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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10347 presentata da MICELI ANTONIO (DEMOCRATICO CRISTIANO) in data 19930202

Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri del tesoro e per gli affari sociali. - Per sapere - premesso: che sono state emesse delle nuove monete di piccolo taglio (100, 50); che tali monete stentano ad entrare nell'uso corrente perche' troppo piccole e quindi difficili da maneggiare e da discernene, con riferimento alle pezzature di 100 e 50 lire; che l'uso di tale minuscola pezzatura e' praticamente interdetto alle persone ipovedenti, non vedenti ed a tutti quei soggetti che in via permanente o transitoria non possiedano il controllo totale delle mani; che comunque l'uso di tali piccolissime monete nuove crea problemi, o addirittura e' precluso agli uomini e donne della terza eta' che, come e' noto, perdono frequentemente e progressivamente, con il decorrere del tempo, la capacita' visiva ed il senso del tatto; che da parte di tutte le forze politiche democratiche, cosi' come dal Governo, non si perde occasione per ribadire la volonta' di abbattere tutte le barriere che si frappongono ai soggetti svantaggiati e piu' deboli; che, con riferimento a quanto gia' detto, sostituendo tale piccolissima pezzatura si otterrebbe il duplice obiettivo di facilitare l'uso delle monete ai soggetti per vari motivi impediti e al tempo stesso di rendere ragione alla stragrande maggioranza della popolazione, che non ha gradito giustamente il maneggio di tali monete -: se il Ministro del tesoro non intenda sospendere l'emissione di tali monete, provvedendo nel contempo allo studio di una nuova emissione che, oltre a rispondere a criteri di economicita', agevoli l'uso delle monete ai soggetti piu' deboli (ipovedenti, non vedenti, persone anziane, ecc.), e comunque sia rispondente ai requisiti di facile manualita' che l'uso di monete spicciole impone. (4-10347)

Si risponde all'interrogazione indicata in oggetto, concernente l'erogazione delle nuove monete di piccolo taglio (100 e 50). Al riguardo, si fa presente che l'esame della circolazione metallica di Stato gia' da lungo tempo evidenziava l'assoluta inadeguatezza della relativa scala dei tagli alle esigenze del mercato, anche in relazione allo scarso potere di acquisto dei singoli valori, che comportava, tra l'altro, un uso continuo - sia per i resti che per la composizione di valori superiori - di monete di piccolo taglio (lire 50 e lire 100), eccessivamente pesanti ed ingombranti. Il riordino strutturale era previsto in sede di attuazione del modulo monetario, poi non realizzato, che si intendeva introdurre con il disegno di legge "Lira Nuova". Per effetto della proposta ristrutturazione i tagli da lire 100 e lire 50 sarebbero risultati pari, rispettivamente, a 10 e 5 centesimi, con la relativa riduzione dimensionale e numerica dei loro esemplari in rapporto all'usuale modesta circolazione dei segni centesimali. Conseguentemente, in attesa della riforma, si ritenne opportuno, anche per esigenze di contenimento della spesa, modificare le caratteristiche tecniche delle due monete, assolutamente non in linea rispetto alla composizione dell'intera gamma delle monete di Stato. Pertanto, tenuto conto che anche l'utenza richiedeva monete piu' leggere e maneggevoli, le stesse vennero ridotte in diametro e peso, in misura comunque non inferiore a quelle di altre monete europee, anche di valore nominale superiore. Peraltro, preso atto dell'orientamento prevalentemente negativo dell'opinione pubblica verso tale tipo di monete, si e' gia' provveduto, con decreto n. 160014 del 1^ febbraio 1993, a coniare una nuova moneta da lire 100 avente caratteristiche del tutto diverse rispetto a quelle in argomento. Si soggiunge, infine, che e' allo studio un progetto per la modifica anche delle monete da lire 50, in modo da consentirne un uso piu' agevole ed una piu' evidente distinzione dagli altri tagli. Il Ministro del tesoro: Barucci.



 
Cronologia
giovedì 28 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 271 voti a favore, 167 contrari e 99 astenuti, la proposta di legge A.C. 72 recante l'elezione diretta del sindaco, del presidente della provincia, del consiglio comunale e del consiglio provinciale.Essa verrà approvata in via definitiva dal Senato il 25 marzo (legge 25 marzo 1993, n. 81).

mercoledì 3 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    In seguito allo scandalo di Tangentopoli e all'arresto di numerosi esponenti politici, alla Camera si discute la mozione di sfiducia al Governo presentata, a norma dell'articolo 115 del regolamento, da Occhetto ed altri esponenti del partito democratico di sinistra (PDS).La mozione sarà respinta con 255 voti a favore e 321 contrari.