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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06179 presentata da ALIVERTI GIANFRANCO (DEMOCRATICO CRISTIANO) in data 19921010

Ai Ministri dell'industria, commercio e artigianato e del lavoro e previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: nel 1986 gli Agenti di assicurazione hanno rinnovato il contratto collettivo nazionale di lavoro dei loro dipendenti sulla base di un accordo (Lodo Borruso) sottoscritto dal Ministero dal Lavoro che nell'occasione si impegnava in forza della propria competenza, ad intervenire presso il Ministero dell'Industria per una rapida definizione dell'accordo economico Imprese-Agenti; le trattative sindacali tra Imprese e Agenti di assicurazione si trascinano da quasi un decennio senza giungere ad alcuna soluzione, nonostante la mediazione tentata da oltre due anni dal Ministero dell'Industria; il Sottosegretario all'industria onorevole Babbini, in occasione della citata mediazione ministeriale, propose due alternative: a) ferma l'interpretazione autentica del Governo sul diritto di esclusiva degli Agenti (in base alla quale le imprese ledono tale diritto quando, senza accordo con l'agente, operano con i Brokers e con i canali alternativi), procedere solo all'adeguamento della parte economica dell'accordo 1981: tale proposta fu subito respinta dall'Associazione dalle Imprese (Ania); b) una parziale rinuncia da parte degli Agenti al diritto di esclusiva - attraverso una diversa configurazione dello stesso - una revisione degli istituti dello scorporo e della revoca, nonche' la soppressione dell'istituto dell'affiancamento, oltre all'adeguamento della parte economica: proposta accettata da entrambe le parti; nonostante quanto sopra, l'accordo non si e' concluso, ma anzi l'Ania ha interpretato le proposte di mediazione ministeriale in senso addirittura peggiorativo per gli Agenti rispetto all'accordo 1981 e si e' poi rifiutata di prendere atto dell'interpretazione autentica delle disposizioni in parola fornite dallo stesso Ministero dell'Industria, su sollecitazione delle organizzazioni di categoria degli Agenti di assicurazione; nel frattempo le tariffe RC Auto obbligatorie sono aumentate dal 1983 (data di scadenza dell'Accordo) ad oggi del 200 per cento e che tale incremento si e' verificato anche sulla quota parte del caricamento, incamerato dalle Imprese di assicurazione, destinato alle voci indennitarie di fine rapporto spettanti agli agenti, pur le imprese continuando ad erogare detti indennizzi sulla base dei parametri previsti dall'accordo 1981, operando di fatto un indebito arricchimento a danno della categoria agenziale; le compagnie continuano a revocare ad nutum gli Agenti con i parametri economici previsti dall'accordo 1981, tuttora applicati anche per gli Agenti che cessano il rapporto per raggiunti limiti di eta'; gia' con interrogazione 4-07797 presentanta in data 26 marzo 1992 era stata rappresentata la grave situazione di disagio per gli agenti di assicurazione e per il mercato assicurativo nel suo complesso; la suddetta interrogazione non ha ancora ottenuto risposta -: se non ritenga il Governo improrogabile, in attesa di una definitiva soluzione della vertenza tra agenti e imprese di assicurazione, assumere le iniziative piu' idonee per giungere al piu' presto quanto meno all'adeguamento, sulla base delle variazioni del costo della vita registratesi dal 1983 ad oggi, dei parametri economici previsti dall'Accordo Nazionale Imprese Agenti 1981. (4-06179)

Il Ministero dell'industria segue da tempo con attenzione le delicate problematiche concernenti il settore della distribuzione assicurativa e non ha mancato di intervenire offrendo la propria mediazione affinche' le parti interessate riprendessero le trattative. Cio' e' avvenuto fin dal mese di dicembre del 1988. In particolare, in seguito ad una serie di incontri, le parti sono pervenute alla elaborazione di una ipotesi di accordo sul piano normativo, per il rinnovo dell'accordo nazionale imprese-agenti, stipulato nel 1981, l'accettazione del quale e' stata subordinata al raggiungimento di una intesa anche sul piano economico. A tale proposito, l'ANIA - l'associazione che riunisce le imprese di assicurazione - nel mese di luglio del 1989, aveva formulato una proposta tendente, a