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Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03542 presentata da CRESCO ANGELO (PARTITO SOCIALISTA ITALIANO) in data 19920717

Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso: che nella provincia di Belluno e', purtroppo, da rilevare un costante e progressivo deterioramento del trasporto ferroviario con soppressione di corse, modifiche di orario, soppressione di convogli a lunga percorrenza, riduzione e disattivazione di servizi postali e merci, nel ridimensionamento della stazione terminale di Calalzo di Cadore; che nel contempo, e' da rilevare il continuo interessamento a livello regionale per il miglioramento del sistema stradale approvato nel febbraio 1990 per un rapido ed efficiente collegamento con il centro Europa attraverso la Valle Pusteria e l'Austria; che inoltre e' da rilevare che la stessa regione veneta con specifica legge n. 41 del 1989, ha approntato uno studio di fattibilita' per il ripristino e potenziamento della tratta ferroviaria tra Calalzo di Cadore e Dobbiaco -: se non si ravvisi l'opportunita', alla luce delle numerose proteste delle popolazioni, delle associazioni sindacali e di categoria, di un nuovo impulso incentivante il trasporto su rotaia della direttrice Alemagna che investe il caratteristiche di un servizio essenziale per le molteplici fiorenti attivita' industriali, commerciali e turistiche di quest'area bellunese. (4-03542)

L'Ente ferrovie dello Stato riferisce che, con delibera del 1988 della giunta regionale Veneto, fu stipulata una convenzione tra l'ente medesimo e le aziende di trasporto pubblico locale (TPL) per l'integrazione gomma/rotaia, al fine di migliorare complessivamente l'offerta di trasporto pubblico, riducendone i costi, e salvaguardare la linea ferroviaria Conegliano-Ponte nelle Alpi dalla chiusura all'esercizio perche', a quel tempo, considerata "ramo secco". Nel corso del 1991, a causa di difficolta' manifestate dalle aziende di TPL per un notevole incremento del disavanzo di esercizio, e' maturata la necessita' di pervenire, previ accordi tra province interessate, Ente ferrovie dello Stato, aziende di TPL, con il coordinamento della regione Veneto, ad un nuovo programma di esercizio che riducesse i costi, migliorando complessivamente il servizio di trasporto reso alla clientela. In tal modo si e' concretizzato il concetto di utilizzare il treno per i collegamenti piu' impegnativi e di lungo percorso, affidando agli autobus il servizio di raccolta viaggiatori e di collegamento a livello locale. Il programma di esercizio, approvato dalla giunta regionale del Veneto con delibera n. 697 del 12 febbraio 1992, prevede: l'aumento da 9 a 12 dei collegamenti tra Calalzo/Belluno e Venezia; la sostituzione con bus, per accertata scarsa frequentazione, di n. 6 treni; la soppressione di n. 3 treni non sostituiti con bus, per scarsissima movimentazione di passeggeri. L'Ente ferrovie dello Stato segnala inoltre che sulla linea Padova-Belluno-Calalzo: sono stati velocizzati n. 4 treni con recupero di percorrenza da 22 a 85 minuti; sono state realizzate nuove coincidenze a Padova per le direttrici Bologna e Milano; e' stato cambiato il materiale a n. 4 treni per adeguamento dell'offerta alla domanda. In seguito a numerose istanze da parte di enti locali, comunita', associazioni e clienti pendolari, la regione Veneto si e' resa disponibile ad un confronto con i predetti soggetti e con la partecipazione delle organizzazioni sindacali locali per pervenire ad alcuni aggiustamenti migliorativi della suddetta integrazione nell'area interessata. In particolare, nell'ambito del confronto con la regione, e' stato convenuto di ripristinare due treni dei sei sostituiti con autobus e uno dei tre soppressi. E' stato aggiunto, inoltre, con decorrenza 13 luglio 1992 il treno n. 5680/5681 Belluno-Ponte nelle Alpi-Conegliano, mentre restano confermati i tre collegamenti diretti Venezia-Belluno/Calalzo recentemente previsti. L'ente fa sapere, altresi', che sulla linea ferroviaria Conegliano-Ponte nelle Alpi-Calalzo sono in corso lavori di ammodernamento per oltre 100 miliardi di lire. In particolare, sono previsti: la realizzazione, entro il 1993, di un sistema di circolazione dei treni piu' moderno ed economico denominato "controllo centralizzato"; il completamento della costruzione di una variante in galleria in corrispondenza del viadotto "Busa del Cristo"; la soppressione di alcuni passaggi a livello per rendere piu' affidabile la marcia dei treni. Per quanto concerne il prolungamento della ferrovia Venezia-Calalzo fino a Dobbiaco, si fa presente che pur facendosi riferimento nel piano regionale trasporti del Veneto, ad un'ipotetica apertura della direttrice ferroviaria di Alemagna come itinerario alternativo ai transiti di Brennero e Tarvisio, tuttavia la stima dei traffici internazionali, che potrebbero servirsene, porta ad escludere l'ipotesi della funzione di trasporto merci per tale collegamento ferroviario, mentre e' da verificare una sua utilita' per servire una domanda eminentemente turistica. Comunque, in sede di revisione del piano generale dei trasporti previsto per la fine del 1993, sara' dato particolare rilievo al problema dei valichi. Il Ministro dei trasporti: Tesini.



 
Cronologia
martedì 14 luglio
  • Politica, cultura e società
    In riferimento alle indagini sulle tangenti, l'ex Ministro degli esteri Gianni De Michelis (PSI) è raggiunto da un avviso di garanzia.

sabato 18 luglio
  • Politica, cultura e società
    L'ex vicesegretario della DC Silvio Lega è raggiunto da un avviso di garanzia in relazione alle indagini sulle tangenti.