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Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: con decreto-legge 18 gennaio 1992, n. 9, convertito in legge n. 217 del 28 febbraio successivo (vedasi tabella B-bis allegata a detta legge) l'organico dei Generali di Divisione dell'Arma dei Carabinieri, apice della carriera, e' stato aumentato da 8 a 10 unita' (ed il numero massimo consentito da 9 a 11) ma solo a decorrere dal 1^ gennaio 1993; tale provvedimento affrettato, perche' adottato a chiusura della trascorsa legislatura, agli interroganti appare inspiegabile e non giustificato: infatti; a) tutti gli altri aumenti organici, nei diversi gradi, incluso i Generali di Brigata, decorrono dal 1^ gennaio 1992; b) due nuove Divisioni dell'Arma, per cui mancava ovviamente la copertura organica, sono state costituite, in aumento rispetto alle tre preesistenti, sotto la data del 7 giugno 1991 quella di Messina (4^) e del 12 luglio 1991 quella di Padova (5^); per effetto di tale disposizione risulta che due Generali di Divisione dei Carabinieri, in servizio permanente effettivo, dovrebbero essere collocati in aspettativa per riduzione di Quadri (ex articolo 7 della legge 10 febbraio 1973, n. 804) a decorrere dal 31 dicembre 1992 con oltre due anni di anticipo rispetto al limite di eta' previsto (64 anni); con un solo giorno di anticipo la citata legge consente cosi' di disperdere un patrimonio di consolidata esperienza e maturata professionalita' -: quali iniziative urgenti anche di carattere legislativo intenda porre allo studio al fine di evitare tale esiziale previsione, con particolare riferimento: a) alla possibilita' di non considerare nell'attuale numero chiuso, gli Ufficiali Generali che - come il Direttore della DIA - ricoprono un incarico non esclusivo all'interno dell'Arma (ovvero di considerarli fuori ruolo con decreto ministeriale); b) all'eventualita' di promuovere un aumento piu' consistente del numero massimo degli ufficiali Generali dell'Arma, si' da consentire - rispetto ai posti di impiego - adeguato margine per far fronte ad esigenze internazionali e/o interforze (e quanto meno ragguagliati alla situazione di partenza, ed a quella prevista per le altre Armi dell'Esercito, dalla legge 16 novembre 1962, n. 1622 e dal decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1974); si consideri attentamente che l'attuale esiguo margine di una unita' penalizza solo l'Arma dei Carabinieri; c) all'eventualita' di collocare in soprannumero, in analogia a quanto gia' avviene per gli Ufficiali delle forze armate trasferiti a ricoprire incarichi internazionali e/o interforze, gli ufficiali dei carabinieri chiamati, ormai con insolita frequenza, ad assolvere a nuove funzioni non originariamente ed esclusivamente previste per l'Arma Benemerita. (4-06370)

L'incremento organico dei generali di divisione dei carabinieri, disposto con decreto-legge 18 gennaio 1992, n. 9, convertito in legge 28 febbraio 1992, n. 217, e' stato finalizzato alla copertura dei posti d'impiego previsti per l'anno 1993 e seguenti, mentre l'aumento immediato degli organici degli altri gradi (anche dirigenziali) ha avuto decorrenza immediata per dare pronta risposta alla progressiva istituzione del nuovo modello ordinativo ed alla costituzione della direzione investigativa antimafia. Si precisa, peraltro, che al 1^ gennaio 1993 il ruolo dei generali di divisione dei carabinieri sara' costituito da 15 unita', comprensive di due ufficiali in servizio al raggruppamento unita' difesa, sufficienti per il pieno soddisfacimento numerico e qualitativo delle necessita' istituzionali. Nessun generale di divisione dei carabinieri e' stato collocato in aspettativa per riduzione quadri il 31 dicembre 1992, in quanto i due ufficiali nei cui confronti avrebbe potuto essere adottato simile provvedimento hanno prodotto istanza di collocamento in congedo con decorrenza anteriore alla data predetta. Alla luce di quanto precisato i quesiti posti nella seconda parte della interrogazione non possono trovare favorevole considerazione. Il Ministro della difesa: Ando'.