Portale storico della Camera dei deputati

Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: 1) nel corso del 1991 il signor Spezzotto Riccardo, commerciante all'ingrosso di materiale elettrotecnico, residente nel comune di Mareno di Piave (TV), ha avuto la sfortuna di effettuare vendite dapprima regolarmente pagate, e poi impagate per un totale di quasi 100 milioni, ad una societa' del Friuli-Venezia Giulia; 2) lo stesso ha piu' volte preteso di essere saldato per avere egli regolarmente fornito la merce; 3) a seguito della sua insistenza la controparte, evidentemente legata ad un "giro" piu' ampio e preoccupante, rifiutava sistematicamente in un crescendo di minacce se avesse insistito; 4) lo stesso Spezzotto subiva un primo attentato nel marzo 1992. Individui gli hanno infatti sparato alcuni colpi di pistola, ferendolo, davanti al proprio negozio di Mareno di Piave. Egli porta ancora in una gamba un proiettile che e' impossibile estrarre perche' lederebbe un nervo vitale. Egli stesso e' quindi la prova vivente dell'attentato; 5) il 2 luglio 1992, poiche' egli non rinunciava al credito essenziale per continuare, senza pregiudizio, la propria attivita', e' stato fatto oggetto di un secondo attentato, mediante sfondamento e razzia del negozio, operato con un fuoristrada rubato, pistole alla mano, poco prima a Cordignano (TV); 6) ambedue gli attentati sono stati rivendicati con frasi del seguente tenore: "Siamo stati noi, se non stai buono e la smetti di chiedere i soldi che non ti daremo mai, ti faremo attentati piu' gravi, come dar fuoco a tutto il condominio in cui abiti"; 7) a seguito delle minacce ricevute nel 1991 si sono poi effettivamente verificati i fatti delittuosi; 8) il signor Spezzotto Riccardo e' riuscito, rocambolescamente, da solo a risalire ai propri attentatori e ad individuarli, e ad individuarne la residenza in Friuli; 9) in particolare, a Trieste, ha riconosciuto in faccia uno degli sparatori; 10) sono stati regolarmente informati di tutto quanto sopra sia il locale comando dei Carabinieri di Susegana (TV), che la questura di Treviso -: a) quali iniziative intendano assumere le forze preposte per evitare che simili attentati possano ripetersi ai danni dello Spezzotto; b) come mai a distanza di mesi dalla segnalazione gli attentatori siano ancora liberi di circolare e magari di continuare a sparare; c) se non si intenda perseguire il gruppo di persone individuate dello Spezzotto in siciliani, calabresi, un veneto ed un ferrarese, dal momento che, come risulta dalla premessa, sarebbero implicati nei reati di associazione a delinquere di stampo mafioso ed appropriazione indebita; d) se risultino i motivi per i quali si attende ancora per procedere ai relativi fermi e confronti con il coraggioso denunciante; e) se si intenda attuare qualche protezione su un cittadino che dopo essere stato pesantemente colpito, ha dovuto trasformarsi in indagatore ed ora teme vendette ulteriori; f) se non si pensi che cosi' operando si favorisca l'instaurazione di un clima di prevaricazione della criminalita', di paura ed omerta' tra la gente in una zona ancora abbastanza immune da tali problemi. (4-04828)