Portale storico della Camera dei deputati

Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: nei giorni scorsi in un articolo di Mauro Giacon sul Gazzettino di Padova di martedi' 10 novembre 1992 si commenta una dichiarazione fatta da un giudice del tribunale di Venezia: "L'anno prossimo sara' decisivo per le sorti del nostro Paese. O andremo alle elezioni anticipate, oppure il sistema che abbiamo cercato di estirpare finira' per averla vinta". "Quello che stiamo vivendo non e' frutto di una congiura - ha detto il magistrato - ma la fine di un sistema che non ha piu' legittimita'. Ha gestito il potere secondo una logica che e' la negazione del consenso, attraverso un sistema clientelare che ha degenerato tutto. Insomma ha creato una sorta di democrazia truccata dove la tangente serve ad acquistare consenso. Il sistema dei partiti bugiardi e' giunto alla sua fine, ma non basta che i colpiti si facciano da parte, se vogliamo spazzare via questo sistema ed ottenere un ricambio totale della classe politica dobbiamo ricorrere al voto. La parola ora non spetta alla magistratura ma al consenso popolare"; cio' contravviene palesemente, ad avviso degli interroganti, al principio costituzionale di neutralita' della magistratura e del suo operato, facendo invece intravvedere finalita' del tutto estranee quali quelle di sollecitare lo scioglimento anticipato delle Camere, addirittura per fini di un generale mutamento del regime politico; quanto dichiarato si configurerebbe a parere degli interroganti come motivazione di una ispirazione eversiva dell'azione giudiziaria tesa a provocare la delegittimazione dell'intera Assemblea legislativa e diretta al fine di impedire, anche temporaneamente, l'esercizio della sua funzione -: se risulti che quanto riportato dai giornali sia stato effettivamente pronunciato dal Magistrato; quale valutazione dia il Ministro di tali dichiarazioni; se non sia necessaria e urgente la verifica di quanto tale esplicita finalita' eversiva condizioni e strumentalizzi alcune altre discutibili azioni giudiziarie in corso; quali iniziative intenda assumere o promuovere per riportare l'atteggiamento del magistrato nei limiti e nelle garanzie previste dalla Costituzione. (3-00480)