Portale storico della Camera dei deputati

Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso: che il Consiglio Europeo, nella riunione di Lisbona del 26 e 27 giugno, procedera' all'esame della riforma della politica agricola comune sulla base di proposte che il Governo italiano ha gia' valutato insoddisfacenti per il nostro Paese; che le iniziative di riforma tendono a cristallizzare la situazione attuale caratterizzata dalle eccedenze produttive, dalla dilatazione delle spese di bilancio, dalle sperequazioni regionali sui redditi degli imprenditori agricoli; che le proposte non colgono l'essenziale opportunita' di riequilibrare il sistema comunitario di sostegno all'agricoltura attraverso la determinazione di parametri svincolati, il piu' possibile, dalle quantita' prodotte; che non vengono minimamente prese in considerazione le esigenze socio-economiche delle regioni di montagna e delle aree svantaggiate; che, nel quadro appena accennato, di misure non idonee al raggiungimento degli obiettivi originari della riforma, si inserisce il disconoscimento del fondamentale problema del settore lattiero-caseario in cui, ad una situazione produttiva interna deficitaria, si contrappongono delle quote per il latte assolutamente inadeguate; che gli interventi trascurano di valutare la questione della bilancia agro-alimentare italiana che presenta uno squilibrio globale di 18.000 miliardi dei quali 12.000 nei confronti degli altri Paesi CEE, con un contributo sostanziale al riassorbimento delle eccedenze zootecniche della Comunita'; che l'eventuale mancata presa in considerazione delle esigenze italiane imporrebbe, in ogni caso, di valutare le conseguenze sull'occupazione e sui redditi agricoli, anche indotti, sulla bilancia commerciale del Paese e sul sistema economico nel suo insieme anche in relazione agli impegni per la convergenza delle economie derivanti dal Vertice di Maastricht -: quali provvedimenti intenda adottare allo scopo di ottenere l'approvazione delle necessarie misure correttive ed integrative in occasione del Consiglio Europeo di Lisbona, finalizzate ad assicurare: redditi adeguati derivanti direttamente dalle attivita' agricole; quote produttive nazionali, in particolar modo nel settore del latte bovino e delle carni, corrispondenti all'interesse vitale del Paese di disporre di adeguati livelli di autoapprovvigionamento di materie prime agricole; la redistribuzione degli interventi di sostegno in relazione alle esigenze delle aree montane e svantaggiate. (3-00105)