Documenti ed Atti
XI Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02784 presentata da PIZZINATO ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19920701
Ai Ministri delle poste e telecomunicazioni, delle finanze e del lavoro e previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: il Centro di meccanizzazione postale Milano Farini e' il piu' grande impianto d'Italia, con oltre 22 milioni di pacchi smistati all'anno; dal 1970 il Centro Farini e' stato varie volte ristrutturato e nel 1988 un incendio ha in parte distrutto il centro, la relativa inchiesta ha portato al rinvio a giudizio di dirigenti aziendali, causa poi prescritta per sopravvenuta amnistia; gli impianti di meccanizzazione postale, per i quali l'amministrazione postale ha speso in questi anni oltre 2.000 miliardi, vengono generalmente affidati in gestione per i primi anni (garanzia ed avviamento) alle stesse ditte private che li hanno costruiti. In seguito subentra per la gestione e la manutenzione degli stessi personale tecnico dell'amministrazione delle poste e telecomunicazione; il contratto per l'assistenza tecnica dell'impianto di smistamento dei pacchi di Milano scalo Farini stipulato tra l'amministrazione delle poste e telecomunicazioni e la societa' CML per la durata di 7 anni prevede che al privato rimanga il compito di fornire: pezzi di ricambio, assistenza tecnica, gestione del magazzino, organizzazione dei corsi per personale delle poste e telecomunicazioni e simili; per queste prestazioni la ditta riceve il 30 per cento di un canone annuale definito in percentuale sul valore dell'impianto stesso, all'Amministrazione postale, che riceve il 65 per cento del canone, spetta fornire il personale tecnico necessario alla manutenzione (36 unita'); nonostante la direzione centrale del personale avesse ben presente le esigenze di personale e che le organizzazioni sindacali richiedano da tempo una adeguata copertura dell'organico dell'ufficio in questione, nessun provvedimento e' stato preso -: per quale motivo la dirigenza non abbia provveduto ad evitare il verificarsi di tale situazione; se non ritengano eccessivi gli importi riferiti al costo di manutenzione previsto dall'accordo e che per la parte relativa al personale delle poste e telecomunicazioni e' pari a circa 6 miliardi e mezzo per 36 unita' nel corso del 1992; se risulti che la ditta CML Lonatese abbia richiesto il pagamento della penale di oltre 1 miliardo e mezzo di lire per la carenza di 10 unita' (periodo gennaio-dicembre 1992); se non ritengano opportuno prendere provvedimenti affinche' la cittadinanza non debba pagare, nei fatti, il miliardo e mezzo di penale ad una ditta privata per prestazioni non svolte a causa dell'inefficienza della direzione postale; per quale motivo, nonostante un programma di trasferimento all'esterno di alcuni servizi (telegrammi espressi e simili), si assista ad un sensibile aumento del deficit dell'azienda postale; se il ministro delle poste non ritenga opportuna l'istituzione di una commissione ministeriale d'inchiesta sulle spese relative alla costruzione, ristrutturazione e manutenzione dei centri di meccanizzazione postale. (4-02784)
Al riguardo si fa presente che alla data del 10 luglio 1992 presso il centro di meccanizzazione postale (CMP) di Milano Farini risultava una carenza di n. 88 unita' (circa il 10 per cento). In particolare, per migliorare la situazione relativa alle qualifiche di operatore specializzato di esercizio (OSE) e di operatore di esercizio (OE), che sono le qualifiche piu' direttamente impegnate nel ciclo lavorativo del predetto CMP, sono stati assunti n. 12 impiegati straordinari con la qualifica di OSE e n. 61 con la qualifica di OE, il che ha consentito di ridurre notevolmente le deficienze. In merito ai rapporti fra l'amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni e la ditta CML-HD S.p.A. si significa che il contratto per l'assistenza tecnica e' stato stipulato per garantire il costante funzionamento dell'impianto in questione. Tale impegno prevede il pagamento di un canone da parte dell'amministrazione correlato al numero di dipendenti postali che affiancano il personale tecnico della ditta e secondo le particolari situazioni denominate S1 (nessuna copertura dei sei sottogruppi di tecnici delle poste e delle telecomunicazioni), S2 (parziale copertura degli stessi), S3 (totale copertura). In merito alla presunta richiesta di una penale avanzata dalla citata societa', si precisa che la stessa ha in effetti, richiesto il riconoscimento della situazione definita S2, almeno per parte dell'anno contrattuale 1.8.91/31.7.92 (per l'esattezza dal dicembre 1991 al 31 luglio 1992), anziche' della S3, ma senza specificare il numero di tecnici mancanti rispetto a quelli contrattualmente previsti. A tale riguardo si significa, invece, che la situazione certificata dal competente organo periferico di questa amministrazione per l'impianto in oggetto, sino a tutto il 31 luglio 1992 si configura nella fascia S3, e che pertanto l'eventuale conguaglio, riguardante il periodo 1^ agosto-31 dicembre 1992 - che in nessun caso potra' essere di un miliardo e mezzo - verra' valutato dopo aver risolto il contenzioso in questione. Nel far presente che dal 1985 ad oggi la riduzione dei canoni e' stata operata nella misura massima, si comunica che per far fronte alle esigenze derivanti dalle necessita' di sostituire le unita' tecniche poste in quiescenza, trasferite o, comunque, assenti, sono state impartite le opportune disposizioni per istruire, con procedura d'urgenza, un ulteriore gruppo di unita' resosi disponibile da altri settori di applicazione. Per quanto attiene, infine, all'affidamento di alcuni servizi (telegrammi, espressi, ecc.) ai privati, si precisa che tale trasferimento ha riguardato solo 12 citta' italiane (Roma, Milano, Torino, Genova, Verona, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Catania, Palermo e Cagliari) ed esclusivamente la fase del recapito, con la conseguenza che il personale prima adibito a tali settori e' stato reimpiegato in altri servizi, soprattutto nel settore postacelere. Il Ministro delle poste e delle telecomunicazioni: Pagani.