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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00006 presentata da RUTELLI FRANCESCO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19920722

La III Commissione, considerato che: 1) l'Agip do Brasil, societa' controllata dall'Agip Petroli (gruppo Eni), a seguito dell'assorbimento della Liquigas, dopo il fallimento del gruppo Ursini, possiede l'azienda agrozootecnica denominata "Liquifarm Agropecuaria Suia Missu S.a.", nello stato brasiliano del Mato Grosso; 2) circa ventisette anni fa, la comunita' indigena Xavante fu allontanata con la forza da questi stessi territori, quando l'azienda era di proprieta' del Gruppo Ometto, famiglia di emigranti italiani che all'epoca controllava parte del mercato dello zucchero in Brasile; 3) la comunita' Xavante ha richiesto al Governo federale brasiliano di poter rientrare in possesso delle terre della Suia Missu, a norma della Costituzione federale, ed uno studio antropologico, etnostorico e cartografico, effettuato nel mese di febbraio 1992, con un'indagine sul campo da un'equipe di tecnici, ha ampiamente dimostrato che l'area attualmente di proprieta' della Suia Missu e' da tempo immemorabile un'area di occupazione tradizionale Xavante; 4) l'Agip afferma di aver investito circa 16 milioni di dollari USA nel periodo compreso tra il 1981 e il 1989, ma la produttivita' dell'azienda agricola non e' mai aumentata - anche per condizioni di mercato oggettivamente sfavorevoli -, ed oggi le attivita' produttive sono ridotte al minimo della sua storia; 5) nel dicembre dell'89 la "Campagna Nord/Sud, Biosfera Sopravvivenza dei Popoli, Debito", denuncio' la vendita di circa 250.000 ettari - corrispondenti a piu' della meta' dell'azienda agricola Suia Missu ed interamente coperti da foresta -, effettuata dall'Agip do Brasil a beneficio del Gruppo Brasiliano Garavelo. Attualmente quest'area viene venduta a lotti per formare nuovi pascoli e circa 15/20.000 ettari sono gia' stati deforestati. La stessa "Campagna Nord-Sud" ha successivamente promosso un confronto con l'Agip Petroli, per favorire la restituzione di almeno una parte delle terre della Suia Missu alla comunita' Xavante; 6) nell'ottobre del 1991, in una riunione a Brasilia il Presidente della FUNAI Sindney Ferreira Possuelo (Funai: Fundacao Nacional do Indio - organismo governativo competente per le questioni indigene), alla presenza dei capi degli Xavante e delle Ong italiane e brasiliane coinvolte nella trattativa, ha comunicato ai rappresentanti dell'Agip Petroli e dell'Agip do Brasil che sarebbe stato avviato un processo amministrativo, secondo la normativa brasiliana, per il riconoscimento del territorio in oggetto come Area Indigena; 7) a seguito del gia' citato studio antropologico, etnostorico e cartografico, e' stato quindi delimitato un territorio di circa 200.000 ettari, di cui l'80 per cento circa rientra nell'azienda agrozootecnica dell'Agip; 8) il giorno 8 giugno, in una nuova riunione convocata a Brasilia presso il Ministero federale per la Giustizia per rispondere ad una lettera dell'Agip Petroli in cui l'impresa manifestava la disponibilita' a collaborare con le autorita' brasiliane in merito alla realizzazione dell'area indigena Xavante, il rappresentante del medesimo Ministero, riconoscendo la fondatezza degli studi della FUNAI, dichiarava l'80 per cento circa dell'azienda agricola Suia Missu, come di occupazione indigena da tempo immemorabile, come risulta dalla mappa allegata agli studi stessi, e ratificava la proposta dei capi Xavante di rientro anticipato nell'area, prima della conclusione del processo amministrativo in corso, ed ha accettato il termine di trenta giorni posto dagli Xavante, dalla data della riunione, per la risposta dell'impresa; 9) due giorni dopo quest'ultima riunione, il Presidente dell'ENI, in una conferenza stampa a Rio de Janeiro, in piena UNCED 1992, facendo seguito alle dichiarazioni gia' date pubblicamente in Italia, confermava la disponibilita' dell'Agip e dell'ENI a restituire le terre ai legittimi proprietari; 10) il 15 giugno scorso, giorno seguente la conclusione della conferenza di Rio de Janeiro, e' giunta la notizia che le terre della Suia Missu erano state invase da migliaia di persone. Dalle testimonianze raccolte sul posto dai rappresentanti della Campagna Nord/Sud e di altre Ong brasiliane si tratterebbe di un'invasione appoggiata da alcuni esponenti politici locali e alcuni grandi proprietari, al fine di impedire il ritorno degli Xavante nella regione, impegna il Governo: a) a chiedere al Governo Brasiliano di garantire il rispetto degli impegni assunti l'8 giugno 1992; di accelerare, garantendo le condizioni di sicurezza necessarie, il completamento del processo amministrativo in corso per il definitivo decreto di demarcazione dell'area indigena, in particolare a garantire il rientro degli indios Xavante nelle terre della Suia Missu, in condizioni di sicurezza e facendo ricorso agli strumenti della cooperazione bilaterale ed a garantire altresi' il rispetto dei diritti umani e territoriali della popolazione Xavante, nonche' la loro sicurezza e protezione; b) a richiedere al Governo Brasiliano il ripristino della legalita' nelle terre dell'azienda agrozootecnica Suia Missu, destinate a costituire l'80 per cento dell'area indigena Maraiwtsede, l'allontanamento degli invasori che le hanno occupate dal 15 giugno 1992, ed a perseguire gli eventuali responsabili di azioni illegali, attraverso rigorosi interventi volti ad ottenere il ripristino della legalita' nella regione, condizione necessaria per il rientro in condizioni di sicurezza della popolazione Xavante e per consentire la successiva demarcazione del territorio secondo quanto previsto dalla legge brasiliana; c) ad esigere dall'Ente Nazionale Idrocarburi e dall'Agip Petroli l'applicazione ed il rispetto degli impegni pubblicamente assunti dai loro rispettivi presidenti, Cagliari e De Vita, in conformita' anche alla risoluzione sottoscritta a Brasilia l'8 giugno 1992 dal rappresentante dell'Agip do Brasil e facendo atto, pubblicamente registrato secondo la legislazione brasiliana, di rinuncia alla proprieta' in favore dell'Unione Federale, assicurando alla comunita' Xavante i diritti sulle ricchezze naturali esistenti in questa terra; d) a ribadire ed ampliare il carattere prioritario, per la tutela e difesa dell'ambiente e delle popolazioni delle foreste tropicali, della cooperazione bilaterale con il Governo brasiliano come definito nella legge n. 331 del 10 maggio 1991 che prevede in particolare di favorire, nel caso specifico dell'Amazzonia, quei progetti che garantiscono un uso razionale e sostenibile delle risorse della foresta tropicale, coinvolgendo le popolazioni indigene che ne sono i curatori tradizionali, sostenendo infine l'identificazione, la demarcazione ed il recupero delle aree indigene. (7-00006)





 
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martedì 21 luglio
  • Politica, cultura e società
    I funerali degli agenti di scorta del giudice Borsellino sono turbati da una violenta contestazione da parte dei cittadini alle più alte cariche dello Stato.

giovedì 23 luglio
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