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Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che da notizie di stampa si apprende che i carabinieri di Corleone, tra la fine del 1990 e l'inizio del 1991, hanno inviato al Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Palermo due rapporti investigativi che, partendo dall'attivita' del commercialista Pino Mandalari, darebbero un quadro inquietante delle logge massoniche e dei rapporti con la mafia, dell'azione di rilevamento di societa' da parte della mafia e dei contratti con alcuni politici -: se la notizia corrisponda al vero; se risulti vero che, nonostante la gravita' delle notizie di reato contenute nei rapporti, non sono state avviate indagini da parte delle persone interessate. (4-03898)

Con riferimento all'interrogazione in oggetto si comunica quanto segue. All'esito delle intercettazioni telefoniche ed ambientali disposte dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo per la cattura del latitante Riina Salvatore, la Compagnia Carabinieri di Corleone ha presentato in data 13.12.1990 e 7.2.1991 due note informative preliminari. La prima nota non formulava nessuna denunzia ne' ipotizzava alcuna specifica fattispecie di reato e dopo l'esposizione dei risultati fino a quel momento raggiunti, concludeva per la necessita' di un maggior approfondimento dei fatti e di ulteriori accertamenti. La seconda nota del 7.2.1991 riferiva quanto emerso dalle successive intercettazioni ed indagini svolte su altri due "filoni investigativi" concernenti la vicenda della societa' COMEGA e presunti abusi nei finanziamenti previsti dalla legge 64/86. Dopo l'esposizione delle risultanze investigative, i Carabinieri di Corleone hanno formulato alcune considerazioni sui posibili sviluppi delle indagini che, peraltro, hanno dato esito del tutto negativo. Si aggiunge, infine, che alcuni degli accertamenti sui temi emersi dalle intercettazioni telefoniche di cui si e' detto vennero delegati al Commissariato di P.S. di Corleone e al Nucleo Centrale Anticrimine, dal Procuratore Aggiunto della Repubblica di Palermo dottor Falcone, al termine di una riunione di coordinamento, cui parteciparono sia ufficiali dell'Arma dei Carabinieri, sia funzionari di vari organi della Polizia di Stato. Anche tali indagini ebbero pero' esito negativo, secondo quanto riferito dai predetti uffici investigativi con note del 21.2.1990 e del 13.12.1990. Il Ministro di grazia e giustizia: Conso.