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Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02478 presentata da DALLA CHIESA CURTI MARIA SIMONA (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19920624

Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che: con decreto del 5 maggio 1992, il Ministro della pubblica istruzione ha deciso l'istituzione del IX circolo didattico nel distretto di Lamezia Terme; avverso alla ventilata ipotesi di istituire tale nuovo circolo si era espresso il comune di Lamezia Terme maggiormente interessato, il quale con note dell'11 maggio 1992 prot. n. 922715 ribadiva "la piena contrarieta'" in quanto non sussistono le condizioni oggettive per detta istituzione specificando che si rende necessaria, anzitutto la ristrutturazione di quelli esistenti. A tal fine i direttori didattici, di concerto con questo comune provvederanno, in tempi brevi, ad elaborare un piano operativo che sara' inviato in fase successiva a codesto Ministero"; anche il distretto scolastico n. 6 di Lamezia Terme aveva inoltrato al consiglio scolastico provinciale una proposta per la ristrutturazione degli attuali otto circoli e che lo stesso consiglio scolastico provinciale, in sintonia con le valutazioni del distretto, aveva proposto, in una apposita seduta del mese di gennaio 1992, il riesame del problema alla luce di una analisi piu' approfondita che tenesse conto non solo del numero globale degli insegnanti distribuiti nei diversi circoli, ma anche dell'evoluzione della popolazione scolastica e degli inevitabili processi di razionalizzazione legati all'attuazione della legge n. 148 del 1990; il comune di Lamezia Terme ha piu' volte evidenziato le carenze di risorse economiche necessarie per il reperimento dell'attrezzatura e dei locali atti ad ospitare la nuova direzione didattica e che in modo autonomo sta gia' procedendo ad una politica di razionalizzazione dei plessi scolastici; il provvedimento contenuto nel decreto ministeriale a giudizio unanime di tutti gli operatori scolastici, degli utenti, dei sindacati, dei genitori, non arreca alcun beneficio in termini di decentramento e di migliore fruibilita' del servizio in oggetto; la determinazione degli ambiti territoriali dei nove circoli e' stata effettuata in modo disorganico, pervenendo in tal modo a soluzioni che non rispettano i criteri di omogeneita' e contiguita' dei plessi che vengono a far parte di uno stesso circolo didattico; la singolarita' del provvedimento a fronte di piu' impellenti esigenze riguardanti tutti gli aspetti della vita scolastica (edilizia, servizi posta e di trasporto alunni, strumenti didattici, integrazione, portatori di handicap, inserimento nomadi, e simili), la cui mancata soddisfazione comporta il rischio di non poter portare ad attuazione i contenuti della riforma della scuola elementare e le necessarie innovazioni a livello delle scuole materne; infine, il modo autoritario con il quale tale provvedimento sia stato assunto e contrasti pertanto con i princi'pi di democrazia scolastica affermati nei decreti delegati e che questo diventa tanto piu' grave in un contesto il cui consiglio e' stato sciolto per inquinamento di carattere mafioso; la parzialita' di tale comportamento -: a) quali siano i motivi che hanno portato a tale provvedimento; b) se non ritenga sulla scorta delle motivazioni sopra addotte, di rivedere il provvedimento e decidere per un'eventuale sospensiva o annullamento; c) se non ritenga di dover accertare eventuali responsabilita' nell'ipotesi che tale provvedimento sia stato indotto da funzionari e responsabili di istituzioni preposti al buon andamento della amministrazione scolastica. (4-02478)

La proposta di ristrutturazione dei circoli didattici del comune di Lamezia Terme avanzata dal competente provveditore agli studi di Catanzaro e' stata attentamente esaminata da questo Ministero, e ritenuta meritevole di accoglimento. L'operazione, alla quale si e' dato corso con provvedimento del ministro della pubblica istruzione, adottato in data 5 maggio 1952, in applicazione dell'articolo 2, comma 3, dell'ordinanza ministeriale n. 271 del 18 ottobre 1990, comporta, infatti, una piu' razionale distribuzione del territorio tra i diversi circoli didattici equilibrando la dotazione organica sia del personale della scuola elementare sia di quello della scuola materna, e consente di ovviare ad una serie di situazioni di pletoricita', ottenendo, grazie all'istituzione di un nuovo circolo, una piu' proporzionata distribuzione dei posti tra i circoli preesistenti (ben 4 circoli funzionavano con piu' di cento posti). E' da rilevare, peraltro, che la ristrutturazione in atto assicura l'effettivo decentramento del servizio scolastico in un territorio con alto tasso di minori a rischio e consente un maggiore e piu' scrupoloso controllo sugli abbandoni oltre ad una piu' efficace azione di recupero. Il provveditore, che si e' avvalso della collaborazione di un ispettore tecnico, dopo aver sentito i direttori didattici, il consiglio scolastico distrettuale e la giunta esecutiva del consiglio scolastico provinciale, ha proceduto alle aggregazioni territoriali nella prospettiva di un futuro e duraturo assetto degli organici delle diverse scuole; tale assetto e' stato altresi' definito sulle previsioni della popolazione scolastica basata su dati acquisiti dai circoli didattici, nel quadriennio 1991-1992/1994-1995, anni in cui la riforma della scuola elementare di cui alla legge n. 148 del 1990, con la piena attuazione dei moduli, avra' completa realizzazione. Dalle indicazioni fornite dal consiglio scolastico distrettuale e, soltanto dopo la formulazione della proposta del provveditore, dal consiglio scolastico provinciale, non emergono motivi di particolare rilievo per far ritenere preferibile il mantenimento delle precedenti situazioni di pletoricita' dei circoli didattici. Al contrario il provvedimento non comporta ne eccessivi oneri aggiuntivi per il Ministero della pubblica istruzione (limitati a due sole unita' di personale) o per l'amministrazione comunale, in quanto la nuova direzione didattica puo' trovare sede nelle strutture edilizie gia' disponibili, e non si pone in antitesi con gli ulteriori interventi necessari per accrescere la qualita' e l'efficacia del servizio scolastico; anzi la riconduzione delle dimensioni dei circoli didattici entro i limiti massimi previsti dalle disposizioni in vigore puo' facilitare l'adozione delle iniziative auspicate. Si evidenzia, infine, che le operazioni di trasferimento del personale direttivo, docente e non docente nelle scuole elementari di Lamezia Terme sono state effettuate tenendo presente il nuovo organico risultante dal provvedimento di cui trattasi. Il Ministro della pubblica istruzione: Jervolino Russo.



 
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giovedì 18 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro conferisce a Giuliano Amato l'incarico di formare un nuovo Governo.

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    Con una storica pronuncia, la Corte dei conti nega il visto di regolarità al bilancio dello Stato.