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Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: con legge n. 395 del 15 dicembre 1990 viene istituito un corpo di polizia penitenziaria e viene disciolto il Corpo degli agenti di custodia e soppresso il ruolo delle vigilatrici penitenziarie; la stessa legge non fa alcun riferimento allo Statuto d'autonomia della provincia di Bolzano rispetto alle norme di attuazione del decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976 n. 752, per cui il Commissario di Governo - non essendoci l'articolo che prevede l'applicazione di detta legge nella provincia di Bolzano - non ritiene di doverla applicare; in conseguenza di quanto sopra la sezione femminile e' chiusa; gli agenti di custodia del carcere di Bolzano lavorano in una situazione di estremo disagio poiche' dato l'elevato numero di detenuti (140) contro la reale ricettivita' (60) del carcere e l'esiguo numero degli agenti, devono coprire le 24 ore lavorative; la situazione sanitaria del carcere versa in condizioni sempre meno controllabili; le misure di sicurezza sono inadeguate; a questa gia' grave situazione, si aggiunge anche il problema del controllo ai detenuti che, meno pericolosi, possono usufruire di permessi giornalieri (fra questi vi sono tossicodipendenti, spacciatori, sieropositivi) che si aggirano per la citta' rappresentando un serio pericolo per la societa' -: quali iniziative di conseguenza si intendono adottare per abolire la carenza normativa per la provincia di Bolzano; quali interventi urgenti intenda adottare per affrontare la gravissima situazione sanitaria, le precarie misure di sicurezza e, in particolare, la carenza di organico. (4-07310)

In riferimento alla interrogazione in oggetto, si comunica quanto segue. Relativamente al problema della sezione femminile presso la casa circondariale di Bolzano, si rappresenta che, allo stato, detto reparto e' temporaneamente chiuso, stante la necessita' di eseguirvi alcuni lavori di ripristino e riattamento. Al momento, si sopperisce alle esigenze del circondario utilizzando la sezione femminile presso la casa circondariale di Trento, nonche' quella appena inaugurata presso la casa circondariale di Rovereto. Per quanto concerne la situazione generale dell'istituto, si rappresenta che, alla data del 30 settembre 1993, erano presenti 136 detenuti e 5 semiliberi, a fronte di una capienza tollerabile di 91 posti-detenuto e 15 posti per semiliberi. Sulla scorta di tali dati, si osserva che il rapporto presenze-capienza, pur essendo al di sopra della norma, rientra nei limiti del generale sovraffollamento, che attualmente caratterizza le carceri e comunque non e' superiore a quello di altri istituti penitenziari italiani. Relativamente al personale di polizia penitenziaria, si precisa che l'organico inizialmente previsto (60 uomini) e' stato successivamente integrato, per cui risultano attualmente ivi in servizio n. 66 unita', alle quali si aggiungeranno a brevissima scadenza ulteriori 6 agenti. Comunque, gli agenti in servizio a Bolzano - pur con la accresciuta mole di lavoro derivante dalla situazione di sovraffollamento - riescono con sufficiente regolarita' a fruire dei prescritti turni di riposo e licenze ed effettuano mediamente prestazioni di lavoro straordinario retribuito per circa 30-35 ore mensili pro capite, l'entita' del lavoro straordinario prestato a Bolzano rientra poi nella media di quello effettuato in gran parte degli istituti penitenziari in considerazione dei gravi problemi di sovraffollamento e di carenza di personale. Per quanto attiene poi alla situazione sanitaria, la stessa, sulla base delle notizie fornite per le vie brevi dallo stesso Direttore, non desta particolari problemi o allarmi, ove si consideri che l'istituto si avvale di un medico incaricato, di una guardia medica per complessive 12 ore giornaliere e di una copertura infermieristica di 9 ore; inoltre, sono state stipulate convenzioni con l'unita' sanitaria locale di Bolzano per l'assistenza cardiologica e dermatologica, nonche' con l'unita' sanitaria locale di Merano per l'assistenza ai detenuti tossico-dipendenti. Relativamente alle condizioni strutturali dell'istituto anche sotto il profilo della sicurezza, si rappresenta che, risalendo la costruzione dell'immobile de quo al 1885, qualche problema inevitabilmente sussiste, peraltro correlato anche alla non ideale collocazione del compendio nel contesto cittadino. Al riguardo, tuttavia, il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, compatibilmente con le caratteristiche dell'edificio e con le disponibilita' di bilancio, e' intervenuto onde sopperire seppure in parte alle esigenze evidenziate, finanziando per il corrente esercizio la costruzione di una terza garitta di sicurezza, la recinzione di un cortile interno nonche' autorizzando l'avvio di gare per la fornitura di telecamere e monitors per l'impianto televisivo a circuito chiuso e per ulteriori lavori attinenti alla sicurezza interna ed esterna della struttura. Si segnala, da ultimo, che il competente ufficio ha anche avviato di recente opportuni contatti in merito alla proposta avanzata dalla Presidenza della provincia Autonoma di realizzare, a cura e spese di detto Ente, un nuovo istituto in Bolzano, facendo ricorso alla legge 6 luglio 1956, n. 696, che prevede la permuta del vecchio complesso con il nuovo. Per concordare l'attuazione di tale progetto, e' stato programmato un incontro congiunto a breve termine, e si e' in attesa della fissazione della relativa data da parte delle Autorita' interessate. Il Ministro di grazia e giustizia: Conso.