suo giudizio, a contemperare l'esigenza delle imprese di assicurazione di contenere i posti della distribuzione in vista dell'imminente realizzazione del Mercato unico europeo. Siffatta proposta e' stata pero', in via generale, ritenuta insoddisfacente da SNA ed UNAPASS, due delle organizzazioni nazionali di categoria degli agenti maggiormente rappresentative. Nonostante la delicata opera di mediazione svolta dall'onorevole Babbini, allora sottosegretario di Stato del Ministero dell'industria, le posizioni sono rimaste distanti. Dal mese di marzo del 1990, alla ripresa delle trattative, l'onorevole Babbini ha segnalato l'esigenza di trovare con urgenza una soluzione, non solo per il lungo lasso di tempo trascorso, ma anche in vista dell'imminente liberalizzazione del mercato unico. Si trattava, in sostanza, di sopperire a quattro mancati rinnovi contrattuali risolvendo numerosi problemi derivanti anche dal mutamento intervenuto in tali anni nel mercato assicurativo. All'epoca, fu ritenuto necessario, non tanto aggiornare l'accordo scaduto, ma riscriverlo, partendo dalla realta' del mercato caratterizzata da differenti figure di agenti, legati alle imprese assicurative da rapporti di diverso tipo. Di fatto, pero', nonostante la volonta' espressa di voler raggiungere un accordo in tempi brevi, e' emersa una serie di problematiche concernenti: la regolamentazione delle attuali figure di agente plurimandatario o in esclusiva bilaterale rigida e trasformazione dell'esclusiva unilaterale in plurimandato; l'abolizione dell'affiancamento; la limitazione dello scorporo di portafoglio e la parificazione dell'indennizzo per scorporo a quello per revoca parziale; la revoca solo per giusta causa o per giustificato motivo; l'opzione tra indennita' di fine rapporto o paternita' del portafoglio; la possibilita' di stipulare contratti con altre compagnie in alcuni casi prestabiliti; la parita' di condizioni con altri canali distributivi; il rimborso spese per la gestione dei sinistri e la regolamentazione delle utenze. Tutto cio' ha evidentemente comportato un rallentamento dei lavori. Uno degli argomenti piu' dibattuti e' stato poi quello relativo al sistema di calcolo delle indennita' di risoluzione da corrispondere agli agenti nei casi di scioglimento del rapporto agenziale. Le parti, nel corso di un incontro tenutosi presso il Ministero dell'industria, si sono mostrate sostanzialmente d'accordo sulla previsione di una indennita' commisurata alla redditivita' dell'agenzia avendo come parametri di riferimento le provvigioni medie dell'ultimo triennio, soggette a rivalsa, e una indennita' commisurata all'anzianita' dell'agente, non soggetta a rivalsa. Trovato, infine, un accordo di massima sul documento predisposto dall'ANIA nel luglio del 1989, per suddividere l'indennizzo in due voci (indennita' di portafoglio che entrera' nell'istituto della rivalsa e indennita' d'anzianita' che rimarra' a carico dell'impresa) non sono poi state definite, ma semplicemente ipotizzate, le percentuali da attribuire all'una e all'altra indennita'. Nel corso delle numerose riunioni presiedute dall'onorevole Babbini, pur prendendosi atto dello sforzo effettuato dall'ANIA sul piano normativo, e' emerso ancora una volta che i tempi non erano maturi per una radicale modifica delle regole che disciplinano la distribuzione assicurativa e che per poter arrivare ad una soluzione positiva della trattativa occorreva partire dalle cifre previste nell'accordo del 1981 per poi aggiornarle tenuto conto dell'inflazione. In relazione a cio' non e' venuta meno la disponibilita' da parte del Ministero dell'industria a mediare per cercare soluzioni sul piano normativo e sul piano economico che consentissero alle imprese piu' liberta' nel gestire la loro politica commerciale, senza pero' penalizzare il lavoro degli agenti, quali professionisti che realizzano la politica di mercato delle imprese medesime. Tuttavia, nonostante la delicata e costante opera di mediazione e l'andamento delle trattative che avevano creato in alcuni momenti fondate speranze di un buon esito, non e' stato possibile raggiungere un risultato positivo. Infatti, mentre per alcuni argomenti erano state individuate vie percorribili, per altri la contrapposizione tra le parti e' rimasta accanita e, nell'ambito delle stesse