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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05655 presentata da FOLENA PIETRO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19920930

Al Ministro delle poste e telecomunicazioni. - Per sapere - premesso che: in data 30 luglio 1992 il Consiglio di amministrazione della RAI-TV ha approvato una delibera relativa alle sedi RAI senza centro di produzione, e quindi anche a quella della Sicilia, che di fatto porta alla chiusura dell'attuale struttura di programmazione della sede RAI della Sicilia; il Presidente della Rai, in occasione dell'inaugurazione della nuova sede a Palermo, che ha rappresentato un consistente investimento per l'azienda, aveva solennemente affermato l'impegno della Rai per potenziare e sviluppare la sede siciliana; la decisione dell'azienda di fatto sopprimerebbe un'attivita' di produzione culturale di grande valore per la Sicilia; e' superfluo ricordare quale valore possa avere, nel particolare momento che sta vivendo la Sicilia sconvolta dalla violenza mafiosa, l'informazione pubblica e, in particolare, un'attivita' di programmazione autonoma; nella delibera gia' citata si invita la direzione generale della Rai a indicare entro il 31 ottobre 1992 le attivita' nazionali e le relative risorse da attribuire ad alcune sedi regionali di particolare importanza -: quale sia il giudizio su queste decisioni e quali iniziative, nel rispetto pieno dell'autonomia dell'azienda Rai e degli organi di controllo del Parlamento, il Governo intenda assumere. (4-05655)

Al riguardo si fa presente che i problemi relativi alla gestione aziendale della concessionaria RAI rientrano nella competenza del Consiglio di amministrazione della Societa'. Cio' esclude qualsiasi possibilita' di intervento governativo, in quanto tale organo opera, ai sensi della legge 14 aprile 1975, n. 103, nel quadro delle direttive e dei criteri formulati dalla apposita Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Tuttavia, non si e' mancato di interessare la concessionaria RAI la quale ha comunicato che, effettivamente, in esecuzione di una ipotesi di riorganizzazione del servizio approvata dal Consiglio di amministrazione della RAI il 30 luglio u.s, con decorrenza 1^ gennaio 1993, e' stata abolita la programmazione radiofonica regionale di tutte le Sedi, comprese quelle con Centro di Produzione. Il provvedimento, ha precisato la concessionaria, si riferisce alle programmazioni di durata inferiore ai 45 minuti, trasmesse in onda media, per le quali e' stato rilevato un indice di ascolto molto limitato ed ha riguardato anche alcune regioni a statuto speciale come la Sicilia e la Sardegna, per le quali e' stata abolita altresi' la programmazione regionale televisiva. Attualmente, un gruppo di lavoro appositamente costituito sta verificando l'entita' delle risorse produttive disponibili e la possibilita' di destinarle con carattere di priorita', al miglioramento ed al potenziamento dell'informazione radiofonica e televisiva regionale, i cui dati di ascolto confermano un crescente interesse dell'utenza. Alla redazione regionale della Sicilia sara' inoltre affidato, a conferma dell'impegno assunto dalla RAI per il potenziamento e lo sviluppo di tale sede, il compito di realizzare una rubrica giornalistica dedicata ai problemi dei Paesi rivieraschi del Mediterraneo che sara' poi trasmessa su rete nazionale. Il Ministro delle poste e delle telecomunicazioni: Pagani.



 
Cronologia
mercoledì 23 settembre
  • Parlamento e istituzioni
    Vengono nominati i senatori e i deputati componenti la Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali similari, che sarà presieduta dal deputato Luciano Violante.

mercoledì 30 settembre
  • Politica, cultura e società
    Il Governo vara la legge finanziaria per il 1993: una manovra economica da 93 mila miliardi di lire con l'obiettivo di una drastica riduzione del deficit di bilancio.

venerdì 2 ottobre
  • Politica, cultura e società
    Si svolge uno sciopero generale del pubblico impiego contro la manovra economica.