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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03886 presentata da RUSSO IVO (DEMOCRATICO CRISTIANO) in data 19920723

Ai Ministri della sanita', dell'interno, del tesoro e del lavoro e previdenza sociale. - Per sapere - premesso: che la regione Campania, con provvedimenti di giunta regionale inseriti nell'ambito di una "manovra di contenimento della spesa sanitaria", ha recentemente proceduto: a) alla declassificazione d'ufficio delle case di cura convenzionate, portandole tutte alla fascia funzionale di base (fascia C), riducendo a tale livello la retta giornaliera di ricovero, e costringendo il cittadino/utente a sostenere in proprio l'onere della differenza tra la retta di degenza che compete alla casa di cura e la quota-parte che eroga la regione; b) al passaggio dell'assistenza specialistica ambulatoriale convenzionata al regime "indiretto", con l'obbligo per il cittadino/utente, anche se esente dal cosiddetto "ticket", di anticipare l'intero costo della prestazione fruita, salvo l'eventuale rimborso da parte della USL di competenza; che i sopradescritti provvedimenti hanno prodotto, come effetto immediato una notevole contrazione della domanda di prestazioni alle strutture, sanitarie convenzionate, sia case di cura che strutture ambulatoriali, mettendo a rischio un notevole numero di posti di lavoro, quantizzabile, per la sola provincia di Salerno, in ottocento circa e per la provincia di Napoli di circa mille posti; che l'esame dei provvedimenti porta a ritenere che essi avranno come effetto futuro (anche a breve termine) un aumento della spesa sanitaria regionale, poiche' essi hanno di fatto deviato la domanda di ricoveri e prestazioni sulle strutture pubbliche, gia' sature e nelle quali - come riferisce anche il Presidente del Consiglio nel suo programma - il costo per singola prestazione e' dimostrato essere superiore a quello sostenuto nelle strutture convenzionate -: quali provvedimenti si intendano adottare per evitare che la saturazione delle strutture pubbliche porti alla paralisi dell'assistenza sanitaria in Campania; quali provvedimenti si intendano adottare per contenere il disagio dei cittadini/utenti, privati, all'improvviso, dell'assistenza offerta dalle strutture convenzionate, diffuse capillarmente su tutto il territorio della Campania, anche in aree in cui mancano totalmente le strutture pubbliche; quali provvedimenti si intendano adottare per evitare o, in subordine, limitare al massimo la perdita di posti di lavoro, quantizzabile tra 4000 e 5000 unita' nella regione, delle quali 800 circa nella sola provincia di Salerno e 1000 circa nella provincia di Napoli; se la regione Campania abbia adottato questi provvedimenti previa consultazione con le parti sociali e con le associazioni di categoria, le quali hanno gia' predisposto progetti di risparmio alternativi, tendenti a salvaguardare la funzionalita' dell'assistenza mantenendo i livelli occupazionali e conseguendo ugualmente un risparmio, in particolare l'AIOP (Associazione ospedali privati) ha sempre mostrato un atteggiamento di oggettiva progettualita' sulle proposte alternative di risparmio; se siano a conoscenza degli organi competenti tutte le singole voci che hanno prodotto il disavanzo di spesa sanitaria in Campania, e se la regione abbia attivato meccanismi di risparmio per tutte le cause di disavanzo, o se abbia finora agito solo in modo parziale, scoordinato e privo di reale effetto. (4-03886)

 
Cronologia
martedì 21 luglio
  • Politica, cultura e società
    I funerali degli agenti di scorta del giudice Borsellino sono turbati da una violenta contestazione da parte dei cittadini alle più alte cariche dello Stato.

giovedì 23 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    Si insedia la Commissione parlamentare per le riforme istituzionali, che sarà presieduta dal deputato Ciriaco De Mita (DC).

sabato 25 luglio
  • Politica, cultura e società
    In seguito alla tragica serie di attentati di mafia, in Sicilia prende inizio l'operazione di ordine pubblico Vespri siciliani, svolta dalle Forze armate fino al luglio 1998.