Portale storico della Camera dei deputati

Al Ministro della sanita'. - Per sapere - premesso: che le strutture pubbliche, particolarmente del sud Italia, sono impreparate a ricevere una accresciuta domanda di assistenza e che non esistono locali ed attrezzature per effettuare attivita' sanitaria intra-moenia prevista in regime di libera professione dalla legge n. 412 del 1992; che l'attivita' di diagnostica strumentale espressa principalmente dalla radiodiagnostica (anche con TAC e Risonanza magnetica), e dalla medicina nucleare, e l'attivita' di radioterapia oncologica sono soggette a regime autorizzativo e possono essere effettuate esclusivamente in "presidi pubblici e privati" (al pari di tutte le attivita' chirurgiche) debitamente organizzati; che il decreto-legge n. 384 del 19 settembre 1992 impedisce il prepensionamento per i medici che desiderano optare per l'attivita' esterna lasciando la dipendenza; che la legge-delega per la sanita', allo stato in fase di discussione alla Camera, non prevede certezze sul futuro delle "convenzioni" per la specialita' esterna -: 1) come potranno andare in pensione i medici che optano per gli studi privati convenzionati; 2) quali sicurezze nel lavoro gli stessi medici potranno avere operando esclusivamente negli studi convenzionati; 3) quali garanzie abbiano i medici dipendenti che desiderano operare in regime libero professionale, fuori orario di lavoro, all'interno delle strutture pubbliche; 4) quali garanzie di pagamento abbiano i medici che optano per il tempo pieno dal momento che il Governo non ha la disponibilita' di oltre duemila miliardi per coprie la nuova maggiore spesa. (4-07239)