Portale storico della Camera dei deputati

Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri di grazia e giustizia e dell'interno. - Per conoscere - premesso: che con provvedimento del 29 settembre 1992 il GIP del tribunale de L'aquila su conforme parere del pubblico ministero ha disposto la custodia cautelare in carcere, per i reati di abuso di atti d'ufficio, falso ideologico e tentata truffa, del presidente e di otto assessori della giunta regionale di Abruzzo e la contemporanea sospensione dall'esercizio delle funzioni; che l'arresto era noto alla pubblica opinione e ai mezzi d'informazione prima ancora della sua esecuzione, come risulta dalla notizia comparsa su vari organi di stampa del 30 settembre 1992, sebbene gli arresti siano avvenuti nel corso della notte e nelle prime ore del mattino dello stesso giorno; che l'arresto era previamente conosciuto fino al punto da essere stato preceduto dalla presenza di giornalisti e operatori radio-televisivi nella seduta del consiglio tenutasi nelle ore pomeridiane del 29 settembre; che il procedimento penale e' stato promosso in rapporto ad una decisione che allo stato appare rientrare nella sfera di competenza e discrezionalita' dell'autorita' regionale, con un sindacato giudiziario che investirebbe il merito della stessa decisione; che la custodia cautelare in carcere appare sproporzionata in rapporto all'entita' dei fatti e alle esigenze istruttorie -: a) l'esatto svolgimento dei fatti nei limiti consentiti dalla legge; b) come intendano garantire il rispetto della legalita' in relazione al segreto istruttorio e se in questo caso non vi siano state violazioni delle norme vigenti per l'anticipata notizia del successivo arresto; c) quali iniziative intendano assumere a salvaguardia dell'autonomia e delle prerogative di competenza dei governi regionali. (3-00334)