Portale storico della Camera dei deputati

Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che: le famiglie italiane, anche quest'anno, si accingono ad affrontare estremi disagi di natura economica, culturale e socio-ambientale, per le ripetizioni scolastiche estive dei loro figli; i rimandati a settembre nell'anno scolastico 1990-91, nella scuola media superiore, sono stati il 31,4 per cento dell'intera popolazione scolastica; fenomeno da accostare a quello della "dispersione scolastica" (ogni anno 250 mila studenti della scuola media abbandonano la scuola), dato quest'ultimo ancora piu' drammatico che incide sul futuro socio-economico, culturale ed etico dei singoli e dell'intera collettivita', soprattutto nelle grandi aree della periferia urbana e del mezzogiorno; la qualita' del recupero conseguito nelle poche settimane della preparazione estiva e' del tutto sproporzionata all'entita' della spesa cui si sottopongono le famiglie, e il risultato delle promozioni a settembre (91,4 per cento dei rimandati lo scorso anno scolastico e' stato promosso a settembre) autorizza le piu' ampie perplessita' sul carattere di "sanatoria" dello stesso istituto degli esami della sessione autunnale; nella scuola italiana, sia pure a livello sperimentale e non diffuso omogeneamente su tutto il territorio nazionale, sono gia' in atto pratiche di sostegno e recupero che tendono a ridimensionare gli aspetti negativi, e didattici ed economici, degli esami di riparazione -: se il ministro non intenda assumere iniziative per risolvere questa questione che riguarda l'intera collettivita' nazionale, raccogliendo le indicazioni che emergono in Parlamento e riprendendo l'iniziativa per la riforma della scuola media superiore, per l'abolizione degli esami di riparazione, sostituiti da un disegno organico di interventi di sostegno, durante l'intero anno scolastico, e di recupero vincolante nel mese di settembre. (5-00078)