Documenti ed Atti
XI Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00120 presentata da LETTIERI MARIO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19920713
Ai Ministri delle finanze e del tesoro. - Per conoscere - premesso che: le dismissioni del vasto patrimonio immobiliare pubblico non possono e non devono costituire una svendita ne' un regalo per quanti sono in attesa di cogliere il "lauto boccone"; una razionale politica di dismissione deve portare ad un incremento delle entrate dello Stato il cui debito ha raggiunto livelli di assoluta intollerabilita'; necessita un'accurata valutazione dell'effettivo valore dei singoli beni da cedere, siano essi dello Stato, delle aziende autonome o degli enti pubblici economici e territoriali; la vendita, di tale vasto patrimonio, deve avvenire solo in presenza di un effettivo vantaggio per l'erario, di una reale impossibilita' a destinarli ad uso pubblico, di limpidi criteri di cessione; sul vasto patrimonio delle Ferrovie dello Stato e delle Ferrovie in concessione risultano agli interroganti voci di vendite di puro favore ad alcuni grandi gruppi che avrebbero possibilita' di realizzare forti speculazioni, in quanto, con la norma prevista dal decreto sulla finanza locale, il Ministro delle finanze avrebbe il potere di cambiarne la destinazione di uso in spregio dei poteri che la legge n. 142 attesta ai consigli comunali; in attesa delle dismissioni e' urgente adeguare il canone dei molti beni attualmente fittati a cifre assolutamente irrisorie e certamente non rispondenti a quelle del libero mercato -: se non intenda: a) coinvolgere, nell'accertamento del valore e nella valutazione di un eventuale possibile uso pubblico di tale vasto patrimonio, non solo gli uffici tecnici erariali e la Corte dei conti, ma anche le regioni ed i singoli comuni sul cui territorio insistono i singoli beni da dismettere; b) dare in merito specifiche direttive a tutti gli enti a qualsiasi titolo interessati alle dismissioni per evitare la dilapidazione dei beni dello Stato e, quindi, della collettivita'. (5-00120)