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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05437 presentata da MEO ZILIO GIOVANNI (LEGA NORD) in data 19920924

Al Ministro delle poste e telecomunicazioni. - Per sapere - premesso che: la trasmissione Mezzogiorno Italiano, condotta da G. C. Funari con notevole successo di ascolto e di interesse politico-culturale al di sopra dei singoli partiti, e' stata oscurata dalla Fininvest malgrado l'ordinanza della magistratura che ne imponeva l'immediato ripristino e malgrado si trattasse di trasmissione a costi bassissimi e guadagni enormi la quale ha rappresentato una vera svolta nel modo di presentare al pubblico i politici e la politica, come da piu' parti si e' ripetutamente rilevato; il successivo contratto dello stesso Funari con RAI 3 e' stato incredibilmente annullato per intervento del vertice della RAI il quale ha esautorato cosi' il direttore della stessa RAI 3 confermandone il condizionamento politico -: quali siano i motivi che hanno determinato quanto sopra e quali iniziative e provvedimenti il Ministro intenda adottare per consentire agli italiani di continuare a fruire di un servizio televisivo di cosi' grande interesse politico al di sopra delle parti e di sostanziale formazione civile per i cittadini della Repubblica. (4-05437)

Al riguardo si ritiene opportuno premettere che i problemi relativi alla gestione aziendale della concessionaria RAI rientrano nelle competenze del consiglio di amministrazione di detta Societa'. Cio' esclude qualsiasi possibilita' di intervento governativo, in quanto il predetto organo opera, ai sensi della legge 14 aprile 1975, n. 103, nel quadro delle direttive e dei criteri formulati dalla apposita commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Tuttavia, allo scopo di poter disporre di elementi di valutazione su quanto ha formato oggetto dell'interpellanza in esame, non si e' mancato di interessare la concessionaria RAI la quale ha comunicato che le motivazioni per cui la trattativa intrapresa con il signor Gianfranco Funari non ha avuto esito positivo sono ben note e sono state ampiamente illustrate anche attraverso dichiarazioni e lettere inviate dal direttore generale della RAI ad alcuni quotidiani. Dalle stesse emerge chiaramente, ad avviso della concessionaria, che nessun intervento politico ha condizionato le scelte della terza rete TV, ma solo considerazioni di opportunita' e di deontologia professionale. A seguito di un'attenta valutazione delle peculiari caratteristiche del personaggio Funari e' scaturita, infatti, la convinzione che il metodo di lavoro basato sul sensazionalismo, sulla battuta ad effetto e, per cio' stesso, riduttiva, su dichiarazioni estemporanee in mancanza di contraddittorio non si addicono alla realta' della medesima RAI, dove si cerca di attuare una informazione aderente alla realta', un dibattito anche vivace ma equilibrato e, comunque, corretto senza arrivare alla trasgressione. Cio' e' imposto non solo della correttezza professionale che deve caratterizzare il giornalista in genere, ma da alcuni obblighi in piu' che derivano al giornalista RAI, rispetto agli altri colleghi, dalla legge che disciplina la concessionaria pubblica, dalle direttive del Consiglio di Amministrazione e dagli indirizzi della Commissione parlamentare di vigilanza. Il Ministro delle poste e delle telecomunicazioni: Pagani.



 
Cronologia
mercoledì 23 settembre
  • Parlamento e istituzioni
    Vengono nominati i senatori e i deputati componenti la Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali similari, che sarà presieduta dal deputato Luciano Violante.

mercoledì 30 settembre
  • Politica, cultura e società
    Il Governo vara la legge finanziaria per il 1993: una manovra economica da 93 mila miliardi di lire con l'obiettivo di una drastica riduzione del deficit di bilancio.