Portale storico della Camera dei deputati

Ai Ministri dell'interno e della difesa. - Per sapere: se rispondano al vero le notizie risultanti agli interroganti secondo le quali: una strana coppia di giornalisti, che alterna la sua collaborazione con i settimanali "Liberazione" e "Avvenimenti", di nome Patrizia Volpin e Juri Pevere, sarebbe stata accreditata e spesata dall'Alto Commissario per la lotta alla mafia, Prefetto Finocchiaro, per condurre indagini giornalistiche su rapporti politica-mafia-magistratura-massoneria nella costa jonica reggina e sarebbe stata accompagnata nei suoi movimenti e nei contatti in loco anche con gli apparati dell'ordine pubblico da agenti del SISMI alla stregua di veri e propri collaboratori; la citata coppia abbia chiesto, per il "lavoro svolto", all'Alto Commissario una ingente somma di denaro ricevendone in cambio una denuncia per tentata estorsione presso la Procura di Reggio con l'avvio di procedimento penale presso la Procura di Roma competente per territorio; la Volpin, nativa di Padova, sarebbe una vecchia conoscenza di Polizia e Carabinieri in quanto a capo di una cellula terroristica di quella citta', responsabile di numerosi "espropri proletari" compiuti all'epoca riuscendo, contrariamente ai suoi compagni, a farla franca in quanto avrebbe preso posto, stranamente, sulla seconda macchina d'appoggio; il tribunale dei Minori di Padova avrebbe deciso di sottrarre alla Volpin la patria potesta' sul figlio, riconoscendola affetta da sindrome schizofrenica e di affidarlo al padre -: pur quali motivi la succitata Volpin e' stata ascoltata e verbalizzata per molte ore nei giorni 3, 4, 23, 27 aprile e 19 giugno 1992, dalla procura di Palmi, incompetente per territorio, anziche' rinviata alla Procura competente; quali iniziative urgenti si intendano assumere per accertare i fatti e le eventuali responsabilita' ed impedire che continuino ad avere credito simili personaggi, veri e propri agenti provocatori, utili solo ad alimentare conflitti in settori delicati come quello giudiziario e dell'ordine pubblico nonche' a screditare e destabilizzare le istituzioni ed a creare un clima torbido che rende lecita e possibile ogni riduzione dei diritti e degli spazi di liberta' dietro la falsata domanda di legalita' e di moralita'. (4-07837)