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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06577 presentata da PERINEI FABIO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19921021

Al Ministro della sanita'. - Per sapere - premesso che: 1) l'articolo 5 del decreto-legge 8 febbraio 1988, n. 27, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 aprile 1988, n. 109, prevede "Misure urgenti per le dotazioni organiche del personale degli ospedali e per la razionalizzazione della spesa sanitaria", comprendente l'erogazione di 7.500 borse di studio biennali per la formazione specifica in medicina generale, in accordo con la direttiva del Consiglio della CEE n. 86/457 del 15 settembre 1986; 2) tale disposizione e' stata successivamente regolamentata dal decreto-legge 8 agosto 1991, n. 256; 3) occorre considerare che: a) il principio ispiratore del legislatore e' quello di formare specificatamente del personale medico da inserire nei vari settori della medicina generale; b) la formazione specifica in medicina generale regolamentata dal decreto interministeriale 10 ottobre 1988, terminera' in tutta Italia prima del 1^ gennaio 1995, data in cui, fatti salvi i diritti acquisiti, sara' necessario il titolo di formazione specifica in medicina generale per accedere ai vari settori della medicina generale; c) l'AMFoMeG (Associazione medici in formazione per la medicina generale) propone: I) l'attribuzione di un punteggio valutabile ai fini della graduatoria unica regionale, anche durante il biennio del tirocinio (0:1/mese per il periodo di formazione in ospedale e 0.3/mese per il periodo presso il medico di medicina generale e le strutture di base delle unita' sanitarie locali); II) l'istituzione di canali di accesso preferenziale per l'inserimento a termine dei medici in possesso dell'attestato di formazione specifica in medicina generale; III) in subordine di poter considerare le seguenti possibilita': istituzione di graduatorie riservate da cui attingere il personale medico necessario per l'ampliamento dei profili professionali previsti nei vari settori della medicina generale (progetti obiettivo, ampliamento dei servizi su tutto il territorio nazionale dei distretti socio-sanitari di base); attribuzione, al termine della formazione specifica in medicina generale, di un punteggio aggiuntivo oltre a quello citato al punto 1), che consenta un inserimento nei vari settori della medicina generale; d) le richieste della suddetta associazione evidenziano di fatto una sottovalutazione, quando non un totale disconoscimento, di impegno formativo promosso da una legge dello Stato; e) pur non disconoscendo la portata del recepimento delle direttive CEE, che dara' stabile e generale assetto alla preparazione dei medici di medicina generale, e' necessario individuare un equilibrato riconoscimento della formazione ottenuta con le borse di studio indicate dalla legge n. 109 del 1988 -: quali provvedimenti si intendano adottare per riconoscere gli anni di formazione dei medici di medicina generale, che hanno usufruito delle borse di studio della legge n. 109 del 1988. (4-06577)

In merito alle considerazioni svolte, e' utile ricordare che le proposte dell'associazione medici in formazione per la medicina generale AM.FoMeG., sia quelle esposte in via prioritaria sia quelle subordinate, costituiscono, da sempre, materia di contrattazione fra le parti (delegazione di parte pubblica e delegazioni sindacali). Come tali, quindi, esse non possono discendere da determinazioni unilaterali da parte di questo Ministero. A questo specifico riguardo, anzi, e' doveroso tener presente che: ogni eventuale proposta deve essere presentata in sede di negoziazione e puo' divenire, ovviamente, disposizione contrattuale soltanto dopo le necessarie intese pattizie; l'articolo 4, comma 9, della legge 30 dicembre 1991, n. 412 (disposizioni in materia di finanza pubblica) e' venuto a modificare in modo sostanziale la composizione della delegazione di parte pubblica, individuando nelle regioni la componente principale e sostanziale ai fini del rinnovo degli accordi relativi al comparto del personale del Servizio sanitario nazionale e del personale sanitario a rapporto convenzionale. Ne consegue un'ovvia, quanto inevitabile attenuazione del ruolo in materia attribuibile, per il futuro, a questo Ministero ed agli altri dicasteri interessati. Comunque, in merito alle iniziative auspicate nell'interrogazione, a cura di questo Ministero ai fini del riconoscimento degli anni di formazione dei medici borsisti di medicina generale, proprio in funzione di quell'equilibrato riconoscimento della formazione ottenuta con le borse di studio in esame - pure auspicato nell'interrogazione - questo Ministero, nell'ambito delle proprie attribuzioni, riterrebbe di aver gia' operato significativamente in tal senso. Giova ricordare, infatti, che, nonostante il parere contrario della XII Commissione permanente affari sociali della Camera dei deputati e' stato perseguito l'inserimento nell'articolo 2 del decreto legislativo n. 256 del 1991 della previsione di cui all'attuale comma 2, che cosi' recita: "E' equiparato all'attestato di cui al comma 2 dell'articolo 1 l'attestato di compiuto tirocinio teorico-pratico per la formazione specifica in medicina generale rilasciato ai sensi del secondo comma dell'articolo 8 del decreto ministeriale 10 ottobre 1988". Il Sottosegretario di Stato per la sanita': Azzolini.



 
Cronologia
sabato 17 ottobre
  • Politica, cultura e società
    Nasce a Roma Alleanza Democratica, nuova formazione politica con lo scopo di accelerare il cammino delle riforme istituzionali.

mercoledì 21 ottobre
  • Politica, cultura e società
    Tommaso Buscetta e altri pentiti forniscono rivelazioni sulle connessioni fra mafia e politica.

venerdì 23 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 314 voti a favore e 24 contrari, l'articolo unico del disegno di legge A.C. 1581 di conversione del decreto-legge 19 settembre 1992, n. 384, recante misure urgenti in materia di previdenza, di sanità e di pubblico impiego, nonché disposizioni fiscali, su cui il Governo aveva posto la questione di fiducia.