Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00376 presentata da TRABACCHINI QUARTO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19921119

I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri degli affari esteri e dell'interno, per sapere - premesso che: la legge n. 39 del 1990, sull'immigrazione all'articolo 2 prevedeva la definizione annuale di flussi d'ingresso, attraverso apposita decretazione e sentite le parti sociali interessate; nei primi due anni i relativi decreti interministeriali, predisposti dal "Gruppo ad hoc" presso il Ministero degli Esteri, non hanno consentito alcun nuovo ingresso, ad eccezione delle riserve gia' previste dalle leggi n. 943 del 1986, e n. 39 del 1990, per ricongiungimenti familiari, asilo politico e chiamata diretta per lavoro, ne' hanno consentito la regolarizzazione di quote di lavoratori gia' presenti in Italia; gli stessi ingressi per chiamata lavorativa diretta sono resi estremamente difficili dalle lentezze procedurali ed amministrative, con la sola eccezione dei "collaboratori/trici familiari", per i quali e' stata emessa un'apposita circolare; gli ingressi per lavoro su chiamata diretta, pari a 14.377 cittadini extra-Cee nel primo semestre dell'92, hanno quindi riguardato per la maggior parte cittadini stranieri gia' presenti sul territorio nazionale, obbligati ad uscire e rientrare dall'Italia al fine di regolarizzare rapporti di lavoro gia' in corso; in questi due anni non si e' peraltro provveduto all'emissione di permessi di soggiorno per lavoro stagionale, la cui possibilita' e' contemplata dalle leggi vigenti; per quanto riguarda i rifugiati in attesa d'asilo o con ricorso amministrativo pendente, nonche' i profughi accolti per motivi umanitari, permane il divieto di iscrizione al Collocamento e quindi di lavoro regolare: anche il recente decreto a favore dei rifugiati somali, che consente il lavoro, risulta largamente inosservato da parte degli uffici del Lavoro; tutto questo ha condotto alla stabilizzazione di una consistente quota di presenze straniere sul territorio nazionale irregolari sia dal punto di vista del soggiorno che del lavoro, con gravi conseguenze sui rapporti di lavoro nelle citta' e nelle campagne e sulle condizioni di vita e di integrazione sociale, e con grave danno economico in termini di evasioni contributive e fiscali; questa situazione comporta la diffusione di fenomeni di intermediazione illegale di manodopera, specie nelle campagne, e di intermediazione speculativa nelle procedure per l'ingresso e l'offerta di lavoro; in materia di ricongiungimenti familiari, a partire dal 1991 sono state introdotte per circolare procedure estremamente restrittive, che escludono in ogni caso il ricongiungimento di parenti (anche di primo grado), entrati in Italia con visto turistico o comunque presenti irregolarmente, con parenti regolarmente residenti; la Cgil, in sede di consultazione preventiva in vista dell'imminente emissione del decreto sui "flussi d'ingresso" per il 1993, ha chiesto che "in via pregiudiziale e contestuale alla formulazione del decreto si faccia accedere legalmente al mercato del lavoro quegli "irregolari" per i quali il datore di lavoro dichiara l'assunzione, senza che per gli stessi sia obbligatorio l'ingresso dall'estero", e che contemporaneamente vi sia una soluzione circa l'ingresso in Italia e l'accesso al lavoro dei "rifugiati di fatto" provenienti da Paesi colpiti da eventi bellici o catastrofi, degli infermieri professionali di cui al decreto ministeriale n. 174 del 1991, e dei lavoratori stagionali; peraltro sarebbe ipotizzabile, ai fini dell'attribuzione di permessi di soggiorno per lavoro agli attuali "irregolari", l'autocertificazione da parte dello stesso lavoratore di rapporti di lavoro in atto, a somiglianza di quanto stabilito nella recente operazione di rinnovo dei permessi di soggiorno, allo scopo di sottrarre il lavoratore all'arbitrio di datori di lavoro disonesti -: se non ritengano di accogliere queste indicazioni, condivise da tempo dall'intero arco dell'associazionismo e dal volontariato sia laico che cristiano e fatte proprie anche dai rappresentanti dei principali Comuni metropolitani nel recente incontro con il Ministero dell'interno, e di attivare con urgenza tutti questi strumenti - a partire dalla formulazione del decreto annuale sui "flussi" e dalla legalizzazione dei lavoratori stagionali gia' presenti in Italia - che possono consentire, nell'ambito dell'attuale legislazione, l'emersione di quote di manodopera straniera dalla clandestinita' e dalla forzata irregolarita' lavorativa. (2-00376)

 
Cronologia
mercoledì 11 novembre
  • Politica, cultura e società
    Muore a Roma lo storico dell'arte Giulio Carlo Argan, parlamentare comunista e sindaco della capitale dal 1976 al 1979.

sabato 21 novembre
  • Politica, cultura e società
    Siegfrid Burger è eletto presidente della SVP.