Portale storico della Camera dei deputati

Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri del lavoro e della previdenza sociale, del tesoro e della marina mercantile. - Per sapere - premesso che: il direttore della Cassa Marittima Meridionale a seguito dell'assunzione ad incarico pubblico e' stato, su sua richiesta, collocato in aspettativa ai sensi dell'articolo 88 del decreto del Presidente della Repubblica 361/57 e delle disposizioni recentemente approvate; l'aspettativa non rende tale incarico vacante e come per legge, la funzionalita' della direzione viene assicurata dal dirigente vicario; la nomina di un secondo direttore creerebbe problemi economici e giuridici ad un ente gia' esposto a disavanzi di gestione, contraddicendo, tra l'altro, gli indirizzi di contenimento della spesa pubblica indicati dal Governo; il Ministero del Lavoro ha richiesto alla Cassa Marittima Meridionale una terna di nomi tra i quali scegliere un secondo direttore che si aggiungerebbe a quello collocato in aspettativa, aggravando i costi di gestione e creando problemi di non facile gestione qualora il direttore titolare dovesse rientrare dall'aspettativa -: se non ritengano di soprassedere alla citata nomina che comporterebbe un sicuro contenzioso, visto anche il parere contrario del Collegio dei revisori dei conti, della maggioranza del Consiglio di Amministrazione e delle organizzazioni sindacali. (4-07866)

In seguito alla sua elezione a deputato, il dottor Pietro Mastranzo - direttore generale della Cassa Marittima Meridionale, e' stato collocato in aspettativa per mandato parlamentare con diritto alla conservazione del posto. Pertanto si e' ravvisata l'esigenza di provvedere alla sua sostituzione limitatamente alla durata del mandato parlamentare disponendo la nomina a direttore generale della Cassa dell'avvocato Emilio Buondonno. La Cassa Marittima Meridionale ha quindi effettuato l'assunzione dell'avvocato Buondonno con contratto a tempo determinato "per il periodo della durata del mandato parlamentare del ... precedente direttore e comunque fino al compimento del quinquennio decorrente dalla data del 21.11.1992". Si e' ritenuto che la durata del mandato parlamentare non consentisse di soprassedere alla nomina di un sostituto. Infatti l'esigenza di assicurare il buon andamento della gestione non puo, con tutta evidenza, essere convenientemente soddisfatta da un funzionario vicario il quale, per sua natura, subentra al titolare in caso di brevi assenze e deve svolgerne le funzioni in aggiunta a quelle proprie. Va sottolineato, infine, che nessun aggravio di spesa si verifica a carico dell'Ente poiche' al dipendente collocato in aspettativa per mandato parlamentare, in base alla disciplina attualmente vigente, non e' dovuta alcuna retribuzione durante il periodo di sospensione del rapporto di lavoro. Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale: Giugni.