Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00136 presentata da BOLOGNESI MARIDA (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19920717

Al Ministro dell'industria, commercio e artigianato e delle partecipazioni statali. - Per sapere - premessa l'esistenza di una pesante situazione produttiva, commerciale, finanziaria e soprattutto occupazionale nelle aziende del gruppo industriale ILVA che sono operanti nelle seguenti province: Terni, Taranto, Livorno, Napoli, Torino, Savona, Bergamo, Firenze e Aosta; rilevato come tali difficolta' siano chiaramente evidenziate dalla decisione dell'ILVA di tagliare altri 9 mila posti di lavoro e questo dopo la grande ristrutturazione degli anni ottanta che ha portato al dimezzamento dell'occupazione complessiva del gruppo passata dai 100 mila occupati del 1980 ai 49.500 del 1990, a questo si deve poi aggiungere la prosecuzione articolata della politica degli esuberi in atto in quasi tutte le aziende interessate ed il pericolo, piu' volte preannunciato, di una nuova fase di drastico ridimensionamento. La decisione del CIPI di concedere, per l'intero gruppo, soltanto 1.400 prepensionamenti di fronte alla richiesta di 2.950 avanzata dal gruppo ILVA solo per il 1992, e' un elemento che appesantisce ulteriormente la situazione e rende problematica la gestione e l'attuazione dell'accordo sindacale stipulato nel mese di maggio 1992 che peraltro contiene precisi impegni sottoscritti dall'ILVA relativi ad una serie di azioni: dal prepensionamento, alla terziarizzazione, ed alla reindustrializzazione delle zone interessate, impegni che allo stato delle cose risultano sostanzialmente disattesi. Fatti come quelli riguardanti la privatizzazione di alcuni comparti produttivi, gli accordi internazionali, vedasi quello a tre stipulato tra ILVA, UCINOR-SACILOR e Nippon STEEL per la realizzazione di un laminatoio a freddo in Tailandia e l'altro relativo all'ingresso della societa' giapponese NISSHIN STEEL, con il 10 per cento nel tubificio Terni del gruppo ILVA, il processo di internazionalizzazione del settore siderurgico che, nei suoi contenuti e finalita', sfugge ad ogni forma di controllo ed infine le carenze del piano ILVA per il triennio 1992-1995 presentato all'IRI, sono tutti elementi che, nel loro insieme, rendono per molti aspetti incomprensibile la situazione dell'ILVA e sollevano molte preoccupazioni per il futuro di questo importante gruppo industriale in particolare per quanto riguarda l'occupazione. Le risultanze del bilancio relativo all'esercizio 1991 approvato dal Consiglio di amministrazione dell'ILVA, evidenziano che il fatturato non e' cresciuto mentre si e' registrato, nel corso dello stesso anno, un sensibile calo dell'occupazione e soprattutto che lo stesso bilancio presenta una negativita' di 498 miliardi. Tale quadro, evidenziato dal bilancio 1991 del gruppo ILVA che peraltro va necessariamente valutato considerando anche l'assenza di un aggiornato piano della siderurgia nazionale che crea il pericolo di una lotta tra stabilimenti mentre i giochi veri si compiono su scala mondiale, rende giustificate e attuali le forti preoccupazioni esistenti tra i lavoratori e le popolazioni delle zone interessate, preoccupazioni che necessitano di urgenti chiarificazioni e soprattutto di risposte adeguate da parte del Governo -: 1) la reale situazione produttiva e occupazionale del gruppo e cio' anche in rapporto alle risultanze del bilancio riguardante l'esercizio 1991; 2) una dettagliata informazione sullo stato e sulle prospettive dei processi di privatizzazione e degli accordi internazionali messi in atto dal gruppo e dalle singole aziende della stessa; 3) i programmi del gruppo per quanto riguarda i livelli occupazionali, la gestione degli accordi sindacali con particolare riguardo per quello stipulato nel maggio 1992; 4) in che modo da parte del Governo saranno garantiti e mantenuti gli impegni assunti per la reindustrializzazione delle zone interessate e quali provvedimenti saranno adottati per garantire con i prepensionamenti od altri rimedi il totale degli "esuberi" che saranno realizzati dalle varie aziende del gruppo ILVA; 5) con quali strategie generali, da definire nell'ambito di un piano nazionale della siderurgia, il Governo intende garantire il futuro del gruppo ILVA e piu' in generale quello dell'intera siderurgia italiana; 6) infine se, da parte del Governo e della stessa dirigenza del gruppo, vi e' l'intenzione di attivare, su queste problematiche, un confronto serio, oltre che con i sindacati, anche con le regioni e gli altri enti locali delle zone interessate. (5-00136)

 
Cronologia
martedì 14 luglio
  • Politica, cultura e società
    In riferimento alle indagini sulle tangenti, l'ex Ministro degli esteri Gianni De Michelis (PSI) è raggiunto da un avviso di garanzia.

sabato 18 luglio
  • Politica, cultura e società
    L'ex vicesegretario della DC Silvio Lega è raggiunto da un avviso di garanzia in relazione alle indagini sulle tangenti.