organizzazioni degli agenti di assicurazione, per taluni aspetti, gli orientamenti non erano univoci. Punti particolarmente delicati tra quelli trattati sono stati la disciplina della riduzione del portafoglio, il cosiddetto scorporo, e le somme aggiuntive riconosciute dalle compagnie agli agenti in caso di recesso da parte delle imprese. Per quanto riguarda lo scorporo, gli agenti ne chiedevano l'abolizione mentre l'ANIA proponeva una sensibile limitazione della quota massima di portafoglio, pari al 50 per cento, da sottrarre all'agente e affidare ad un nuovo punto vendite. Per quanto riguarda le somme aggiuntive, l'ANIA era pronta a passare dagli attuali 35 milioni a 150 milioni di lire. Altro aspetto delicato e' la questione relativa alla figura dell'agente in esclusiva, a fronte della possibilita', vista con favore dalle compagnie, di offrire polizze anche attraverso sportelli bancari o punti vendita della grande distribuzione. In sintesi, si possono cosi' riassumere i risultati raggiunti all'inizio della scorsa estate: a) definizione di quattro figure professionali di agente di assicurazione: agente in esclusiva reciproca assoluta: si tratta dell'intermediario tradizionale, unico rappresentante, nel proprio territorio, della compagnia di assicurazione, che non puo' creargli concorrenza ne' aprendo nuove agenzie, ne' attingendo ai cosiddetti canali alternativi o integrativi; agente in esclusiva bilaterale moderata: la compagnia di assicurazione puo' creargli concorrenza con i citati canali ma non aprendo nuove agenzie; agente zoppo: lavora in esclusiva unilaterale, nel senso che puo' vendere solo le polizze della compagnia mandante: quest'ultima puo' invece servirsi di altri agenti e fare ricorso ad altri canali di distribuzione; agente plurimandatario; b) affiancamento: puo' essere imposto dalla compagnia solo per le ultime tre figure sopra delineate e per un massimo del 50 per cento. Si tratta comunque di un istituto destinato ad esaurirsi nel tempo in quanto trascorsi cinque anni non e piu' possibile per nessuna delle anzidette quattro figure; c) scorporo: vengono fissate una serie di limitazioni alle compagnie, quali deterrenti, proporzionate all'entita' del portafoglio; d) revoca: viene attualizzata quella specie di penale massima che la mandante paga all'agente. Le compagnie sono rimaste ferme sulle proprie posizioni rispetto alle richieste degli agenti che volevano limitare l'istituto ai casi di giusta causa; e) agenti di citta': sono destinati a scomparire ed a rientrare, a loro scelta, nelle citate figure di agente in esclusiva bilaterale moderata o di agente zoppo. Tuttavia, nonostante il consenso di massima che le parti avevano accordato allo schema sopra illustrato, la trattativa risulta ancora bloccata. Ed invero, mentre su alcuni punti (affiancamento, scorporo, revoca, agenti di citta'), l'ANIA e l'UNAPASS si sono mostrati d'accordo, lo SNA e' apparso propenso a riaprire la trattativa nel suo complesso, dal momento che nell'ambito dello stesso sindacato non vi era omogeneita' di vedute. Anche in questa circostanza il Ministero dell'industria, rappresentato dall'onorevole Babbini, ha confermato di essere disponibile a proseguire la sua opera di mediazione purche' le parti trovassero un accordo sui punti ancora in discussione. Dopo aver rappresentato l'andamento della trattativa e la situazione attuale della questione si conferma la piena disponibilita' del Ministero dell'industria ad offrire, per quanto di competenza, il proprio contributo. Per quanto concerne la precedente interrogazione n. 4/07797, essendo stata questa presentata negli ultimi giorni della passata legislatura (26 marzo 1992) e' rimasta per tale motivo priva di risposta. Il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato: Guarino.



 
Cronologia
venerdì 9 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera, con distinte votazioni, approva i quattro articoli del disegno di legge A.C. 1568, recante delega al Governo per la razionalizzazione e la revisione delle discipline in materia di sanità, di pubblico impiego, di previdenza e di finanza territoriale, su cui il Governo aveva posto la questione di fiducia.

lunedì 12 ottobre
  • Politica, cultura e società
    Mino Martinazzoli è eletto segretario politico della DC al posto di Arnaldo Forlani.