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Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04636 presentata da LEONI ORSENIGO LUCA (LEGA NORD) in data 19920907

Al Ministro delle poste e delle telecomunicazioni. - Per sapere - premesso che: sono ormai troppe le occasioni in cui le tre reti televisive di Stato nei loro telegiornali propugnano al popolo italiano notizie di parte e tendenziose; la vergognosa propaganda di parte che Rai Due ha sostenuto in questi giorni dando ampi spazi al quotidiano socialista Avanti! nell'intento di screditare l'operato del giudice Di Pietro, operato sul quale sicuramente non spetta al PSI elevare critiche e commenti; il Ministero delle poste e delle telecomunicazioni ha assegnato in concessione per 6 anni all'Azienda radiotelevisiva di Stato l'utilizzo delle frequenze ove trasmettere ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 367 del 1988; tale concessione e' regolata da una convenzione (legge 14 aprile 1975, n. 103) e che tale convenzione sancisce come punto fondamentale l'indipendenza, l'obiettivita' e l'apertura alle diverse tendenze politiche, sociali e culturali, e che questi princi'pi sono irrinunciabili da parte del servizio pubblico radiotelevisivo; quanto previsto dalla convenzione e' in contrasto con cio' che in realta' avviene nei telegiornali delle tre reti televisive di Stato, e che cio' va a ledere i diritti di obiettivita' e di pluralita' sanciti dalla convenzione stessa; gli episodi di propaganda di parte nei telegiornali dell'Azienda radiotelevisiva di Stato si susseguono con preoccupante intensita' -: quali urgenti provvedimenti intenda intraprendere, e se non sia il caso di sospendere la concessione di servizio pubblico alla Rai, visto che quest'ultima non rispetta la convenzione. (4-04636)

Al riguardo si ritiene opportuno premettere che non rientra fra i poteri di questo Ministero quello di sindacare l'operato della RAI per la parte riguardante il contenuto programmatico delle trasmissioni. E' noto, infatti, che la legge 14 aprile 1975, n. 103, recante nuove norme sulla diffusione radiofonica e televisiva, ha sottratto la materia dei controlli sulla programmazione alla sfera di competenza dell'autorita' governativa, conferendola alla Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, la quale formula gli indirizzi dei vari programmi e ne controlla il rispetto adottando tempestivamente, se del caso, le deliberazioni necessarie per la loro osservanza. Nondimeno, allo scopo di poter disporre di elementi di valutazione in merito a quanto rappresentato dalla S.V. onorevole nell'atto parlamentare in esame non si e' mancato di interessare la concessionaria RAI, la quale ha fatto presente di non essere in grado di fornire notizie circostanziate in merito, stante la mancanza di precisi riferimenti relativi al giorno ed all'ora in cui sarebbero state trasmesse le notizie di cui e' cenno nell'atto parlamentare in questione. La medesima concessionaria ha, comunque, precisato di essersi sempre attenuta, nella realizzazione dei propri programmi, ai princi'pi fondamentali di obiettivita', di indipendenza e di apertura alle diverse tendenze politiche, sociali e culturali richiamati dalla legge 14 aprile 1975, n. 103. Il Ministro delle poste e delle telecomunicazioni: Pagani.



 
Cronologia
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