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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05474 presentata da BIANCO GERARDO (DEMOCRATICO CRISTIANO) in data 19920924

Ai Ministri dell'ambiente e della sanita'. - Per sapere - premesso che: durante lo scorso mese di agosto sono apparse notizie sulla stampa secondo cui quintali di sostanze tossiche scaricate nel fiume Sarno dalle industrie conserviere dell'Agro-Nocerino ai sarebbero riversate in mare, minacciando fra l'altro le coste della costiera amalfitana e dell'isola di Capri; questa situazione di inquinamento del fiume Sarno sembra non essere casuale ma un fenomeno consuetudinario di vecchia data con conseguenze particolarmente nocive per le popolazioni delle zone attraversate come ad esempio il territorio del comune di Scafati in cui, a causa delle esalazioni pestifere sprigionate dalle acque si sarebbero registrate forme allergiche e neoplasie nonche' aumenti della malattie polmonari. Il livello di pericolosita' sarebbe particolarmente acuto per il fatto che ai residui inquinanti delle industrie di pomodoro si cumulerebbero in quella zona i residui altrettanto inquinanti della industrie conciarie di Solofra; numerosi esposti presentati alle competenti autorita' nazionali da parte delle autorita' comunali non avrebbero avuto finora alcun seguito -: quale sia l'effettivo grado di inquinamento e di pericolosita' per le popolazioni e per l'ambiente naturale delle acque del fiume Sarno; quali iniziative concrete, in quali tempi e con quali modalita', il Governo intenda assumere affinche' sia eliminata questa situazione pesantemente negativa. (4-05474)

Il bacino del fiume Sarno e' stato oggetto negli ultimi 20 anni di numerosi interventi, a partire dal "Progetto speciale n. 3" per il risanamento del golfo di Napoli, elaborato dalla Cassa per il Mezzogiorno negli anni '70 e passato nel 1986 sotto la competenza della regione Campania. Il progetto prevedeva, per il Sarno, la costruzione di 3 grandi impianti di depurazione (a Mercato S. Severino per l'alto corso; a S. Antonio Abate per il medio corso; a Castellammare di Stabia per la foce) collegati da una rete di diverse decine di chilometri di canali, in parte a livello del suolo ed in parte interrati. Dopo un primo avvio dei lavori nella seconda meta' degli anni '70, il PS3 e' stato di fatto abbandonato, in particolare a seguito dei lavori di ricostruzione del dopo-terremoto (1980). Nel 1992 la giunta della regione Campania ha deciso di dare nuovamente corso ai lavori per la realizzazione dei 3 depuratori. A partire da quello dell'alto Sarno localizzato a Costa di Mercato S. Severino. Le procedure per l'affidamento dei lavori sono andate avanti malgrado l'immediata protesta dei cittadini della zona a cui si sono aggiunte le lamentele di numerosi amministratori comunali. Nell'agosto 1992, come e' noto, il Consiglio dei Ministri ha approvato la delibera di "dichiarazione di area a grave rischio ambientale" per l'intero bacino del Sarno, e fissato in 12 mesi il tempo a disposizione per l'elaborazione del piano di risanamento (a tutt'oggi non e' ancora avvenuto l'affidamento per la predisposizione dello stesso). Nel corso della esecuzione dei lavori per la costruzione del depuratore, il Consiglio e la giunta regionale della Campania, accogliendo le istanze del comune di Mercato S. Severino, circa la richiesta di una sospensione dei lavori, si sono espressi favorevolmente al riguardo; tuttavia il 28 dicembre 1992, la giunta regionale della Campania ha approvato due delibere per dare il via anche alla costruzione del depuratore del basso Sarno e delle opere connesse a quelle del medio corso del fiume. Poco dopo la meta' di aprile 1993, il comune di Mercato S. Severino ha decretato la sospensione dei lavori di costruzione del depuratore e, ultimamente, in data 4 giugno 1993, ha emesso una seconda ordinanza per la demolizione dei lavori fin qui eseguiti. Il 18 maggio 1993 il Ministro dell'ambiente ha incontrato una nutrita delegazione di amministratori comunali provenienti dall'area in oggetto, oltre a svariati amministratori regionali della Campania e deputati interessati alla questione. Nel corso della riunione sono state esposte le problematiche di carattere ambientale, progettuale e territoriale relative alla costruzione del depuratore di Mercato S. Severino e dell'intero "Progetto speciale n. 3" elaborato dalla Cassa per il Mezzogiorno negli anni '70. A conclusione dell'incontro mi sono impegnato a promuovere le seguenti azioni: 1) dar corso in tempi brevi ad un sopralluogo dei tecnici del Ministero per una verifica della situazione "in loco", per poter procedere ad una istruttoria sulla vicenda; 2) pervenire ad una intesa con la regione Campania finalizzata all'affidamento per la redazione del piano di risanamento del Sarno, previsto dalla delibera di dichiarazione di area ad elevato rischio ambientale, approvata dal Consiglio dei Ministri nell'agosto 1992. Il sopralluogo e' stato eseguito martedi' 15 giugno da parte dei tecnici del Nucleo Operativo e dei servizi competenti di questo Ministero, finalizzato a raccogliere tutti gli elementi utili per procedere alla istruttoria sul caso, attualmente in corso. Inoltre, a seguito dei contatti informali gia' stabiliti con la regione Campania, saranno predisposti gli atti necessari per pervenire al perfezionamento dell'intesa Stato-regione (coordinamento necessario all'individuazione delle azioni di risanamento da attivare), e per procedere, nei tempi piu' brevi, al conseguente affidamento per la redazione del suddetto piano. Il Ministro dell'ambiente: Spini.



 
Cronologia
mercoledì 23 settembre
  • Parlamento e istituzioni
    Vengono nominati i senatori e i deputati componenti la Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali similari, che sarà presieduta dal deputato Luciano Violante.

mercoledì 30 settembre
  • Politica, cultura e società
    Il Governo vara la legge finanziaria per il 1993: una manovra economica da 93 mila miliardi di lire con l'obiettivo di una drastica riduzione del deficit di bilancio.