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Ai Ministri delle poste e telecomunicazioni e per la funzione pubblica. - Per sapere - premesso che: in data 1^ febbraio 1992 venivano trasferite dall'Istituto superiore delle poste e telecomunicazioni di Roma, a seguito di una promozione dalla VII alla VIII categoria, due dipendenti presso la Direzione provinciale poste e telecomunicazioni di Treviso; detti trasferimenti si sono resi necessari stante che presso l'Istituto superiore delle poste e telecomunicazioni di Roma i posti con mansioni di VIII categoria erano gia' tutti occupati, a differenza della Direzione provinciale di Treviso; dopo 5 giorni di lavoro presso la Direzione provinciale di Treviso le 2 dipendenti, ad unisono, hanno prima presentato certificato medico e poi richiesta d'aspettativa (segno che la sindrome da Nord colpisce ancora); in data 23 marzo 1992 le due dipendenti hanno vista esaudita la loro richiesta di trasferimento presso la Direzione centrale di Roma -: quali iniziative intendano assumere al fine di evitare questi trasferimenti-farsa, che a parere dell'interrogante hanno lo scopo di attestare solo formalmente che soggetti promossi ricoprono un posto pari alla categoria di promozione, per ritrasferirli subito dopo in un'altra Direzione provinciale piu' vicina alla residenza; se non ritengano a dir poco scandaloso che per soli 5 giorni di lavoro sono state liquidate al netto ben 1.142.000 lire a testa alle due dipendenti, a titolo di indennita' di trasferimento. (4-02377)

I vincitori dei concorsi interni per le diverse qualifiche di VIII categoria sono stati originariamente assegnati alle sedi indicate nei relativi bandi. Tuttavia, poiche' i concorsi in parola, per la complessita' delle procedure da seguire nella valutazione dei titoli di servizio e per l'elevato numero dei partecipanti, sono stati definiti solo di recente, si e' verificato che la situazione del personale nelle varie sedi previste inizialmente non e' risultato piu' rispondente alle mutate esigenze di servizio. Pertanto, allo scopo di non disperdere professionalita' acquisite e realizzare una migliore organizzazione degli uffici, questa amministrazione con decreto ministeriale 13 febbraio 1991 ha dato la possibilita' ai vincitori dei concorsi assegnati ad altre sedi di presentare istanza per essere applicati presso gli uffici di provenienza secondo le modalita' previste e nei limiti dei posti disponibili. In base a detto provvedimento, quindi, le due dipendenti, assegnate alla Direzione provinciale di Treviso, sono potute rientrare alla sede originaria. Per quanto attiene, inoltre, alle assenze dal servizio per malattia effettuate dalle medesime, si significa che, da controlli fiscali prontamente eseguiti, esse sono risultate giustificate. Infine, per quanto concerne la notizia della corresponsione di una indennita' di trasferimento (rectius di prima sistemazione), si precisa che effettivamente tale emolumento, per errore, e' stato erogato alle suddette impiegate. Si assicura, comunque, che in data 5 ottobre 1992 sono state impartite disposizioni dal competente organo, ai sensi della telecircolare n. 28851 diramata in data 20 luglio 1992 da questa amministrazione a tutti gli organi centrali e periferici perche' le somme illegittimamente corrisposte alle dipendenti in parola fossero recuperate. Il Ministro delle poste e delle telecomunicazioni: Pagani.