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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00331 presentata da DI DONATO GIULIO (PARTITO SOCIALISTA ITALIANO) in data 19921106

Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri ed il Ministro di grazia e giustizia, per sapere - premesso: che l'obbligo del segreto sugli atti di indagine del Pubblico ministero e della Polizia giudiziaria viene costantemente violato con grave lesione dell'onere e della reputazione di coloro che sono sottoposti ad indagini preliminari ovvero sono comunque coinvolti in un procedimento; che l'informazione di garanzia, introdotta dal legislatore al fine di tutelare il potenziale inquisito da ogni arbitrario esercizio di attivita' giurisdizionale, assume spesso la caratteristica, per la presentazione che se ne fa all'opinione pubblica, di documento attestante una stigmatizzazione precoce con la conseguente gravissima lesione della reputazione del cittadino da essa raggiunto; che, a fronte di frequentissime violazioni del segreto istruttorio, risulta incardinato un numero irrisorio di procedimenti per tale reato; che tutto cio', facendo coincidere la semplice accusa o meglio la stessa attivita' di indagine con una anticipata condanna, produce l'effetto devastante di un giudizio sommario ed inappellabile; che tutto cio' ha determinato nella prassi la sostituzione della presunzione di innocenza (articolo 27 della Costituzione) con quella di colpevolezza che viene sistematicamente applicata nei confronti degli indagati; che, in conseguenza di cio', la centralita' del processo, collocata dal nuovo codice nella fase del dibattimento e' ormai, per prassi costante, regredita a quella di indagine e istruttoria; che di fatto quindi si e' determinata una vanificazione del rito accusatorio sostituito da una prassi inquisitoria priva di trasparenza: una sorta di "camera oscura" che genera una insostenibile disparita' tra accusa e difesa; che spesso gli interrogatori dei testi, anche per reati di scarso rilievo sociale o per i quali non e' comunque prevista o prevedibile apprezzabile sanzione, vengono eseguiti con il condizionamento prodotto da un'interpretazione estensiva della norma che consente l'arresto in flagranza per reticenza; che la custodia cautelare viene spesso disposta attraverso una interpretazione anomala e non corretta dell'articolo 274 del codice di procedura penale con grave pregiudizio per i diritti di cittadini imputati di reati di scarso o relativo rilievo sociale o per i quali sono previste sanzioni non gravi, suscettibili spesso anche del beneficio di sospensione condizionale della pena, creando cosi' una oggettiva condizione di soggezione che comprime ingiustamente le facolta' dell'indagato connesse al diritto di difesa, costituzionalmente garantito; che l'attivita' del giudice delle indagini preliminari si riduce in molti casi alla pura convalida delle richieste dell'accusa e che cio' accade anche nell'attivita' del Tribunale del Riesame, come potra' essere confermato da una adeguata azione di monitoraggio, con cio' facendo venir meno l'imparzialita' che deve essere propria della funzione giudicante; che un uso malaccorto, ad avviso dell'interpellante, dei poteri conferiti alla Magistratura requirente ed in alcuni casi un'illegittima interpretazione estensiva di essi ha portato in particolari evenienze a ledere prerogative di poteri dello Stato nonche' a provocare sconfinamenti della giurisdizione nell'amministrazione attiva, con grave lesione, ad avviso dell'interpellante, degli equilibri costituzionali e dell'interesse pubblico -: quali siano le posizioni in materia, assunte in base alle proprie competenze, dal Governo e dal Ministro di grazia e giustizia, nonche' quali misure di competenza si reputi opportuno apprestare al fine di inibire la lesione di fondamentali diritti costituzionali, e di garantire la piena attuazione delle riforme introdotte con il nuovo codice di procedura penale. (2-00331)

 
Cronologia
martedì 3 novembre
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    Bill Clinton è eletto presidente degli Stati Uniti d'America. Il Partito Democratico riconquista la Casa Bianca dopo dodici anni.

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