Portale storico della Camera dei deputati

Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso: che a due mesi dell'eccidio di Capaci si e' ripetuto puntualmente nel clima appestato di una Sicilia controllata dalla mafia un'altra strage annunciata di tipo terroristico, che, vera e tracotante sfida allo Stato, ha provocato la morte del giudice Borsellino e di cinque agenti della scorta; che questo nuovo episodio delittuoso si e' consumato mentre il Governo e le forze di maggioranza davano manifesti segni di debolezza e di scarsa determinazione politica nella lotta alla criminalita' organizzata, permettendo alla mafia di operare liberamente nel "proprio" territorio, di fronte ad uno Stato che sul terreno dell'ordine pubblico veniva paralizzato da mille incertezze -: la valutazione del Governo e quali misure esso intende adottare per accertare eventuali responsabilita' e per prevenire altri simili episodi; se siano state accertate o si stiano accertando eventuali negligenze negli organi preposti alla sicurezza; come intende reagire lo Stato a questo vero atto di guerra lanciato dalla criminalita' organizzata e quali siano le valutazioni sulle condizioni dello stato d'animo della popolazione siciliana in seguito ai gravissimi episodi verificatisi dopo la deflagrazione di via d'Amelio, che ha fatto parlare di Palermo come di una nuova Beirut; quali provvedimenti si intendano adottare per rendere immediatamente operative leggi quali quelle che il Parlamento ha gia' approvato da tempo, come l'istituzione della DIA, della superprocura, della legge sui pentiti, sul riciclaggio del denaro sporco ed altre; se fra i provvedimenti da adottare per affrontare con decisione l'emergenza giustizia non si ritenga di provvedere alla rapida attuazione della revisione delle circoscrizioni giudiziarie in Sicilia e alla copertura dei posti in organico negli uffici giudiziari e di prevedere forme di incentivazione di carriera per tutti i funzionari dei corpi di polizia da inviare in quelle che sono le zone a rischio nella lotta alla criminalita' organizzata, condizionandoli ad una permanenza di non meno di cinque anni; se non si ritenga di dover predisporre un piano di interventi urgenti nel settore delicatissimo dell'edilizia penitenziaria e se non si preveda l'uso di carceri differenziate per i condannati per delitti di mafia al fine di sottoporli ad un rigido controllo e rigoroso isolamento; se non si ritenga infine di utilizzare al massimo i servizi di intelligence con il compito di prevenire e combattere le associazioni criminali che sempre piu' assumono i connotati di vere e proprie organizzazioni terroristiche. (3-00192)