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Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00164 presentata da ABATERUSSO ERNESTO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19920715

Al Ministro dell'agricoltura e delle foreste. - Per sapere - premesso che: con telegramma prot. N. 07529/A-63596 del 9 giugno 1992, il dottor Lucoronato, Direttore Generale della Produzione Agricola ha comunicato alla CCIAA di Lecce che l'utilizzo della indicazione geografica "Salento" e' illegittima con riferimento alle norme CEE ed all'articolo 2 della legge n. 164 del 1992, in presenza del nome geografico "Salice Salentino" che costituisce una Denominazione di Origine; il Ministero dell'agricoltura, nel rilevare cosi' che l'impiego delle denominazioni "Salento" per la designazione dei vini da tavola puo' ingenerare nei consumatori confusione nella individuazione dei prodotti a DOC, ha invitato gli Enti destinatari a voler urgentemente informare gli operatori interessati onde addivenire alla formulazione ed all'utilizzo nella commercializzazione dei vini da tavola di indicazioni geografiche alternative; sin dal 1935 si e' andato consolidando nelle pratiche commerciali l'utilizzo della denominazione "Rosato del Salento"; sin dal 1940 detta denominazione e' comparsa ufficialmente nelle mercuriali della Camera di Commercio, industria e Artigianato di Lecce; con decreto ministeriale del 5 agosto 1968, il Ministero dell'agricoltura e foreste, di concerto con il Ministero dell'industria ha delimitato la zona di produzione del vino a denominazione di origine semplice "Rosato del Salento"; ai sensi del decreto ministeriale 9 dicembre 1983, ed a seguito di istanza delle ditte Vinicole e di concerto con le Organizzazioni, i Consorzi e le Associazioni Enologiche, nell'aprile del 1984, la CCIAA di Lecce ha richiesto al ministero dell'agricoltura e foreste, l'emanazione di un proprio decreto per il riconoscimento della utilizzazione delle dizioni "Salento Rosso" o "Rosso del Salento" e "Salento Bianco" o "Bianco di Salento" a favore delle produzioni enologiche dell'intero comprensorio delle provincie di Lecce, Brindisi e Taranto, con l'estensione territoriale anche per la produzione dei vini da tavola "Salento Rosato" o "Rosato del Salento"; nel settembre del 1988 la CCIAA di Lecce ha chiesto al ministero dell'agricoltura e foreste l'autorizzazione ad integrare l'indicazione geografica "Salento" nelle qualita' di bianco, rosato e rosso con i seguenti nomi di vitigno: Negroemaro, Malvasia nera o Malvasia, Pinot nero, Pinot bianco, Verdeca, al riguardo della quale il ministero dell'agricoltura e foreste ha espresso un proprio parere di conformita'; e' in corso di approvazione in sede comunitaria la proposta di modifica del regolamento CEE 2392/89 che prevede, tra l'altro, all'articolo 5 l'utilizzazione del nome "Barbera" in relazione al nome della regione determinata "Conca di Barbera" e, all'articolo 40, l'uso di termini identici al nome di una regione determinata di titolari di marchio purche' registrato almeno venticinque anni prima del riconoscimento ufficiale del nome geografico; l'indicazione geografica "Salento" ha assunto, nel corso degli ultimi ottanta anni, una grande valenza per la qualificazione dei vini da tavola prodotti nelle provincie di Lecce, Brindisi e Taranto, oltre a favorirne presso i consumatori l'immediata distinguibilita' da prodotti affini, determinando, in particolare per le Cantine sociali, un positivo flusso commerciale di vino sfuso di qualita' che viene confezionato anche fuori regione con il nome geografico "Salento"; ogni mutamento di tale denominazione sortirebbe il malaugurato effetto di assottigliare ulteriormente il gia' ridotto mercato dei nostri vini con una propria identita' con le ben note conseguenze in termini di aggravamento dell'attuale precaria situazione economico-finanziaria degli imprenditori viti-vinicoli e dell'economia salentina tutta; il nome geografico "Salento" e' stato nel tempo impiegato senza generare in alcun modo nei consumatori confusione nella individuazione dei prodotti in questione e che da parte dei produttori dei vini a denominazione di origine controllata "Salice Salentino" non e' stata mai posta la questione di eventuali danni derivanti dalla commercializzazione del vino da tavola "Salento" in quanto trattasi di prodotti facilmente distinguibili e con identita' ben differenziate tali da non poter indurre in confusione il potenziale consumatore; l'eliminazione del nome geografico "Salento" rappresenterebbe, in questo momento, il colpo mortale per il settore viti-vinicolo, per migliaia di produttori e lavoratori poiche' le aziende salentine hanno gia' da tempo programmato la commercializzazione del "Salento" in tutto il mondo -: quali iniziative di competenza si intendono assumere per l'avvio, nei modi previsti dalla legge nazionale e comunitaria, delle procedure finalizzate alla concessione di apposita deroga ai princi'pi sanciti nella fattispecie dal Reg. CEE 2392/89, articolo 4 comma 4 e dalla legge nazionale 10 ottobre 1992, n. 164, articolo 2 punto 2 perche' si pervenga (con opportune modifiche delle succitate disposizioni) al riconoscimento della legittimita' dell'uso dell'indicazione geografica "Salento" sia per l'impiego pluridecennale di tale denominazione ben prima del riconoscimento della DOC "Salice Salentino" (1976), sia per l'esplicita richiesta da parte dei produttori dell'utilizzo di tale indicazione ritenuta, senza alcun dubbio, trainante di tutta la produzione vinicola del Salento; cosa si intenda fare per l'emanazione, nelle more, da parte del ministro dell'agricoltura e foreste del decreto per l'utilizzazione, in via transitoria della indicazione geografica "Salento" e relative indicazioni aggiuntive per i vini da tavola prodotti con le uve provenienti dal territorio delle province di Lecce, Brindisi e Taranto in attesa della imminente presentazioni della domanda di riconoscimento della IGT "Salento" da parte dei produttori ed organismi interessati. (3-00164)





 
Cronologia
martedì 14 luglio
  • Politica, cultura e società
    In riferimento alle indagini sulle tangenti, l'ex Ministro degli esteri Gianni De Michelis (PSI) è raggiunto da un avviso di garanzia.

sabato 18 luglio
  • Politica, cultura e società
    L'ex vicesegretario della DC Silvio Lega è raggiunto da un avviso di garanzia in relazione alle indagini sulle tangenti.