiche levatesi da piu' parti sul deficit democratico e sociale del Trattato stesso; se non intenda sottoporre la ratifica del Trattato a referendum popolare, aprendo in tutto il Paese una discussione vasta e democratica sui destini dell'unita' europea; se non ritenga di dover richiedere un'anticipazione della conferenza intergovernativa prevista per il 1994 proprio per rinegoziare i contenuti del Trattato; se non intenda ispirare la politica della sicurezza europea al ripudio della guerra sancito solennemente dall'articolo 11 della nostra Costituzione, arrivando a richiedere: il ritiro dall'Europa di tutte le truppe straniere; la denuclearizzazione del continente; la riduzione delle spese militari e della consistenza degli eserciti; lo scioglimento della UEO e dell'armata franco-tedesca; l'apertura di una nuova politica della sicurezza basata sulla cooperazione e la solidarieta' tra i popoli; se non intenda proporre la revisione degli Accordi di Schengen e Trevi, non potendosi affrontare il problema dell'immigrazione e dei diritti degli immigrati con leggi e comportamenti di polizia; se non intenda proporre, in materia di politiche sociali e ambientali, che l'unificazione delle varie legislazioni avvenga prendendo le parti piu' avanzate attualmente presenti nei singoli Stati della Comunita'; se non intenda proporre una sospensiva di 24 mesi sulla libera circolazione delle opere d'arte di proprieta' privata, al fine d'impedirne la dispersione fuori dal territorio nazionale e permettendo, in tal modo, al Ministero per i beni culturali e ambientali di completare la pre-catalogazione delle suddette opere; se non ritenga irrinunciabile dare al Parlamento europeo effettivi poteri di controllo e di indirizzo, rafforzando piu' in generale le strutture democratiche ed elettive. (2-00082)





 
Cronologia
giovedì 18 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro conferisce a Giuliano Amato l'incarico di formare un nuovo Governo.

venerdì 26 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Con una storica pronuncia, la Corte dei conti nega il visto di regolarità al bilancio dello Stato.